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Per chi non ha ancora deciso

Pubblichiamo circoscrizione per circoscrizione l’elenco dei candidati marginali, quelli che potrebbero andare in Parlamento grazie al voto degli indecisi. Per permettere, a chi deve ancora decidere, di scegliere in base ai nomi e non solo per schieramenti e partiti. Le incognite sul comportamento degli eletti con Grillo.

Perché gli italiani votano per Berlusconi?

Uno studio documenta un effetto significativo dell’esposizione ai canali Mediaset sulla probabilità di votare per Forza Italia. Questo effetto e’ molto persistente e opera principalmente attraverso l’esposizione ad un modello culturale compatibile con la retorica politica berlusconiana.

Dal telecomando all’urna nell’era del digitale

Un’informazione distorta può avere effetti rilevanti sul voto? L’aumento di offerta televisiva dovuto al digitale terrestre ha ridotto la quota di voti del centro-destra di diversi punti nelle elezioni regionali del 2010. Il calo è più rilevante dove la popolazione è più anziana e meno istruita.

Le riforme strutturali funzionano se si attuano

Qual è l’impatto sulla crescita delle riforme strutturali? È il tema di un recente Working Paper del Fondo monetario internazionale dedicato al caso Italia. Vi sono riportati risultati promettenti. Accompagnati, però, da un ammonimento: le riforme vanno attuate e poi rafforzate con tempestività.

Un’Equitalia meno ostile

Spingere gentilmente i cittadini alla collaborazione è molto spesso più efficace di norme cavillose. Perché contribuisce a eliminare quel senso d’inadeguatezza e ostilità quasi sempre provato da chi entra in contatto con organi amministrativi. Suggerimenti per avvicinare Equitalia ai contribuenti.

Stampare moneta, l’ultimo tabù

La fine della crisi ancora non si vede e il presidente della Fsa propone di stampare moneta per finanziare politiche fiscali espansive, rompendo un tabù. La sua efficacia non è garantita e i rischi non sono trascurabili. Il solo fatto che se ne discuta è un segnale della gravità della situazione.

Pluralismo televisivo: c’è ben altro che La7

La campagna elettorale ha visto un’assenza totale di proposte sul riassetto del sistema televisivo che rimane il mezzo più importante nella formazione dell’opinione pubblica. Preservando così una regolamentazione inefficace, basata sulle posizioni conquistate in passato da ciascuna rete.

Il programma di Lega-Pdl contro il Sud

La Lega Nord propone di lasciare il 75 per cento del gettito dei tributi nei territori dove sono generati. È un punto del programma elettorale sottoscritto con l’alleato Pdl. Se fosse realizzata, sarebbe una secessione di fatto. Eccone l’impatto su dimensione e modi dell’intervento pubblico.

È il momento di creare lavoro

I Centri per l’impiego non possono più limitarsi alla mediazione tra offerta e (scarsa) domanda di lavoro, mentre la formazione non risolve il problema dei disoccupati di lungo periodo. Servono investimenti in supporto o creazione diretta di occupazione. Ma senza aumentare la spesa pubblica.

Chi finanzia l’università pubblica?

L’università pubblica italiana sembra trasferire risorse dai “ricchi” ai “poveri”, e non viceversa. Sebbene le fasce meno abbienti siano sottorappresentate nella fruizione dei servizi universitari, non lo sono a sufficienza per invertire l’effetto redistributivo dell’Irpef.

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