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Sette secoli di disuguaglianza

La disuguaglianza economica è un tema di grande attualità. Ma quali sono le sue dinamiche di lungo periodo? Tra il 1300 e oggi, la tendenza è stata all’aumento costante. Con due eccezioni: il periodo immediatamente successivo alla peste nera del 1348 e quello compreso tra le due guerre mondiali.

Se a crescere è solo la disuguaglianza

Disuguaglianza e povertà sono un ostacolo allo sviluppo umano e alla crescita economica. Lo afferma l’Ocse, che sostiene la necessità di contrastarle con politiche che favoriscano socializzazione, scolarizzazione, inserimento lavorativo e tutela della salute. Un approccio mai applicato in Italia.

Tony Atkinson, pioniere degli studi su ricchezza e povertà

Con le sue analisi teoriche ed empiriche, Tony Atkinson ha offerto contributi fondamentali e pionieristici alle ricerche sulla distribuzione del reddito. Disuguaglianze considerate non solo come il risultato dell’operare del mercato, ma come il prodotto della mancanza di politiche atte a ridurle.

Tony Atkinson, una vita contro la disuguaglianza*

Con Tony Atkinson scompare l’economista che più di chiunque altro ci ha aiutato a capire come misurare, analizzare e contrastare povertà e disuguaglianza. Tutta la sua vita professionale è stata contraddistinta dall’esigenza di tradurre l’analisi economica in dibattito pubblico e prassi politica.

Tony Atkinson, la scomparsa di un maestro

Tony Atkinson era un grande economista, un vero scienziato sociale aperto e interessato al dialogo tra discipline, un fine teorico dell’economia pubblica. Ma era anche una persona straordinaria, un mentore e un maestro capace di stimolare, incoraggiare e valorizzare ogni idea dei suoi interlocutori.

Se la valutazione si fa con i fichi secchi

Governo e fondazioni bancarie hanno costituito un “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”. L’accordo prevede la valutazione puntuale di andamento, risultati ed effetti delle attività intraprese. Una buona notizia. Peccato che per i valutatori non sia previsto alcun compenso.

Lotta alla povertà: serve un Piano coerente

Siamo a un passaggio cruciale delle politiche contro la povertà in Italia. Se il Piano nazionale non sarà formulato in modo da evitare la continua frammentazione categoriale, il reddito di inclusione diventerà l’ennesima tessera di un assemblaggio casuale di trasferimenti di reddito, inefficiente e iniquo.

Isee e disabilità: se le modifiche avvantaggiano i più ricchi

Dopo le sentenze del Consiglio di Stato, il governo ha escluso i trattamenti di disabilità dal conteggio del reddito familiare per il calcolo dell’Isee. E sostituito il sistema di franchigie con un aumento del peso dei componenti disabili. Ma le modifiche sembrano favorire le famiglie più ricche.

Reddito di inclusione, primo passo contro la povertà

Gli ultimi dati Istat sono un nuovo monito sulla crescita della povertà in Italia. Nello stesso giorno della loro pubblicazione, la Camera ha approvato il disegno di legge delega che prevede l’istituzione del reddito di inclusione. I passi avanti e quello che manca per fronteggiare l’emergenza. 

Troppi bambini poveri in Italia

In Italia nel 2015 il rischio di povertà è aumentato soprattutto per le coppie con due figli. Sono poveri circa un milione di bambini. Rimane invece sostanzialmente stabile la quota degli anziani. Il fenomeno riguarda tutta l’area euro. Cambio di rotta nelle politiche con il reddito di inclusione.

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