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La salute va curata meglio

Quella che il Governo ha chiamato “manutenzione straordinaria” al Ssn non è stata in grado di incidere, almeno nel breve periodo, sulle incertezze e sulle difficoltà che assillano operatori e assistiti. Apprezzabile l’attenzione a fenomeni come la ludopatia, peraltro non seguita da provvedimenti adeguati.

Scegliere con saggezza fa bene alla salute

Si diffondono le iniziative per incoraggiare medici e cittadini a distinguere fra procedure diagnostico-terapeutiche necessarie e non necessarie. L’obiettivo è migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria, con l’utilizzo di interventi in grado di produrre salute a basso costo.

Alla sanità servono parole chiare

A chi erano rivolte le parole di Monti sulla sostenibilità futura del sistema sanitario nazionale? Il sistema non dà alcun motivo di allarme alla finanza pubblica e ogni ipotesi di modifica del finanziamento della sanità dovrebbe essere sottoposta al test dell’interesse generale.

Malati di precarietà

Uno studio su un campione di lavoratori tra i 15 e i 30 anni mostra come il lavoro a tempo determinato riduca il loro benessere psicologico e la loro felicità. Specialmente se sono uomini e non ricevono assistenza economica dalla famiglia.

La tutela della salute

La sanità è uno dei settori oggetto di pesanti tagli di spesa. Con il rischio che il doveroso contenimento delle inefficienze vada oltre, sacrificando i principi di fondo del nostro sistema: universalità della tutela e solidarietà nel finanziamento.

Costa caro il cibo spazzatura

Anche in Italia si è cominciato a discutere di misure contro la cattiva alimentazione. Perché l’obesità è ormai considerata la vera epidemia del ventunesimo secolo, con forti ricadute sanitarie e sociali, che riguardano in particolare le fasce più povere delle società occidentali. In Europa sembra essersi verificato un rovesciamento degli stili alimentari tra paesi del Nord e del Sud. E anche nel nostro paese è in calo il consumo di frutta e verdura. La crisi economica può portare a un acutizzarsi del fenomeno.

Chi s’ingrassa paga

È abortita la proposta del ministro Balduzzi di tassare le bevande zuccherate. È un peccato. Sollevava problemi tecnici non banali e richiedeva molto equilibrio. Appariva tuttavia giustificata sul piano dei principi dall’obbligo di solidarietà in campo sanitario. Perché limita la libertà individuale per impedire quelle dipendenze e quelle cattive abitudini che in futuro limiterebbero gravemente la libertà dell’individuo. Ed è una politica che vede numerose applicazioni all’estero.

Il decretone

Il “decretone” sulla sanità in discussione in questi giorni in Consiglio dei Ministri contiene un variegato insieme di proposte, di portata più o meno rilevante, con le quali il ministro intende “promuovere lo sviluppo del Paese attraverso un più alto livello di tutela della salute”.

Ma l’Onu non parla di pianificazione familiare

Tra i temi in discussione all’Earth Summit Rio +20, promosso dall’Onu, figurava anche la salute riproduttiva e la pianificazione familiare, ma nel documento finale non compare alcun riferimento esplicito alla contraccezione come strumento per tutelare la salute riproduttiva. Vaticano e paesi islamici sembrano concordare su questo punto. Tuttavia, pianificazione familiare e infezioni sessualmente trasmissibili restano problemi aperti, sia a livello globale che nazionale.

Il bivio del sistema sanitario

Finora la spesa sanitaria è stata governata soprattutto attraverso le leve monetarie e a livello centrale. Oggi si tratta di agire anche sulle variabili reali di produzione e consumo, a livello locale. Regioni e Asl hanno due possibilità: scaricare sul governo le responsabilità della manovra ed erogare, con i costi attuali, meno servizi. Oppure possono aumentare la produttività, tagliare gli sprechi e garantire la stessa quantità di prestazioni di oggi anche con meno risorse.

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