La riduzione del cuneo fiscale e contributivo è uno degli obiettivi della manovra di bilancio 2020. Dalle prime indiscrezioni sembra che lo si farà attraverso un intervento sul bonus 80 euro. Si rischia però di rendere ancora più complicato il sistema.
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La scadenza della sperimentazione di quota 100 è un passaggio delicato in termini sociali, politici e finanziari. Ma può anche essere l’occasione per dare una risposta organica alla forte domanda di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro.
C’è un legame significativo tra il capitale civico di un territorio e il grado di trasparenza delle amministrazioni locali. E dove il senso civico è alto gli elettori premiano le amministrazioni trasparenti. Lo mostrano i risultati di uno studio.
La disciplina delle concessioni autostradali non è certo un esempio di buona regolazione. Senza ipotizzare un improbabile ritorno al controllo pubblico, si può invece cercare di ridurre la contaminazione fra attività concesse e attività a mercato.
Gli studenti del Mezzogiorno hanno competenze linguistiche e matematiche inferiori rispetto ai ragazzi delle altre regioni. Tra le cause c’è anche la disattenzione dei genitori per l’istruzione dei figli. E la soluzione non è nei concorsi-sanatoria.
Non c’è più solo lo storico divario Nord-Sud Italia. Ora emerge anche quello tra Est e Ovest. Perché la crisi ha accentuato le disuguaglianze nelle regioni più fragili, ma in modo diverso tra aree adriatiche e tirreniche. E il Lazio è un caso emblematico.
Trovare un lavoro per i poveri. A questo doveva servire il reddito di cittadinanza secondo la comunicazione dei suoi promotori. Ma si tratta di un obiettivo irrealizzabile. E il rischio è che a pagarne le conseguenze sia proprio chi sta peggio.
Un documento della Commissione europea apre la prima fase di consultazione su “un equo salario minimo”. Non significa l’introduzione di una stessa misura in tutti i paesi Ue. Permetterà però di discutere di riduzione di povertà e disuguaglianze salariali.
Stati Uniti e Cina hanno firmato un accordo che mette fine alla guerra commerciale. Per l’amministrazione americana è un indubbio successo. Senza una riforma del Wto, però, per il sistema multilaterale degli scambi potrebbe rivelarsi una vittoria di Pirro.