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LE BANCHE EUROPEE E I CAPITALI NECESSARI

Per andare oltre l’eterna emergenza degli ultimi anni le banche europee devono fare un nuovo giro di stress test e ricapitalizzarsi. Glielo suggerisce il Fondo monetario internazionale. Ma l’Europa per ora fa finta di niente. Fino alla prossimo salvataggio, quando i contribuenti e la Banca centrale europea potrebbero chiudere il rubinetto.

L’ITALIA VIRTUOSA DELLA SPESA SANITARIA

L’Italia scivola sempre più indietro nella classifica dei paesi Ocse per la spesa sanitaria. Ma la perdita di posizioni non è una cattiva notizia. Anzi è ottima, perché il nostro paese dimostra di avere saputo controllare la dinamica della spesa più e meglio di altri. Tra il 2000 e il 2009 il tasso di crescita della spesa pro-capite è stato dell’1,6 per cento all’anno, contro una media Ocse del 4 per cento. Sono le pessime condizioni della finanza pubblica e l’impegno ad azzerare il deficit a negare risorse per una crescita fisiologica del settore.

CRESCITA? SÌ, DELLE NORME

Nella manovra di ferragosto compare anche l’ennesimo tentativo di liberalizzare i servizi pubblici locali. Escluse l’acqua, causa referendum, e le ferrovie regionali, causa interessi di Ferrovie dello Stato. Per gli altri settori si poteva fare di più e, soprattutto, di meglio. Perché il messaggio agli enti locali dovrebbe essere semplice, chiaro ed equo: prima di prelevare dalle tasche dei cittadini e dei consumatori per finanziare le inefficienze delle gestioni monopoliste, dovrebbero fare le gare e dimostrare di aver così ridotto i costi dei servizi.

UN DIRITTO DEL LAVORO SCHIZOFRENICO

La manovra di agosto ormai non c’è più. Ma dovrebbe rimanere in vigore l’articolo 8 che legittima gli accordi aziendali su flessibilità dei contratti di lavoro, organizzazione del lavoro e recesso dal rapporto di lavoro. Il testo non è di semplice interpretazione, ma potrebbe prevedere una deroga dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. La disciplina dei licenziamenti sarebbe così modificata, creando una situazione paradossale e dando luogo a un contenzioso infinito. Non è certo questo il modo di riformare le normative su assunzioni e licenziamenti. E la legge deve servire a definire diritti minimi non derogabili.

UNA GERARCHIA PER I PROF ABILITATI

Per migliorare l’università italiana è indispensabile rendere competitivo e meritocratico il reclutamento dei docenti. Il primo passo sono commissioni di abilitazione formate da membri di prestigio scientifico riconosciuto. Alle quali si dovrebbe chiedere di suddividere gli abilitati in due fasce. Lo stipendio dei migliori non graverebbe sul bilancio delle sedi che li scelgono, ma sarebbe a carico del ministero. Si favorirebbe così la concorrenza fra atenei e una maggiore specializzazione, con alcune università che potrebbero puntare più sull’insegnamento e altre più sulla ricerca.

SE SOLO I CALCIATORI RESTANO SOTTO L’OMBRELLONE

Lo sciopero dei calciatori sembra ormai inevitabile e con esso il rinvio della prima giornata di campionato. Il contrasto tra società e giocatori è su punti importanti quali gli allenamenti dei calciatori che non rientrano più nei piani delle squadre e il pagamento del contributo di solidarietà. C’era però tutto il tempo per arrivare a un accordo, che in ogni caso non può essere trovato sulla base di sussidi ai club.

Riforme istituzionali, la ricetta per guarire la Grecia

Il piano di salvataggio della Grecia non dà i risultati sperati. La recessione è più grave del previsto e cresce il malcontento della popolazione per misure di austerità sempre più pesanti. Il limite del pacchetto di aiuti concordato più di un anno fa con Unione Europea, Bce e Fmi è quello di non dare sufficiente importanza alle riforme strutturali, che invece potrebbero togliere molti degli attuali ostacoli alla crescita, spesso a costo zero per il bilancio dello Stato. Oltretutto, riforme di questo tipo avrebbero il pieno sostegno dei greci.

FONDAZIONI, È ORA DI CAMBIARE PELLE

La tumultuosa estate dei mercati lascia sul campo molti feriti. Può però rappresentare una buona occasione per riforme che in tempi normali incontrerebbero molti ostacoli. Come nel caso delle fondazioni bancarie. Le risorse messe a disposizione dalle fondazioni per le comunità hanno giocato un importante ruolo integrativo se non sostitutivo nel welfare locale. Ed è un compito che sempre più saranno chiamate a svolgere. Conviene allora che continuino a mantenere l’intreccio, spesso assai costoso, con le banche?

EUROBOND: LE PROPOSTE SUL TAPPETO

Eurobond, Project bond, EuroUnionBond campeggiano sulle pagine dei giornali. Possono sembrare tutti uguali, ma non lo sono. Cerchiamo di capirci qualcosa, mettendo in evidenza gli elementi essenziali di ciascuna proposta, le differenze che le caratterizzano e i rispettivi pregi e difetti.

LA CONTABILITÀ DELLA FINANZA GLOBALIZZATA

Le regole della contabilità appaiono ai più come una tecnica noiosa, da lasciare agli addetti ai lavori. Ma le potenziali conseguenze finanziarie delle scelte in materia sono enormi. In Europa e in un numero crescente di paesi si utilizzano oggi gli International Financial Reporting Standards. Una sfida senza precedenti perché si tratta di regole stabilite a livello globale. E che non può prescindere da un ripensamento delle istituzioni finanziare internazionali, che dia maggiore rappresentanza alle economie emergenti.

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