Il conflitto in Ucraina ha un prologo nella guerra civile in Donbass del 2014. Il costo in termini di Pil è stato alto per tutto il paese, ma nella regione direttamente coinvolta nella crisi la perdita di ricchezza e reddito è stata molto più forte.
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Sport e calcio in particolare hanno favorito in passato lo sviluppo della pay-tv tradizionale. Ora sono protagonisti di un’altra trasformazione del sistema, con il prevalere dello streaming. Nuovi attori garantiranno le risorse necessarie alla crescita.
La riduzione delle emissioni di gas serra del trasporto stradale spostando una parte della domanda su ferrovia e trasporti pubblici ha un costo molto più alto che in altri settori. Ed è una politica che diventerà sempre più inefficace e inefficiente.
Limitare il “contributo straordinario contro il caro bollette” alle sole imprese che producono o commerciano prodotti energetici è corretto. I problemi nascono dalla definizione della base imponibile, con il riferimento alle operazioni ai fini Iva.
Le sanzioni economiche adottate contro la Russia provocano anche il blocco degli arrivi di turisti russi. Per l’Italia rappresentavano un mercato di 1,5 miliardi. È un prezzo da pagare, ma colpisce un settore già provato da due anni di pandemia.
I tempi di attuazione delle misure previste dal Pnrr si allungano e le ricadute positive sull’accesso dei giovani al mondo del lavoro si allontanano. Per favorire l’occupazione giovanile, può essere utile allentare i vincoli sul contratto a tempo.
La guerra in Ucraina ha inevitabili conseguenze su crescita, commerci e inflazione a livello mondiale. Ma cosa succederà quando sarà terminata? Alle previsioni fosche si contrappongono scenari più ottimistici, di continuità con l’ordine attuale.
In un precedente articolo, abbiamo proposto un’architettura per la creazione di un’Agenzia europea del debito (Eda), simulando poi la sua efficacia nel caso in cui fosse stata istituita già nel 2002. In questo contributo analizziamo un caso specifico e i benefici generali dell’Eda.
Se un’Agenzia europea del debito fosse già stata presente nel 2002, si sarebbe probabilmente rivelata uno strumento utile per assorbire il debito europeo e creare un safe asset senza mutualizzazione del debito.
All’Italia servono nuovi impianti di energia rinnovabile. Per la loro realizzazione non c’è solo l’ostacolo di regole incerte e contraddittorie. Mancano altre condizioni essenziali, come l’aumento della capacità di stoccaggio e l’ammodernamento della rete.