Vero che gli episodi di bullismo sono meno frequenti nei licei rispetto agli altri indirizzi di studi. È quanto si ricava dalla lettura dell’indagine Invalsi. Ma non sembra dipendere dalla classe sociale di provenienza degli studenti.
Categoria: Argomenti Pagina 364 di 1086
- Banche e finanza
- Concorrenza e mercati
- Conti Pubblici
- Disuguaglianze
- Energia e ambiente
- Famiglia
- Fisco
- Gender gap
- Giustizia
- Immigrazione
- Imprese
- Informazione
- Infrastrutture e trasporti
- Internazionale
- Investimenti e innovazione
- Lavoro
- Mezzogiorno
- Moneta e inflazione
- Pensioni
- Povertà
- Sanità
- Scuola, università e ricerca
- Società e cultura
- Stato e istituzioni
- Turismo
- Unione europea
Il governo è sempre più in crisi e l’opposizione alla Brexit comincia a organizzarsi. Ma il conto alla rovescia va avanti e tra undici mesi scoccherà l’ora della fine dell’adesione del Regno Unito alla UE, iniziata il 1° gennaio 1973. A meno di sorprese.
I media – tradizionali o nuovi – possono giocare un ruolo chiave nel coordinare la resistenza contro un regime autoritario. A dimostrarlo sono le trasmissioni di Radio Londra durante la seconda guerra mondiale. Minore invece l’effetto della propaganda.
Adesso il Portogallo va molto bene, con crescita del 2,6 per cento, calo del debito, deficit all’1,7 per cento e disoccupazione all’8,5. Eppure fino e ieri era uno dei grandi malati d’Europa. Una cura da cavallo, assecondata nella seconda fase da un governo di sinistra dura, ha centrato l’obiettivo.
Qual è stato il ruolo del contesto socio-economico nel voto del 4 marzo? I dati comunali definitivi sembrano indicare che forse il nesso tra consenso e promesse su flat tax e reddito di cittadinanza non è poi così forte. Quanto conta l’istruzione.
La ricerca farmaceutica, ma non solo, si è spostata dal settore pubblico al privato. La conoscenza prodotta nei due ambiti risponde però a logiche diverse. Per progresso scientifico e benessere sociale la soluzione migliore è l’interazione tra le due.
I dati Eurostat sulla distribuzione del reddito dicono che la disuguaglianza in Italia è aumentata durante la crisi. Non per la crescita dei redditi più alti, ma per il forte calo di quelli bassi. Di sicuro, rispetto a quindici anni fa, sale la povertà.
Quarantacinque giorni e passa per formare un governo sono troppi? Per il momento, non ci sono differenze sostanziali con quanto accaduto nella Prima e Seconda Repubblica. Se poi guardiamo agli altri paesi, l’Italia non è neanche un caso così eccezionale.
Una migrazione biblica (ma virtuale) sta avvenendo sul web: Facebook sposta un miliardo e mezzo di utenti dalla legislazione Ue a quella Usa. Perché la prima è diventata più rigorosa e restrittiva. In barba alle promesse fatte da Zuckerberg.
Il prestito ponte ad Alitalia è palesemente un aiuto di stato. Meglio avrebbe fatto il governo a dichiararlo subito tale. Avrebbe anche potuto dimostrare che serve a finanziare esorbitanti extracosti aziendali, non politiche di prezzo anticoncorrenziali.