La Corte costituzionale si apre all’ascolto della società civile, con un nuovo corso orientato a rendere trasparenti alcune prassi. Farà crescere nei cittadini la consapevolezza che non sono privi di tutela di fronte alle leggi di dubbia costituzionalità.
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Il primo bilancio su occupazione e disoccupazione nel 2019 è positivo. Restano aperte però importanti questioni strutturali: dalla dinamica salariale stagnante, che riflette i mancati incrementi di produttività, all’incidenza del lavoro a termine.
È una settimana decisiva per capire cosa succederà alla legge elettorale. La Consulta si esprimerà sulla richiesta di referendum abrogativo di parti sostanziali di quella in vigore. Intanto la maggioranza pensa alla reintroduzione del proporzionale.
La legge di bilancio 2020 aumenta la quota riservata al genere meno rappresentato da un terzo a due quinti degli organi di amministrazione e controllo delle società quotate. Peccato che per i collegi sindacali la norma sia aritmeticamente inapplicabile.
Nasce l’alleanza europea per le batterie, con 3,2 miliardi di finanziamenti pubblici alla ricerca e sviluppo. Si tratta di un settore sempre più strategico, che coinvolge l’automotive e la produzione di energia pulita. Anche l’Italia farà la sua parte.
Il 2020 è iniziato con un sussulto di instabilità sui mercati. Ben presto, però, è tornato l’ottimismo. L’economia mondiale sembra continuare a offrire buone opportunità a esportatori, imprese e lavoratori del nostro paese. Ma la politica italiana guarda indietro.
Le differenze territoriali del mercato del lavoro si sono accentuate dopo la grande recessione. Non solo al Sud l’occupazione è più scarsa rispetto al Nord, ma è anche meno intensa in termini di ore lavorate. Ed è sempre meno stabile e sempre meno qualificata.
Alle università è riconosciuto un ruolo cruciale nello sviluppo socioeconomico dei paesi. E se i governi tendono a ridurre i finanziamenti, è importante capire quali sono i fattori che permettono ai sistemi universitari di ottenere i risultati migliori.
La Corte di giustizia Ue è stata chiamata a esprimersi su ricorsi di attori nazionali contro le piattaforme digitali. Ha così indicato due requisiti-filtro per considerarle fornitrici di servizi elettronici. Ma è il compito che spetterebbe ai regolatori.
Il Meccanismo europeo di stabilità permette di erogare prestiti a paesi che non riescono a trovare fondi sul mercato. Rende dunque poco probabile il ripetersi della crisi dei debiti sovrani e delle banche che abbiamo vissuto nel 2010-2012.