Lavoce.info

Categoria: Lavoro Pagina 59 di 119

Contro la povertà non sempre basta il lavoro

Il lavoro è essenziale per ridurre il rischio di povertà, ma non sempre è sufficiente, perché in molte famiglie povere non vi sono disoccupati o persone facilmente “attivabili”. In questi casi, servono trasferimenti in denaro o servizi che sostituiscano la spesa privata. Il patto di reinserimento.

Italia-Usa, l’economia al vertice

Alla Casa Bianca Renzi parla anche d’investimenti. Le multinazionali americane sono i più grandi investitori esteri in Italia, benché in calo negli ultimi anni. Nel resto d’Europa invece hanno continuato a creare posti di lavoro. Aumentano i lavoratori americani che hanno un padrone tricolore.

Meno disuguaglianza con il salario minimo

Se è troppo alto, il salario minimo può causare disoccupazione, ma allo stesso tempo sostiene il potere d’acquisto dei lavoratori con retribuzioni basse. Che effetto avrebbe in Italia? Un calcolo su dati del periodo 1993-2012 dice che l’aumento della diseguaguaglianza sarebbe stato molto inferiore.

Disoccupazione, una questione meridionale

L’Italia è uno dei paesi europei che ha più difficoltà a uscire della crisi. Lo dicono i dati sul Pil e sulla disoccupazione. Ma mentre al Nord si intravede la ripresa, il Sud perde ancora terreno. La nuova decontribuzione e gli incentivi utilizzati prevalentemente dalle aziende meridionali.

Primi dati sull’occupazione nel 2015: ottimismo e prudenza

Si possono tenere insieme due notizie di segno opposto quali la caduta degli occupati nei dati Istat di febbraio e il buon andamento dei contratti a tempo indeterminato in quelli amministrativi? Sì, se si tengono presenti le caratteristiche delle diverse fonti. Come evitare letture semplicistiche.

Quel lavoro inutilizzato per colpa della crisi

L’aumento della disoccupazione non è la sola conseguenza della crisi sul mercato del lavoro italiano. Si aggiunge anche una diminuzione dell’utilizzo della forza lavoro occupata. Ne è un esempio il massiccio ricorso alla cassa integrazione. Ripercussioni anche sulla qualità della domanda di lavoro.

Mercato del lavoro: una rondine non fa primavera

I dati Istat sulla disoccupazione nel mese di febbraio sono negativi. Presto per giudicare l’efficacia del Jobs act. Un conto sono le cessazioni di rapporti di lavoro, un altro i neoassunti dalle aziende. In attesa di capirne di più, bene che il Governo eviti comunicati trionfalistici.

Se la disoccupazione è donna

Dei 44mila occupati in meno registrati a febbraio, 42mila sono donne. Gli ultimi dati ci dicono che le donne hanno cercato maggiormente lavoro, ma lo hanno trovato di meno. E anche che lo hanno perso con più facilità. Ma la ripresa del mercato del lavoro non può prescindere dall’occupazione femminile.

Il merito in Italia, questo sconosciuto

Si può misurare la meritocrazia? Si può cercare di farlo costruendo un indicatore che sintetizza le varie dimensioni in cui si articola un sistema sociale ed economico orientato, appunto, alla promozione del merito. Rispetto agli altri paesi europei, i risultati dell’Italia sono sconfortanti.

Investimenti e produttività: quanto conta il sindacato

Quanto incide il sindacato su investimenti e produttività del lavoro? Quando è forte, modifica gli incentivi delle imprese all’investimento e sembrerebbe ridurre l’accumulazione di capitale fisico. Ma ci sono differenze importanti a seconda del sistema di relazioni industriali.

Pagina 59 di 119

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén