Se davvero la crescita economica nei paesi avanzati è scesa in modo duraturo, siamo tutti più poveri di quanto pensassimo. Non rimane che ridurre la spesa pubblica per evitare gli errori del passato. Come possiamo imparare dai casi storici, in particolare da quello del Giappone.
Categoria: Moneta e inflazione Pagina 23 di 36
Il Quantitative easing della Bce è ai blocchi di partenza. L’obiettivo finale è riaccendere il motore della crescita in Europa. Intanto, le borse festeggiano e gli spread calano. Eppure, ci sono anche rischi. Legati alla conclusione dell’operazione e alla bolla finanziaria che avrà generato.
La riforma delle quote di proprietà delle Banca d’Italia voleva creare un mercato di quelle quote. E prevedeva la possibilità di una banca centrale azionista di se stessa. Adesso, con il Quantitative easing, la norma introdotta un anno fa rischia di avere conseguenze paradossali.
Quali sono gli effetti del Quantitative easing sull’economia italiana? Ricostruzione del meccanismo di trasmissione e impatto su tasso di cambio e rendimenti dei titoli di Stato. Ma anche su esportazioni, investimenti, disoccupazione e consumi. Per il 2015 la stima è di +0,40 per cento sul Pil.
La situazione dell’Eurozona fa pensare che il Qe annunciato dalla Bce non sarà molto efficace né disincentiverà le riforme strutturali. Permetterà però alle banche del Sud Europa troppo esposte sul debito sovrano di risolvere il problema dell’adeguamento ai nuovi requisiti di capitale.
L’architettura scelta per il Qe europeo lascia aperti alcuni interrogativi. Meglio sarebbe procedere attraverso una sorta di grande cartolarizzazione, che permetterebbe di rendere quasi privi di rischio di credito i titoli acquistati, senza alcuna mutualizzazione delle perdite.
Draghi ce l’ha fatta: ha servito il Qe al tavolo del Consiglio Bce. Ha dovuto condirlo in salsa europea per farlo mangiare anche ai tedeschi (lo digeriranno?), ma va bene così. Adesso bisogna che le altre politiche non remino contro, a cominciare dalla vigilanza bancaria della Bce stessa.
E’ stato annunciato ufficialmente il Qe che da marzo sarà lo strumento a disposizione della Bce contro la deflazione. Vediamo quali sono gli effetti che possiamo attenderci. Insieme a un Dossier che raccoglie i nostri interventi sul tema.Â
La decisione della Banca centrale svizzera di sganciare il franco dalla parità con l’euro mostra come sia difficile oggi gestire il tasso di cambio. Ma fa anche pensare che il Quantitative easing della Bce sia ormai alle porte. Mentre gli investitori sono ancora alla ricerca di sicurezza.
Il Quantitative easing non è probabilmente lo strumento migliore per stimolare la domanda nell’Europa di oggi. Non avrebbe gli stessi effetti apprezzati negli Stati Uniti e anzi potrebbe causare pericolose bolle nella valutazione degli asset. Però è anche l’unica cosa che la Bce può fare.