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Riforma costituzionale: perché serve il limite di mandato

La riforma costituzionale così come è stata approvata e l’Italicum rafforzano il centralismo e aumentano la governabilità. Il contrappeso per una simile preminenza governativa è il limite di mandato. Istituzioni che dovrebbero facilitare la partecipazione e la libertà preservata dalla collegialità.

Servizi per il lavoro, cosa fanno e cosa dovrebbero fare

Il flusso di persone che si rivolge ai servizi per il lavoro è molto sostenuto. Centri per l’impiego e agenzie per il lavoro riescono a rispondere a circa la metà delle richieste. Chi si rivolge al pubblico, chi al privato e la soddisfazione degli utenti. Investimenti in infrastrutture e personale.

Selfie in chiaroscuro della società italiana

Dal Rapporto Inps 2016 emerge non solo la perdita di milioni di posti di lavoro, ma anche come la crisi abbia ridotto il numero delle imprese e indotto una loro maggiore concentrazione. Così la ripresa dell’occupazione è lenta e spesso part-time. Modello insostenibile per la non autosufficienza.

Crescita del Sud: una rondine non fa primavera

I dati 2015 per il Mezzogiorno sono incoraggianti. Si tratta di un segnale positivo, ma è difficile credere che sia una svolta. Poco è cambiato nella società meridionale e nelle politiche per lo sviluppo di quelle aree. Necessari interventi coraggiosi che arrestino la fuga delle risorse migliori.

Nuovi orizzonti per il risanamento delle banche

La soluzione delle difficoltà delle banche italiane deve ancora superare passaggi impervi. Ma l’accordo fra governo e Commissione europea ha aperto nuove e praticabili strade. La ricapitalizzazione mediante fondi pubblici degli istituti che cedono crediti problematici e la creazione della bad bank.

Moneta fiscale alla Cdp per uscire dalla crisi bancaria

L’emissione di obbligazioni con valore fiscale da parte di Cassa depositi e prestiti potrebbe essere la soluzione dei problemi del sistema bancario. Cdp avrebbe risorse a basso costo da impiegare per garantire le sofferenze e ricapitalizzare le banche. Ma anche per un’efficace politica industriale.

Se l’accordo Ue-Canada va in pasto ai parlamenti nazionali

Il Ceta, negoziato tra Unione Europea e Canada, è un buon accordo commerciale. L’entrata in vigore dovrebbe essere esclusiva competenza delle autorità europee. Ma la Commissione ha scelto la ratifica mista, cedendo alle pressioni dei grandi stati alle prese con problemi interni. Un pessimo segnale.

Adesso a Londra i conti non tornano

I dati macroeconomici non giustificano il risultato del referendum nel Regno Unito. Persino il dato sulla disuguaglianza è migliorato negli ultimi dieci anni. Ma ha prevalso l’irrazionalità. Soprattutto perché è mancata un’efficace campagna a favore della permanenza del paese nell’Unione Europea.

Mercato del lavoro, bilancio di un anno

Secondo il rapporto annuale dell’Inps, nel 2015 si è registrato un aumento considerevole dei contratti a tempo indeterminato. Il risultato è un aumento dell’occupazione e una riduzione del precariato. Ma la strada per la ripresa è ancora lunga.

Post-Brexit: regna l’incertezza

Dopo l’uscita del Regno Unito dalla Ue, si apre un periodo di grande incertezza, che coinvolge tutti i protagonisti del voto e tutti i paesi dell’Unione Europea. Su un solo punto sembra esserci quasi totale unanimità di vedute: i danni causati dal referendum saranno profondi e di lungo periodo.

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