Lavoce.info

Categoria: Argomenti Pagina 834 di 1086

QUESTO FEDERALISMO NON HA I NUMERI

In un immaginario dialogo, un discepolo ingenuo pone al suo illuminato Maestro alcune domande all’indomani dell’approvazione in Italia di una importante legge delega. Si scopre così che il federalismo fiscale è un elettrone, che aspetta di essere osservato. E per questo, il grande sacerdote si rifiuta di dare i numeri. Mentre le vie dell’opposizione sono imperscrutabili come le stelle. Ma la grande riforma risponde perfettamente alle esigenze della comunicazione politica.

2009, SFIDA ALL’EURO *

Il 2008 è stato l’anno degli shock finanziari asimmetrici nell’area euro, ma il 2009 sarà quello dello shock economico simmetrico. Tutta Europa scivola in recessione e si profila l’ombra della deflazione. Serve dunque una risposta comune di politica monetaria. Che porti a zero i tassi di interesse e ampli l’offerta di moneta. I paesi che possono permetterselo dovrebbero adottare politiche fiscali espansionistiche. L’anno iniziato con la più grande sfida all’euro potrebbe diventare l’anno della sua salvezza. A patto che i politici agiscano. E nel modo giusto.

COSTA PIU’ IL CONTROLLO DEL CONSULENTE

Mettere sotto controllo gli incarichi esterni nella Pa per ottenere un significativo contenimento della spesa pubblica è un obiettivo sacrosanto in termini generali. Ma computando i costi della gestione necessari per giungere all’incarico di consulenza e quelli del contenzioso generato dalle norme, si scopre che la spesa è uguale o maggiore a quella che si vorrebbe risparmiare. Se la spesa per incarichi è considerata improduttiva, allora aboliamola. Altrimenti, è più utile fissare un tetto entro il quale gli incarichi sono sempre ammessi, anche in via fiduciaria.

COME SARA’ IL 2009

Le informazioni sull’andamento delle variabili macroeconomiche nell’ultimo trimestre 2008 sono ancora molto limitate. Per avere qualche indicazione sul 2009 possiamo guardare i dati della produzione industriale. Confrontati con quelli del 1992-93, mostrano che l’intensità della recessione di oggi è molto superiore a quella di allora. Anche la riduzione del Pil non potrà che essere maggiore. A meno che il settore dei servizi privati non si rivitalizzi per la ripresa delle liberalizzazioni o il settore pubblico non aumenti la spesa. Entrambi eventi improbabili.

I PROBLEMI ECONOMICI DI BARACK

Il deficit degli Stati Uniti non consente di andare oltre le somme già stanziate dal piano Tarp e da quelle che la nuova amministrazione pensa di mettere in campo nel biennio 2009-2010? Intanto bisogna dire che la contabilità pubblica Usa è più prudente di quella europea. E in ogni caso non sarebbero sufficienti a rivitalizzare il sistema bancario e finanziario. Sono i problemi che il neo-presidente deve affrontare subito.

L’EUROPA E OBAMA*

Una Commissione europea che sembra ormai l’ombra di se stessa. E un informale direttorio di alcuni Stati membri, Francia in testa, che si notare per il suo attivismo. E’ una strategia che ha innegabili vantaggi in un contesto in cui gli europei sono incapaci di definire posizioni comuni. Ma ha un grave inconveniente: ritarda ulteriormente la realizzazione di una vera politica comune. Per questo gli europei sembrano interessarsi di più a ciò che Obama farà per loro piuttosto che a ciò che essi vogliono fare insieme a Obama.

SE MICROSOFT TORNA NEL MIRINO DELL’ANTITRUST

La Commissione Europea apre un nuovo caso antitrust contro Microsoft. Questa volta per l’accorpamento di Windows con Internet Explorer. Ma l’accusa non sembra fondarsi su solide motivazioni economiche. La competizione nel mercato dei browser è florida e testimone ne sono la rapida ascesa di un programma alternativo come Firefox e l’ingresso di nuovi prodotti come Chrome di Google, tutti disponibili gratuitamente. L’incertezza legata a una nuova battaglia legale potrebbe ridurre gli incentivi a investire in ricerca.

IL COMPROMESSO VIRTUOSO

Una politica economica efficace dovrebbe dare un robusto stimolo fiscale oggi, in termini di ammortizzatori sociali e riduzioni di imposte, controbilanciato da risparmi strutturali nel medio periodo. Risultato che si può ottenere aumentando gradualmente l’età pensionabile già dal 2009 e riducendo i privilegi di cui godono ancora troppe categorie. Ma esistono le condizioni politiche per un simile compromesso? Un principio di equità intergenerazionale imporrebbe che chi beneficia oggi degli stimoli fiscali non trasferisca i debiti alle generazioni future.

SENZA TETTO, MA NON SENZA SPERANZA

Il 14 gennaio è stato effettuato a Milano il primo censimento dei senzatetto. La ricerca è stata realizzata grazie alla borsa di studio in ricordo di Riccardo Faini che due anni fa ci lasciava. A lui sono anche dedicati i Dossier Grazie Riccardo, Ricordando Riccardo e Riccardo, un anno dopo. Sono stati censiti quattromila adulti che dormono in strada, nei dormitori o in baraccopoli, campi nomadi ed edifici dismessi. E’ una popolazione estremamente variegata, ma con caratteristiche demografiche, di capitale umano, di partecipazione al mercato del lavoro che aprono alla possibilità di politiche di reinserimento e non solo di mera assistenza.

PERCHÉ MANSUR NON HA COMPRATO UNA SQUADRA ITALIANA

Ha offerto una cifra astronomica per il milanista Kakà. Ma allo sceicco costerebbe di meno acquistare un’intera squadra italiana. Non lo fa perché l’industria del calcio riproduce gli stessi fattori che allontano gli investitori esteri dalle aziende italiane. Ci sono le tifoserie organizzate che esigono una sorta di pizzo. Le normative sono complesse, inapplicate o comunque arbitrarie, esponendo gli stranieri a rischi difficilmente ponderabili. Abbondano leggi ad hoc e sanatorie per chi viola le regole. E poi c’è l’endemico conflitto di interessi del nostro paese.

Pagina 834 di 1086

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén