Al nostro paese serve una legge elettorale che abbia un’ottica di lungo periodo e rifondi il rapporto tra elettori ed eletti su basi nuove. Un sistema con collegi uninominali e doppio turno alla francese consentirebbe di migliorare la selezione dei politici e favorire la governabilità.
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Il sistema della doppia preferenza di genere, previsto dalla legge elettorale siciliana, faciliterà il controllo del voto esercitato da Cosa Nostra? Il modello di voto di scambio è ormai consolidato e non subirà sostanziali modificazioni. La creazione di aspettative di vantaggio negli elettori.
Quello che accadrà all’Imu sulla prima casa potrebbe addirittura determinare le sorti del Governo Letta. Importante dunque conoscere quale sia l’impatto distributivo complessivo dell’attuale tributo sul possesso degli immobili. E le conseguenze distributive di una sua parziale eliminazione.
La revisione della legge elettorale è forse la più urgente delle riforme istituzionali. Ma anche la più difficile perché i partiti conoscono le conseguenze politiche che comporta scegliere un modello oppure un altro. Si può adattare all’Italia l’esperienza canadese della Civic Assembly?
L’idea di eliminare l’Imu sulla prima casa suscita molti entusiasmi. Ma è una tesi populista. Perché bisognerebbe indicare con chiarezza dove trovare le risorse per recuperare il gettito perduto. O quali spese si intendono tagliare. E queste somme non potrebbero avere utilizzi più proficui?
Nelle ultime elezioni politiche sondaggi ed exit poll si sono rivelati molto lontani dai risultati effettivi. Cinque fra i più importanti sondaggisti italiani hanno cercato di spiegare perché. Hanno anche accettato di rispondere ad alcune domande de lavoce.info. Un commento alle loro affermazioni.
Quali sono i poteri del Presidente della Repubblica in fatto di governo dell’economia, in particolare dopo le modifiche costituzionali dovute al fiscal compact? La funzione di garanzia del rispetto degli impegni internazionali e la rappresentanza delle istanze di carattere sociale provenienti dai cittadini.
I partiti hanno piegato tutte le dimensioni della società italiana verso la ricerca del consenso elettorale. Ora però nelle urne il successo arride a non-partiti come il M5S. Così si cercano nuove forme partito, avvicinandoci all’esperienza americana. Dove i partiti sono sicuramente meno invasivi.
Non appaiono così sbagliate le previsioni dei sondaggi nelle ultime elezioni italiane se le si interpeta nella loro accezione corretta, ovvero indicare una tendenza degli elettori. Fin da metà gennaio molti elementi erano chiari, a cominciare dalla forte ascesa dell’M5S. Instant poll e cellulari.
Un Governo debole a Roma e le tre principali Regioni del Nord in mano alla Lega potrebbero aprire nuovi scenari nell’assetto istituzionale italiano. Se la secessione tout court resta una prospettiva devastante, l’unica strada sembra essere quella del cosiddetto “regionalismo differenziato”.