Lavoce.info

Categoria: Argomenti Pagina 693 di 1091

UN’OPERAZIONE DI SINERGIA

Operazione di sinergia: così è stata battezzato un progetto che ha messo insieme la finanza di un gruppo aziendale con il know-how di un altro, entrambi in amministrazione giudiziaria. L’operazione smentisce quanti diffondono il falso messaggio secondo cui le imprese in amministrazione giudiziaria sono destinate al fallimento. Ma se il salvataggio deve costituire il principio fondante della loro gestione, ciò può avvenire solo a condizione che siano amministrate con oculatezza e capacità, in completa autonomia e discontinuità con le pregresse gestioni illecite.

LA ‘NDRANGHETA AL NORD C’È

La sentenza del tribunale di Milano conferma il grado di penetrazione della ‘ndrangheta in Lombardia, con un controllo del territorio e una capacità di influenza sulle amministrazioni locali che coinvolge una vasta area della Regione. Omertà e progressivo allentamento del rispetto della legge si nutrono di fenomeni di illegalità debole, spesso diffusi proprio nei settori di penetrazione delle cosche. Si tratta della più importante e pericolosa organizzazione criminale italiana, con un fatturato e disponibilità enormi. La capacità di coordinamento tra le diverse ‘ndrine.

IL FALSO MITO DEL NUMERO FISSO DI POSTI DI LAVORO

.

LA RISPOSTA AI COMMENTI

E’Â’ difficile rispondere a commenti così numerosi ed eterogenei. Un denominatore abbastanza comune sembra essere l’argomento che le rendite di anzianità sono ampiamente finanziate dai contributi versati in tanti anni di attività lavorativa, cosicché dal lavoratore trattenuto si pretenderebbe una contribuzione senza corrispettivo. In realtà, non è così. Pochi conti bastano a verificare che i contributi versati in 40 anni di carriera totalmente ‘piattaÂ’ (a salario costante) sono mediamente restituiti in 16, mentre la vita residua è, ad esempio, di 20 anni per un maschio 62.enne e di 24 per un 58.enne. Dunque i contributi ‘copronoÂ’ lÂ’80% della rendita nel primo caso e il 67% nel secondo. A ciò si aggiunga che le carriere totalmente piatte sono una rarità, se non un’astrazione, e le tavole di sopravvivenza sono sistematicamente obsolete perché basate sull’osservazione delle generazioni pregresse. Ne segue che le effettive ‘percentuali di coperturaÂ’ sono perfino inferiori a quelle indicate. Alcuni commenti riguardano i lavoratori in mobilità prossimi alla pensione e i lavori usuranti per i quali si dovrebbero studiare soluzioni opportune.

CARTE DI CREDITO? PRENDIAMO ESEMPIO DAGLI STATI UNITI

L’articolo di Thomas Tassani che riprende la mia idea lanciata sul Corriere della Sera di tassare il denaro contante mi spinge a scrivere alcune precisazioni: la mia proposta, come ho scritto è una provocazione, che magari discussa a mente aperta potrebbe portare
a qualcosa di buono. Premesso questo, l’articolo 53 della costituzione recita:
“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. La costituzione sancisce quindi primariamente il dovere di ogni cittadino di concorrere alle spese pubbliche, e in questo senso un’imposta sul contante è un’imposta come un’altra. Dopo di che, spetta agli esperti disegnare il sistema di compensazione (crediti d’imposta o quant’altro) volto a rispettare i criteri della progressività e della capacità contributiva.
Nella proposta le banche agirebbero da sostituto di imposta per lo Stato. Sarebbe quindi facile immaginarsi che in fase di dichiarazione dei redditi la tassazione dellÂ’uso di un modesto ammontare di contante
possa essere detratto dalla tassa sul reddito, colpendo così solo l’uso eccessivo. In considerazione del fatto che il pagamento con mezzi tracciabili non sarebbe soggetto a tassazione, l’utilizzo eccessivo di contante evidenzia una forza autonoma economica (che spesso cerca di non essere manifesta).
Negli Stati Uniti la carta di credito ed il bancomat sono usati anche nei “farmers markets”, ovvero l’equivalente dei nostri mercati dove i contadini locali portano le loro merci. Da circa due anni, la Square
Inc. commercializza un oggetto di tre centimetri di lato che, inserito nel foro dellÂ’auricolare di un telefonino, permette a chiunque di accettare pagamenti con carta di credito.

LA RISPOSTA AI COMMENTI

Cari lettori, grazie per i vostri numerosi e utili commenti. Cerchiamo di condensare le nostre risposte alle vostre domande qui sotto.

SVALUTAZIONE FISCALE PER DAR FIATO ALL’ITALIA

La priorità per l’Italia dovrebbe essere il recupero di competitività esterna per svincolarsi dalla necessità di finanziarsi all’estero. E per convincere i mercati che, alla lunga, il paese riuscirà a restare nell’euro perché ha allineato i costi a quelli della concorrenza internazionale. Si può fare attraverso una svalutazione fiscale, con un aumento dellÂ’Iva abbinato a una riduzione della tassazione del lavoro. Rendendo così più competitive le imprese esportatrici. In Germania un provvedimento simile ha dato ottimi risultati.

MENO TASSE PER LE DONNE: INEFFICACE E INGIUSTO

Per favorire l’occupazione femminile il governo Monti starebbe valutando una differenziazione nella imposizione fiscale sul reddito da lavoro di donne e uomini. L’idea è inefficace e ingiusta. Inefficace perché non c’è abbassamento di aliquota che compensi una domanda di lavoro debole o nulla rivolta a donne a bassa qualifica. Ingiusta perché rischia di rivelarsi una redistribuzione da famiglie a reddito basso verso quelle a reddito alto. Più utile investire nella formazione e destinare tutte le risorse possibili all’allargamento dell’offerta di servizi di cura.

UN’IMPOSTA SUL CONTANTE? NON È LA SOLUZIONE

Contrastare l’evasione fiscale tassando l’utilizzo di denaro contante è un’idea semplice, ma non è quella destinata a risolvere il problema. Perché una tassa simile sarebbe incostituzionale. E perché le cause dell’evasione risiedono in aspetti strutturali del sistema, modificabili solo con una molteplicità di interventi, a diversi livelli. Occorre ridare semplicità, coerenza e sistematicità all’ordinamento fiscale italiano. E rendere più efficiente l’attività di controllo, che oggi può contare su poteri di accertamento mai avuti prima e su personale qualificato.

IL GRANDE BAZOOKA DELLA BCE

I titoli di Stato sono quanto di più vicino alla moneta di Stato. E solo la Banca centrale europea può salvare la moneta europea. Con un’operazione d’acquisto dei titoli di Stato in euro che annullerebbe ogni spread. È definito il grande bazooka. Vi si oppongono strenuamente i banchieri centrali tedeschi con argomenti di scarso fondamento. Nuove regole sulle decisioni fiscali dei paesi membri della stessa area monetaria sono auspicabili e inevitabili. Non sembra invece un atteggiamento prudente quello di insistere sulle regole quando si è vicini al collasso.

Pagina 693 di 1091

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén