È stato approvato il disegno di legge delega di riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza. Le novità sono molte. Ma la caratteristica principale è l’ottica europea dei provvedimenti, tanto da anticipare alcune proposte della Commissione.
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Dal 2010 gli intermediari godono di una sorta di priorità nel rimborso su prestiti erogati a imprese in crisi. I benefici per l’offerta di credito sono stati evidenti. Restavano alcuni aspetti critici, affrontati ora dalla riforma della legge fallimentare.
Al centro della campagna dei referendum autonomisti in Veneto e Lombardia, i residui fiscali riflettono la redistribuzione di risorse tra aree del paese con redditi diversi. Non ne beneficia solo il Sud. Anzi, lì la spesa pubblica è leggermente più bassa.
La linea alta velocità tra Brescia e Padova, affidata senza gara, ha un costo previsto di più di 8 miliardi. Ma un’analisi indipendente mostra che i benefici all’anno di apertura sono nell’ordine dei 130 milioni di euro. E forse le alternative c’erano.
Hanno vinto i tedeschi: l’assicurazione europea dei depositi non si farà . Così si dà l’addio al completamento dell’Unione bancaria. In arrivo nuovi esami per le banche e forse il bail-in per i titoli pubblici. Per l’Italia tempi duri all’orizzonte?
Il superticket ha cambiato la natura di uno strumento pensato invece per responsabilizzare i cittadini sui costi del servizio sanitario. Per questo dovrebbe essere cancellato, ripensando nello stesso tempo l’intero sistema delle compartecipazioni.
Il 22 ottobre si tengono in Lombardia e Veneto due referendum per “ottenere maggiore autonomia”. Circolano molte inesattezze sui cosiddetti residui fiscali e sulle materie su cui si chiede la competenza. Forse un negoziato avrebbe prodotto più risultati.
Sono quindici i referendum in programma a fine ottobre per la fusione di comuni. Gli incentivi statali e regionali sono rilevanti, ma non bastano. È fondamentale costruire il consenso facendo comprendere ai cittadini i vantaggi di simili operazioni.
L’anzianità del personale della nostra Pa porterà nei prossimi anni a un vero e proprio esodo. Le politiche di assunzione dovranno ispirarsi allo strumento dei fabbisogni. È un tema centrale della riforma Madia, che resta in attesa di concreta attuazione.
La mancanza di basilari nozioni finanziarie non ha riflessi solo sulle scelte individuali, ha importanti ripercussioni anche nella sfera sociale di un paese. Una maggiore consapevolezza economica diventa così indispensabile per crescere e innovare.