Lo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose è uno strumento che non ha dato i risultati sperati. Andrebbe riformato uscendo dal paradigma dell’urgenza e con una progressione degli interventi, così da agire in modo preventivo ed evitare ricadute.
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L’alternanza scuola-lavoro può essere un grande vantaggio per imprese e studenti. Serve però un investimento di tutti gli attori in campo per renderla davvero efficace. A partire dalle risorse per incentivi alle imprese e la formazione dei docenti.
Le grandi aziende di Internet meritano sicuramente lo scrutinio delle autorità antitrust. Ma con cautela. Perché c’è il rischio che una politica eccessivamente interventista non favorisca la concorrenza, ma riduca gli incentivi alla continua innovazione.
La diffusione dell’economia digitale in tutti i settori ha determinato un nuovo scenario, nel quale i dati sono il motore della trasformazione. Sembra esserci un effetto positivo sulla produttività di imprese e Pa. Più incerto quello sull’occupazione.
L’ultimo Consiglio direttivo della Bce non segna alcun cambio di rotta sulla politica accomodante. D’altra parte, la posizione dell’amministrazione Usa a favore di un dollaro debole allontana le tre condizioni per mettere fine al Quantitative easing.
Alla conferenza Wto di Buenos Aires si è deciso molto poco. A tenere sotto scacco l’Organizzazione del commercio è oggi l’amministrazione Trump. Ma il venir meno degli accordi e delle regole multilaterali finirebbe per danneggiare tutti, Usa compresi.
Il sistema previdenziale in Italia è insostenibile o virtuoso? Circolano numeri contrastanti, basati su definizioni diverse di spesa pensionistica, previdenziale e assistenziale. Una maggiore trasparenza renderebbe più sereno il dibattito sul tema.
Un sistema di estensione formale dell’efficacia dei contratti può aiutare a combattere il fenomeno degli accordi pirata e a ridurre le disparità di trattamento. Non deve essere automatico, ma subordinato alla valutazione degli effetti economici e sociali.
Le statistiche dicono che il recupero dell’occupazione è dovuto agli inattivi e non ai disoccupati. Colpa di un sistema che si affida alle relazioni personali più che ai centri per l’impiego. E così il mercato del lavoro resta ben poco meritocratico.
Gli Usa hanno abbandonato il principio di neutralità di Internet. Il tema è ostico perché contrappone il principio della democrazia sulla rete con quello della libertà di scelta imprenditoriale di chi la fornisce. La soluzione è nella sperimentazione.