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Categoria: Stato e istituzioni Pagina 50 di 89

Buone notizie, non c’è la proroga degli sfratti

La mancata proroga degli sfratti è un fatto positivo, poiché sana ingiustizie prolungate a danno dei proprietari e ripristina l’affidabilità dei contratti. È anche così che si stimolano gli investimenti nel settore delle locazioni urbane. Numeri in libertà sugli inquilini in stato di bisogno.

Il vuoto lasciato dal federalismo

Le riforme del Governo Renzi hanno rimesso in discussione il modello italiano di federalismo. Ma non è chiaro quale nuova struttura si vuole ora disegnare per i governi locali. E non è una questione astratta di architettura istituzionale. È un tema concreto di funzionalità delle politiche.

Politiche attive del lavoro tra stato e regioni

Il Jobs Act intende riportare a livello centrale i servizi pubblici per l’impiego. È un bene o un male? Il vero problema in Italia non è tanto che siano affidati agli enti locali. Ma che manchi una qualsiasi valutazione delle politiche e di chi è chiamato a realizzarle. Il confronto in Europa.

Tre modifiche per un Italicum più “costituzionale”

Una legge elettorale capace di coniugare rappresentanza democratica e governabilità è nell’interesse del paese e delle sue istituzioni. Senza alterare le fondamenta dell’Italicum, si potrebbero inserire tre modifiche che meglio rispecchierebbero lo spirito della sentenza della Corte costituzionale.

Il tortuoso cammino delle semplificazioni

Con l’approvazione dell’agenda della semplificazione, il Governo cerca di dare organicità alle misure che dovrebbero rendere più efficienti e celeri le procedure amministrative. E aiutare la ripresa. Peccato che i risultati si vedranno tra due anni: forse il crono-programma è da rivedere.

Democrazia è partecipazione

Nelle due regioni dove si è votato domenica, l’affluenza alle urne è stata molto bassa, in particolare in Emilia Romagna. Certo, chi ha vinto è legittimato a governare. Ma l’astensionismo deve preoccupare. Anche perché esiste una correlazione fra partecipazione elettorale e spesa sociale.

Quei soldi da Bruxelles in attesa di essere spesi

Sui fondi strutturali ci sono due possibilità: si può accettare l’incapacità di spesa delle amministrazioni e riprogrammare le risorse destinate a coesione e sviluppo. Oppure si possono mettere in atto vari strumenti che riescano almeno migliorare la situazione. Cosa prevede la Legge di stabilità.

Cosa ci possono insegnare 80 euro nell’urna

Il bonus di 80 euro varato alla vigilia delle Europee ha influito sul voto? Gli elettori l’hanno giudicato come politica pensata nell’interesse generale o personale? Nel primo caso, risulterebbe limitato l’incentivo a usare i soldi di tutti per ottenere consensi.

Nuovo Italicum, vecchi dubbi

L’Italicum dovrebbe assicurare governabilità e immediata certezza del vincitore. Ma la versione votata alla Camera pone problemi di rappresentanza, mentre quella all’esame del Senato ripropone il ricatto dei partiti minori. Meglio sarebbe introdurre il doppio turno con collegi uninominali.

Come dare un taglio ai comuni

L’Italia dovrebbe arrivare ad avere non più di 2.500 comuni. La proposta è del presidente dell’Anci. Ma si tratta di un obiettivo credibile? Finora, i tentativi di favorire le aggregazioni, storici o recenti, sono falliti. Coinvolgere gli enti più grandi, con tempi certi e sanzioni efficaci.

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