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Sviluppo economico, da dove ripartire

Il neo-ministro dello Sviluppo economico intende riorganizzare il funzionamento del dicastero e ridefinirne il ruolo per il rilancio dell’economia italiana. Ma per realizzare il programma servono idee chiare su dove risparmiare e come utilizzare le risorse. Gli incentivi al capitale immateriale.

Abbandoni universitari: una luce fioca in fondo al tunnel

Cala leggermente il numero degli studenti che non concludono l’università. Ma i nostri atenei devono fare ancora molto per ridurre gli abbandoni e la distanza tra durata prevista ed effettiva dei corsi di studio. Esodo verso Nord, fasce deboli e investimento in istruzione terziaria “rischioso”.

Non c’è più religione

La partecipazione religiosa è al livello più basso nella storia del nostro paese, in particolare fra i ventenni. Il processo di secolarizzazione avrà effetti rilevanti su politica e società italiane. Non direttamente sull’esito delle elezioni, ma su decisioni importanti lungo la vita di ciascuno.

Come si proteggono i mutuatari più deboli

Pubblicato il decreto che aumenta le garanzie per chi sottoscrive un mutuo. Le disposizioni per la sua attuazione dovrebbero limitare la discrezionalità della banca nell’acquisizione e vendita diretta della casa in caso di morosità. I tempi e le procedure. Le alternative se il debito è piccolo.

Definizione di indipendenza per l’amministratore

È la legge che ci consegna la definizione di consigliere indipendente nel cda delle società quotate. E a quella bisogna rifarsi per evitare giudizi sommari, perché non si tratta di una patente che rende alcuni amministratori più affidabili di altri da guardare con sospetto. Il caso Unicredit.

Crescita: piccolo è brutto, ma a volte conviene

Perché la ripresa dell’economia italiana resta anemica? Si può accusare la piccola dimensione delle imprese, che ostacola gli investimenti e l’innovazione. Ma a determinare la competitività è il confronto tra produttività e costi. E questi ultimi per le grandi aziende sono di gran lunga più alti.

Bankitalia, non sprechiamo il 31 maggio

Speriamo che nelle sue Considerazioni finali del 31 maggio il governatore della Banca d’Italia parli sul serio dei problemi delle banche italiane: bail-in, sofferenze, vigilanza. E ci dica come intende affrontarli. Se invece si rifugerà nella auto-difesa e nel negazionismo, sarà un giorno sprecato.

Porte girevoli a Unicredit

Il Cda di Unicredit si appresta a licenziare l’amministratore delegato, imputandogli alcune decisioni non condivise. Ma in un classico caso di porte girevoli all’italiana, sembra poi volergli affidare la presidenza della banca. Conseguenze di un sistema pietrificato, nonostante le riforme.

Un’Ape per anticipare la pensione

Con la riforma Fornero, lavoratori prossimi al pensionamento si sono ritrovati a lavorare più anni del previsto. Ora il governo vuole modificare la legge per permettere di anticipare la pensione in cambio di una riduzione dell’assegno. Prestito previdenziale per limitare l’esborso dello stato.

Perché l’Europa deve cambiare politica sui rifugiati

La politica di asilo dell’Unione Europea non riesce a proteggere chi ha più bisogno di aiuto. Lo dimostra la crisi provocata dalla guerra in Siria e dall’esodo del suo popolo. Serve un’autorità sovranazionale che redistribuisca migranti, oneri e risorse, con il sostegno dei cittadini europei.

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