Lavoce.info

Categoria: Argomenti Pagina 1045 di 1095

Ancora su maggioritario e proporzionale

Il sistema elettorale maggioritario non è di per sé meno democratico di quello proporzionale. Ma può condurre più facilmente a una “dittatura della maggioranza”. E’ dunque necessario rafforzare il sistema delle garanzie costituzionali. La legge elettorale attuale va riformata, per aumentare lÂ’omogeneità delle forze di governo. Mentre la soglia di sbarramento con proporzionale ridurrebbe la competizione tra le forze politiche, un maggioritario a due turni potrebbe essere una possibile soluzione.

Le vecchie novità del voto europeo

DallÂ’analisi comparata del recente voto europeo esce convalidato il modello di elezioni di “secondo ordine”, caratterizzato da astensionismo, risultati negativi per i partiti di governo e successo di quelli minori. Accade soprattutto dove gli elettori hanno ben chiara la distinzione tra Europee e votazioni nazionali e sanno che il risultato non avrà conseguenze sul governo del paese. LÂ’Italia fa eccezione, ma solo in parte. Ed è confortante che ben pochi chiedano il ritorno al sistema proporzionale per lÂ’elezione del Parlamento italiano.

Il paradosso della legge elettorale

La legge elettorale andrebbe modificata, per eliminare la quota di seggi ancora assegnata con il proporzionale. Renderebbe più compatti gli schieramenti di maggioranza e opposizione, aumentando la capacità di decidere del governo e rafforzando la tendenza al bipolarismo. Ma una riforma di questo tipo cambierebbe i rapporti di forza soprattutto all’interno delle coalizioni e dunque non si trova una maggioranza disposta ad approvarla. Ecco perché si preferisce discutere della forma dello Stato e delle regole di governo.

Compiti per un nuovo Senato

Una trasformazione incisiva del bicameralismo perfetto, coerente con lÂ’impianto del Titolo V, è ormai indispensabile. E’ necessario creare un Senato che sia elemento di garanzia ed equilibrio nelle relazioni tra centro e periferia. Se per le resistenze dei senatori in carica non si riuscirà a farlo, il processo legislativo italiano è destinato a una nuova anomalia. La funzione raccordo e concertazione tra governo centrale e Regioni sarà svolta in altre sedi e avremo così un sistema tricamerale.

Riforme istituzionali

Avevamo tempo fa aperto il dibattito sulle riforme istituzionali in Italia. Riproponiamo per i nostri lettori gli interventi di Massimo Bordignon, Giorgio Brosio, Marco Giuliani e Enzo Balboni

Cronaca di un 2 a 2 annunciato

Il pareggio per 2 a 2 tra Danimarca e Svezia agli europei veniva dato 5 a 1 (5 euro per ogni puntato) dai bookmakers inglesi.  Mai un risultato di questo tipo era stato dato a prezzi così bassi.  Ma sorprende soprattutto il fatto che le quotazioni siano cambiate e di molto anche dopo la partita Italia-Svezia che aveva fornito nuove informazioni agli scommettitori.  Perchè?  Forse perchè è stato il volume delle scommesse a far rivedere le quotazioni bruscamente al ribasso.  Esempio di aspettative razionali e di comportamento razionale dei giocatori nordici.  Consoliamoci col fatto che i più maliziosi (e razionali) di tutti sono stati gli italiani: da noi il pari 2 a 2 era dato a 3,5.  Forse perchè molti nostri concittadini hanno voluto trovare una consolazione monetaria di fronte alla probabile eliminazione della loro squadra. Lo chiamano hedging.

Se Parmalat dà il buon esempio

Anche se il prezzo è stato altissimo, la lezione di Parmalat sembra essere servita a far progredire il diritto della crisi d’impresa, che fino a pochi mesi fa si basava su concetti antiquati, e oggi può invece avvalersi di regole innovative. Hanno permesso al gruppo di Collecchio di presentare un piano che prevede la vendita del gruppo ai suoi creditori e la quotazione in Borsa della nuova società. Non è un caso facilmente ripetibile, ma è senzÂ’altro il punto da cui muovere per la riscrittura di una legge fallimentare generale.

Perché il Trattato è un successo

In cinquant’anni i paesi europei hanno costruito una struttura istituzionale che consente, tramite una normativa vincolante, di gestire in modo unitario i rapporti tra gli Stati membri, sotto il profilo economico, sociale, giuridico e anche politico, erodendo gradatamente e progressivamente la singole sovranità. Perché allora tante valutazioni critiche sulla Costituzione europea appena firmata? Resta delusa l’aspettativa di una gestione comune della politica estera. Alla quale arriveremo perché è una soluzione ragionevole che va nel senso della storia.

Costituzione Europea

Il Consiglio dei 25 Stati europei ha approvato un Trattato costituzionale istitutivo dellÂ’Unione Europea. Prima delle elezioni europee avevamo chiesto ai partiti un parere sulla bozza di Costituzione elaborata dalla Convenzione europea e se ritenevano utile un referendum di ratifica. Riproponiamo qui le loro risposte, che potrete comparare con le reazioni di questi giorni.

Dopo le Europee

Astensionismo, rafforzamento dei partiti euro-scettici e voto di protesta sono le tendenze principali emerse dalle elezioni. Hanno notevoli implicazioni per il futuro orientamento delle politiche comunitarie. I due grandi gruppi, popolari e socialisti, non hanno una stabile maggioranza qualificata nel nuovo Parlamento e dovranno trovare una forma di coabitazione. Mentre la politica economica, inevitabilmente da concordare a livello comunitario, implica scelte che si ripercuotono sul consenso elettorale verso i governi dei singoli paesi.

Pagina 1045 di 1095

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén