La Commissione europea ha proposto l’introduzione di “titoli di stato sintetici” nell’area dell’euro, prodotti con un processo di cartolarizzazione. Non sono gli Eurobond. Ma potrebbero essere importanti per la stabilità finanziaria dell’Eurozona.
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Votare in ottobre significa iniziare l’iter della legge di bilancio con un governo dimissionario e senza certezze su quello futuro. Non è una questione da sottovalutare perché si riflette sul nostre processo di stabilizzazione delle finanze pubbliche.
I partiti maggiori sembrano aver trovato l’accordo sulla nuova legge elettorale. Dovrebbe ricalcare il sistema tedesco, ma se ne discosta su punti fondamentali. Tanto che candidati vincitori nei collegi uninominali potrebbero essere esclusi dal parlamento.
La crisi dell’euro ha portato alla luce una profonda differenza nelle visioni economiche di Nord e Sud dell’Europa. Ne spiega le origini il libro “La battaglia delle idee. Alle radici della crisi (e del futuro) dell’Euro”. Pubblichiamo qui un estratto.
Anche il governatore della Banca d’Italia ha sottolineato la necessità di una gestione delle sofferenze diversa dalla svendita ai pochi grandi operatori specializzati. Intanto in parlamento ci sono tre proposte che prevedono la vendita agli stessi debitori.
La Lega calcio si appresta a vendere i diritti della Serie A per il triennio 2018-2021. Il bando accoglie i rilievi dell’Antitrust, ma resta ancorato al concetto di piattaforma. Più vantaggiosa per tutti sarebbe stata una vendita per prodotto.
La proposta di bilancio per il 2018 dell’amministrazione Trump prevede un netto calo dei finanziamenti ai programmi sociali, anche a prescindere dalla riforma dell’Obamacare. Per questo il negoziato per ottenere l’approvazione del Congresso sarà complesso.
Le diseguaglianze in tema di salute esistono in tutti i paesi, sviluppati e non, con o senza sistema sanitario universale. Ma quali fattori le determinano? Quanto conta il reddito e quanto la cultura? Se ne discuterà al Festival dell’Economia di Trento.
Le sentenze del Tar rimettono in discussione la riforma Franceschini che ha introdotto maggiore autonomia nella gestione dei musei. Ma rendere più autonomi quelli statali sembra essere la strategia migliore per valorizzare il nostro patrimonio culturale.
La cosiddetta norma Airbnb ha il solo obiettivo di contrastare l’evasione fiscale, ma la diffusione del fenomeno rende necessaria una regolamentazione più ampia. Basata su linee guida nazionali e requisiti più stringenti stabiliti dagli enti locali.