È difficile indicare stime su quali saranno gli effetti del Covid-19 sull’economia mondiale. Si possono però ipotizzare alcuni scenari sulla base di studi effettuati dopo le ultime epidemie. Ricordando però che oggi l’interdipendenza è maggiore.
Categoria: Argomenti Pagina 268 di 1085
- Banche e finanza
- Concorrenza e mercati
- Conti Pubblici
- Disuguaglianze
- Energia e ambiente
- Famiglia
- Fisco
- Gender gap
- Giustizia
- Immigrazione
- Imprese
- Informazione
- Infrastrutture e trasporti
- Internazionale
- Investimenti e innovazione
- Lavoro
- Mezzogiorno
- Moneta e inflazione
- Pensioni
- Povertà
- Sanità
- Scuola, università e ricerca
- Società e cultura
- Stato e istituzioni
- Turismo
- Unione europea
Il coronavirus ha messo la scuola italiana davanti a una prova difficilissima, con chiusure prolungate degli istituti. Anche con la didattica a distanza, il primo obiettivo deve rimanere quello di non perdere per strada i più deboli e i meno attrezzati.
I provvedimenti dell’amministrazione penitenziaria per far fronte all’emergenza sanitaria di questi giorni hanno scatenato rivolte in molte carceri. Ma la situazione di oggi mette a nudo problematiche antiche, che ora richiedono soluzioni urgenti.
Con la diffusione del coronavirus i prezzi delle mascherine sono saliti alle stelle. Giusto lasciar fare al mercato o invece lo stato deve intervenire, come ha fatto il presidente francese? Ecco perché in questo caso i profitti in eccesso sono un rischio.
La UE affronta epidemie come il coronavirus attraverso un complesso sistema di raccolta informazioni. L’obiettivo è accelerare l’identificazione di potenziali pericoli e permettere una risposta tempestiva. Il tempo dirà se in questo caso ha funzionato.
Le differenze di genere sul mercato del lavoro si riflettono anche sulle pensioni, che per le donne sono più basse. È l’effetto di carriere più brevi e stipendi inferiori a quelli degli uomini. Diventa perciò essenziale una corretta informazione.
La pensione ai superstiti punta a garantire il mantenimento del tenore di vita e tutelare contro il rischio di povertà vedovi o orfani. È vero che cresce la partecipazione al mercato del lavoro delle donne, ma resta uno strumento utile di protezione sociale.
Le linee guida suggeriscono che il governo britannico sia ben consapevole del ruolo cruciale dell’immigrazione per l’economia del Regno Unito. Al nazionalismo provinciale e ottuso di Theresa May sostituisce così un atteggiamento più aperto e liberale.
In Italia la percentuale di lavoratori autonomi è sempre stata al di sopra della media europea. Ma negli ultimi anni il loro numero è sceso significativamente, in particolare in alcune categorie. Un fenomeno che ha riflessi economici, sociali e urbanistici.
L’emergenza coronavirus, con la chiusura delle scuole, rende ancor più evidenti le difficoltà per le donne di conciliare lavoro e famiglia. Ma va affrontata anche la penalità che le mamme pagano sul mercato del lavoro in termini di salario e carriera.