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Categoria: Stato e istituzioni Pagina 50 di 86

Collegi elettorali: evitare i trucchi

Perché la proposta di legge elettorale concordata tra Pd e Forza Italia prevede collegi plurinominali invece degli uninominali che avrebbero favorito entrambi i partiti? In ogni caso, i collegi vanno ridisegnati.

Gli italiani preferiscono un Parlamento di eletti

La legge elettorale frutto dell’accordo Renzi-Berlusconi può restituire agli elettori il diritto di esprimere una preferenza senza ricadere nelle esperienze del passato. E poi per anni si è parlato della necessità di un Parlamento di eletti al posto degli attuali nominati.

La riforma delle province può funzionare

Sul disegno di legge Delrio sono piovute molte critiche. Se invece di guardare la riforma come una mera regolamentazione giuridica che produce risparmi, la si considera un processo di cambiamento che avvia forme di collaborazione istituzionale nei territori, i punti deboli diventano punti di forza.

Capire l’italicum

Il testo dell’Italicum depositato in Parlamento chiarisce molti aspetti che nella bozza di riforma elettorale presentata da Matteo Renzi non erano chiari. Ma non proprio tutti. Perché il sistema si conferma complicatissimo. Cerchiamo di spiegare l’elezione della Camera dei deputati.

Cosa va e non va nella proposta di Renzi

Più che un punto di arrivo, l’accordo tra Renzi e Berlusconi sulla riforma della legge elettorale sembra essere un punto di partenza. La proposta non risolve appieno i vecchi nodi: premio di maggioranza, liste bloccate e soglie di sbarramento. Il sistema delle garanzie e la questione del Senato.

Quanto ci costa la frammentazione dei campanili

L’Italia ha più di 8000 comuni, con un numero di abitanti che varia dalle poche decine delle comunità alpine ai 2,6 milioni di Roma. È un assetto che non riflette più lo sviluppo socio-economico territoriale. Un esercizio di riorganizzazione in Toscana e la stima dei possibili risparmi.

Il Sindacum di Italicum

L’accelerazione del segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, sulla legge elettorale ha finalmente fatto calare le carte perlomeno agli attori principali. Come dovrebbe funzionare, in particolare, il cosiddetto “Italicum” su cui sembra si sia trovato l’accordo?

Quel che resta da discutere sulla legge elettorale

La proposta di legge elettorale uscita dall’incontro Renzi-Berlusconi si discosta dal modello spagnolo e si dirige verso un proporzionale con premio di maggioranza o doppio turno di coalizione. Ma rimangono tre punti delicati.

Alti dirigenti pubblici, stipendi d’oro*

La Pubblica amministrazione è un’enorme piramide molto appuntita, dove i dirigenti guadagnano moltissimo. Un solo esempio: i 300 direttori generali di province e regioni guadagnano 150.000 Euro, quanto il capo di gabinetto degli Esteri britannico.

Più il comune è piccolo, più sale il costo della politica

Sono in molti a sostenere che i costi della politica a livello centrale sono nettamente superiori rispetto al livello locale. Ma non è così se si confronta la spesa per il funzionamento degli organi istituzionali con il relativo potere decisionale. Problemi di efficacia nei comuni molto piccoli.

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