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ALLA CANNA DEL GAS

Chiave di volta del nostro sistema energetico, il gas naturale vive da un biennio una stagione nera. La crisi economica ha colpito duramente la domanda industriale e quella delle centrali elettriche. E ora i segnali di ripresa restano incerti. Un intero parco di nuove centrali a ciclo combinato è costretto a lavorare a mezzo servizio. Lo sviluppo delle rinnovabili e la progettata rinascita nucleare sollevano nuove incognite. Tenere tutto insieme sarebbe anche un problema di politica energetica. Che però latita.

CHE SARÀ DI CONFINDUSTRIA, DEL SOLE, DELLA LUISS

L’accordo di Mirafiori ha segnato una svolta nelle relazioni industriali italiane e nel ruolo delle parti sociali. Se diminuisce il peso della contrattazione nazionale, si riduce il ruolo di soggetto di politica economica per le associazioni di impresa, che saranno spinte verso un’attività di lobby su specifiche problematiche. Anche Sole-24Ore e Luiss rischiano di subire i contraccolpi della nuova funzione di Confindustria. Per questo occorre garantire a entrambi più autonomia e, dunque, maggiore autorevolezza.

I PERCHÉ DEL VOTO ALLA FIAT

Si torna finalmente a parlare di regole sulla rappresentanza e di decentramento della contrattazione. Ma cosa insegna la vicenda di Mirafiori? La strategia “prendere o lasciare” di Marchionne è inadeguata. E la Fiom ha avuto buon gioco a politicizzare il confronto. Il voto ha così acquisito un significato molto diverso da un pronunciamento sui contenuti specifici dell’accordo. Solo la ripresa del dialogo e la creazione di consenso attorno al progetto Fabbrica Italia possono garantire la governabilità degli impianti e una crescita della produttività che assicuri lavoro e diritti.

QUANDO L’EQUITÀ MIGLIORA LA VITA

In genere, gli indicatori statistici di benessere misurano soprattutto i fattori che contribuiscono a generarlo. E ciò porta a sopravvalutare il benessere individuale. Per lo stesso motivo, anche una maggiore sperequazione delle risorse tra gli individui tende a far sovrastimare il benessere collettivo. Mentre invece ogni aumento delle disuguaglianze riduce il benessere collettivo, a parità di Pil. E solidarietà e coesione sociale dovrebbero essere considerati come strumenti indispensabili per raggiungere livelli di benessere più elevati.

IL TIMORE DI TOCCARE IL FONDO

Il vertice dei ministri finanziari dell’euro area ha deluso le attese di chi proponeva una riforma dello european financial stability facility. Si continua così a rimandare la soluzione del problema del debito sovrano in Europa. Il rinvio costa caro agli stati, in termini di maggiori oneri per interessi; mantiene viva la minaccia di un attacco speculativo contro i paesi “periferici”; addossa un fardello sempre più pesante sulla Bce. Sarebbe perciò opportuno riformare lo Efsf, autorizzandolo ad acquistare titoli sovrani sul mercato secondario e riconoscendogli lo status di creditore senior rispetto ai creditori privati.

ANCHE I CAMPIONI VANNO IN PARADISO. FISCALE

Perché i calciatori, specialmente quelli bravi, scelgono la squadra di un paese invece che di un altro? Perché guardano il regime di tassazione in vigore e optano per quello più conveniente. Così quando la Spagna ha introdotto la legge Beckham nel 2004, la quota di calciatori stranieri nel campionato spagnolo ha iniziato a divergere immediatamente e in modo sostanziale dalla quota di calciatori stranieri presenti nel nostro. Più in generale, la tassazione ha un chiaro effetto sulla migrazione internazionale e un effetto di selezione del lavoro altamente qualificato.

LA LEGGENDA DEL NUMERO FISSO DI POSTI DI LAVORO

 

PER LA RICERCA RISORSE SCARSE E POCO COMPETIVIVE

I problemi dell’università italiana non dipendono solo dai tagli al Fondo di finanziamento ordinario decisi dal governo. Altrettanto importanti sono le risorse, pubbliche e private, destinate a finanziare le attività di ricerca. Il confronto con l’Inghilterra fa emergere come siano particolarmente scarse in Italia. E come quelle che pur esistono vengano allocate in gran parte con procedure non competitive.

LA POLITICA? UN GIOCO PER SIGNORINI

Alfonso Signorini è uno dei più abili produttori di infodivertimento in Italia attraverso il suo settimanale di gossip e un neonato talk-show televisivo. Avrà un ruolo importante in campagna elettorale. Perché “Chi” e “Kalispera” mostrano un volto spensierato dell’Italia, inculcando l’idea che le cose nell’era Berlusconi non vanno poi così male. E se i cittadini si sentono più felici, è probabile che alle prossime elezioni votino più volentieri per il governo in carica, come dimostra una recente ricerca americana. Una strategia mediatica che sarebbe bene non sottovalutare.

REGOLE COERENTI PER GLI INVESTIMENTI ESTERI IN EUROPA

Anche in Europa crescono gli investimenti delle economie emergenti. E con essi le preoccupazioni per possibili effetti sulla sicurezza dei paesi europei. È un terreno delicato, considerata la diversità di attitudine alla questione degli Stati membri. L’Unione Europea deve dotarsi di una base giuridica chiara e coerente che permetta di proteggere le poche società veramente strategiche sotto il profilo tecnologico o della sicurezza e consenta il controllo di reti e infrastrutture nevralgiche. Evitando però che questa legislazione venga utilizzata come scusa per bloccare affari inoffensivi.

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