Mentre aumenta lo squilibrio tra popolazione vecchia e giovane, i programmi elettorali sono pieni di promesse per le famiglie. Misure spesso condivisibili, ma si dovranno trovare le risorse per attuarle. Bisogna pensare a chi ha tra i 25 e i 34 anni.
Categoria: Argomenti Pagina 377 di 1086
- Banche e finanza
- Concorrenza e mercati
- Conti Pubblici
- Disuguaglianze
- Energia e ambiente
- Famiglia
- Fisco
- Gender gap
- Giustizia
- Immigrazione
- Imprese
- Informazione
- Infrastrutture e trasporti
- Internazionale
- Investimenti e innovazione
- Lavoro
- Mezzogiorno
- Moneta e inflazione
- Pensioni
- Povertà
- Sanità
- Scuola, università e ricerca
- Società e cultura
- Stato e istituzioni
- Turismo
- Unione europea
Nella diffusione del fenomeno delle fake news in tutto il mondo hanno avuto un ruolo importante i fattori economici che differenziano i media tradizionali dai nuovi. Ora sarà possibile circoscrivere le bufale senza limitare la libertà di espressione?
Il nuovo contratto degli insegnanti prevede un aumento salario medio di 85 euro al mese, che non basta a colmare il divario con i paesi europei. Ma quello che manca davvero è un sistema coerente di valutazione e formazione in servizio dei docenti.
È difficile ipotizzare futuri aumenti salariali “alla tedesca” nei contratti collettivi di lavoro italiani. A limitare lo spazio di manovra di sindacati e Confindustria è la stagnazione della produttività. Più facile procedere impresa per impresa.
La rete rimanda molte giustificazioni per lo sparatore di Macerata. Le narrazioni autoassolutorie non sono un fenomeno nuovo. La novità è che possono diventare virali grazie ai social media. Le conseguenze sulle nostre democrazie sono tutte da esplorare.
La decisione della Lega calcio sull’assegnazione dei diritti tv segna un punto di svolta. L’arrivo di un intermediario interessato solo ad accrescere i ricavi può rendere più competitivo l’accesso ai contenuti pregiati nel finora statico mercato italiano.
In campagna elettorale Forza Italia lancia una riforma fiscale dai costi alti. Ma è una promessa poco credibile. Perché una proposta simile era stata fatta nel 2001 dal governo Berlusconi e mai realizzata, pur in condizioni più favorevoli delle attuali.
A giudicare dai programmi elettorali, con chiunque vinca le elezioni le politiche per la casa continueranno a trovare poco spazio. I partiti maggiori non guardano al crescente disagio abitativo delle famiglie più povere. Semmai pensano al ceto medio.
Le criptovalute pretendono di essere più sicure rispetto alla moneta tradizionale e di non richiedere intermediari. Ma un terzo delle piattaforme di scambio di bitcoin è stato hackerato fra il 2009 e il 2015. Ed è sorta una pletora di intermediari.
Il taglio delle pensioni d’oro può essere una misura di equità. Ma a meno di provvedimenti draconiani, non garantirebbe una cifra tale da far migliorare in modo cospicuo i conti pubblici. Né sarebbe sufficiente per un’efficace politica redistributiva.