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Partecipazione dei lavoratori nelle imprese: tanto rumore per nulla?

La legge sulla partecipazione dei lavoratori nelle imprese partiva da una proposta della Cisl, con al centro la contrattazione. Lasciava presagire un’apertura a nuove politiche di diffusione della democrazia economica. Il testo approvato è però deludente.

Referendum in materia di lavoro: le ragioni del sì e le ragioni del no

Al di là della valenza politica che opposizione e governo attribuiscono ai referendum, qual è il contenuto effettivo di ciascuno dei quattro quesiti in materia di lavoro sul piano giuridico e su quello degli effetti pratici? E quali gli argomenti a favore e contro? Facciamo il punto.

C’è molto da imparare dai Jobcentre Plus

Nel Regno Unito i Jobcentre coprono varie funzioni, dall’orientamento e accompagnamento al lavoro alle funzioni di previdenza e assistenza. In Italia un modello simile è ostacolato dalla frammentazione delle competenze tra stato, regioni e comuni.

Un Ipad per capire com’è suddiviso il lavoro nella sfera domestica

L’indice di parità domestica rende evidenti le disuguaglianze nella suddivisione del lavoro domestico e di cura all’interno della coppia e della famiglia. Costruito con un metodo inclusivo, è uno strumento di sostegno attivo verso un maggior riequilibrio.

Neet, un problema da affrontare lontano dai luoghi comuni

Il numero dei Neet in Italia è tra i più alti d’Europa. La non partecipazione alle traiettorie ordinarie di studio, formazione, occupazione formale sembra un effetto della marginalità sistemica, più che di una predisposizione individuale. 

I Lep nelle politiche attive? Indispensabili

Senza procedure standardizzate, non avremmo uniformità nei servizi offerti dai centri per l’impiego. Con il rischio di non erogarne affatto in alcune aree. I Lep si possono migliorare, ma non eliminare. E bisogna sviluppare modelli regionali efficaci.

Le parti dimenticate del Jobs Act

Dal salario minimo all’unificazione e riorganizzazione degli Ispettorati del lavoro, dall’Anpal al sistema di monitoraggio capillare della formazione: sono molte le misure importanti previste dalla riforma del governo Renzi rimaste del tutto inattuate.

Dieci anni di Jobs Act: la produttività delle imprese è migliorata*

La riforma del governo Renzi ha aumentato l’efficienza produttiva delle imprese. I maggiori benefici sono andati ai datori di lavoro, ma anche i lavoratori ne hanno tratto vantaggi: salari più alti, creazione di nuovi posti e contratti più stabili.

Salari: procede lento il recupero dell’inflazione

I salari sono tornati a crescere nel nostro paese, trainati dai rinnovi contrattuali del 2024 e dei primi mesi del 2025. Finora, però, nessun contratto ha previsto aumenti che permettano un pieno recupero dell’inflazione. Le previsioni del Wage Tracker.

Un mercato del lavoro difficile per le seconde generazioni

I dati mostrano che gli immigrati di seconda generazione tendono a essere più giovani e meno istruiti rispetto alle prime generazioni e ai figli di genitori nativi. È un elemento che spiega perché svolgano lavori peggiori, ma non perché siano meno occupati.

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