Il mercato immobiliare resta fermo non solo per mancanza di liquidità delle banche, ma forse anche perché i prezzi delle case continuano a rimanere alti rispetto alle disponibilità di chi vorrebbe acquistarle. Sono necessari altri interventi oltre quelli attraverso la Cassa depositi e prestiti.
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La cancellazione di tutte le detrazioni Irpef diverse da quelle per lavoro e carichi familiari renderebbe l’imposta molto più semplice da applicare. L’effetto redistributivo resterebbe immutato. E l’aumento del gettito potrebbe essere usato per rivedere la struttura dell’Irpef.
A fine maggio si terranno le elezioni europee, tuttavia solo il prossimo dicembre l’Unione Europea riprenderà a lavorare a regime. Vista l’attuale impopolarità delle istituzioni europee è necessario semplificare l’ordinamento comunitario per riavvicinarlo ai cittadini europei.
Date le condizioni di bilancio pubblico, difficilmente il Governo potrà rinunciare alla privatizzazione di Poste italiane e alle risorse che ne potranno derivare. Potrebbe però rivedere la scelta di non separare i servizi postali da quelli finanziari. E perché mantenere il controllo pubblico?
Si può pensare di attrarre in Italia più investimenti esteri con l’attuale disciplina dei reati tributari? Non ricadono in ambito penale solo i comportamenti criminali, ma anche altri privi di caratteristiche fraudolente.
Quanto vale il patrimonio artistico italiano? Un metodo originale, basato sui prezzi relativi, per stabilire il valore economico dei nostri capolavori. Esercizio tutt’altro che facile: parte della malinconia della “Grande Bellezza” sta proprio nell’impossibilità di ricavarne qualcosa.
La Commissione Europea alza ulteriormente l’asticella della disoccupazione di equilibrio per l’Italia: una stima basata su criteri arbitrari, che si ripercuote anche sulle previsioni del deficit. Rischiando così di vanificare i nostri sforzi per rispettare il Fiscal Compact.
Il ddl approvato dal Senato non abolisce affatto le province. Si limita a svuotarle senza stabilire a chi andranno le loro funzioni, ripetendo gli errori del federalismo. Difficile superare i 150 milioni di risparmi. E le città metropolitane sono già quindici.
La programmazione delle reti trans-europee è stata rivista di recente. Soprattutto, sono calate le risorse a disposizione dall’Unione. I finanziamenti che restano saranno in buona parte destinati alle infrastrutture ferroviarie. L’Italia e i quattro corridoi.
Tutti o quasi, in Italia, si professano fautori della liberalizzazione del sistema economico: esponenti politici o semplici osservatori. Ma nessuna riforma strutturale è stata fatta. Nel frattempo, il nostro paese precipita nelle classifiche mondiali di libertà economica.