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Categoria: Moneta e inflazione Pagina 17 di 36

Se lo spread torna sulle montagne russe

Lo spread non è nato con l’euro. Esiste da quando esiste un mercato per il denaro che gli stati prendono a prestito per finanziare il loro fabbisogno. Senza moneta unica, il prezzo sui titoli italiani rifletterebbe il rischio di default e quello di cambio.

Col piano Savona l’uscita dall’euro è un regalo ai ricchi

Diventato di dominio pubblico in questi giorni, a una lettura attenta il piano Savona per l’uscita dell’Italia dall’euro si rivela un danno per i partner europei e per la parte più debole della popolazione italiana. Protegge invece le fasce più ricche.

Quella lezione di economia che ci dà la storia

Nel 1600 Amsterdam è il centro della finanza mondiale. Tanto da sperimentare alcune innovazioni suggestive, come il Banco di cambio. La sua vicenda è istruttiva per comprendere le implicazioni di idee come la cancellazione o il ripudio del debito.

In Svizzera la tentazione della moneta “sovrana”

Il 10 giugno 2018 la Svizzera vota su una proposta di riforma del sistema monetario. Ma l’iniziativa moneta sovrana potrebbe avere un effetto depressivo sull’economia reale, senza portare alcun vantaggio dal punto di vista della stabilità finanziaria.

La folle illusione di un falò da 250 miliardi di debito

Proposte come quella di annullare 250 miliardi di titoli del debito pubblico italiano detenuti dalla Bce si alimentano della confusione profonda su quali siano i limiti alla capacità della banca centrale di alleviare le obbligazioni fiscali di uno stato.

Per l’Unione monetaria ecco la ricetta di Draghi

Mario Draghi ha mandato un messaggio chiaro ai governi europei. La maggiore fiducia nella stabilità del sistema argina le crisi e riduce così la necessità di interventi pubblici di emergenza. Si deve partire da qui perché l’Unione monetaria funzioni.

Monete virtuali: più che un paradiso un Far West

Le criptovalute pretendono di essere più sicure rispetto alla moneta tradizionale e di non richiedere intermediari. Ma un terzo delle piattaforme di scambio di bitcoin è stato hackerato fra il 2009 e il 2015. Ed è sorta una pletora di intermediari.

Non lasciamo l’euro all’asse franco-tedesco*

Un documento di economisti francesi e tedeschi prefigura un compromesso sulla riforma dell’area dell’euro. L’Italia deve partecipare al dibattito, per tutelare i suoi interessi. Ma per farlo deve essere credibile sulla riduzione del debito pubblico.

Se Trump allunga la vita al Qe

L’ultimo Consiglio direttivo della Bce non segna alcun cambio di rotta sulla politica accomodante. D’altra parte, la posizione dell’amministrazione Usa a favore di un dollaro debole allontana le tre condizioni per mettere fine al Quantitative easing.

Dall’euro alla lira? I rischi sul debito pubblico*

Con l’uscita dalla moneta unica non sarebbe possibile mantenere il debito pubblico in euro, né ridurlo attraverso una ristrutturazione. L’unica strada sarebbe allora la ridenominazione in lire. Ma si tratterebbe comunque di una scelta molto pericolosa.

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