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Categoria: Scuola, università e ricerca Pagina 20 di 70

Giorni neri per le azioni positive

L’amministrazione Trump ha cancellato alcune direttive che promuovevano la diversità all’interno di scuole e di università. Anche l’opinione pubblica americana è divisa sulle azioni positive. E non è facile stabilire se abbiano mai avuto successo.

Quando l’abilitazione non è sinonimo di merito

Un sistema di selezione dei docenti universitari basato su abilitazione nazionale e concorsi locali non dà la garanzia di scegliere i migliori candidati. Anzi può dare risultati opposti se le singole commissioni perseguono obiettivi diversi dal merito.

All’università manca un progetto

Nel contratto-programma di governo ci sono diverse proposte condivisibili su università e ricerca, che però non definiscono un’idea organica dell’istruzione terziaria nel nostro paese. Bene partire da un aumento delle risorse, ma non basta.

Superare la Buona scuola: sì, ma come?

Il contratto di governo tra Lega e M5s prevede il superamento della Buona scuola. Ma è probabile che continui la politica delle assunzioni. Mentre forse sarà abolita l’alternanza scuola-lavoro. C’è però un grande assente: il rinnovamento della didattica.

Ma l’ascensore sociale è bloccato fin dalla scuola*

L’origine sociale non è una condanna, ma le statistiche dicono che la probabilità di ottenere una laurea è spesso legata al fatto di avere genitori a loro volta laureati. Come altri paesi, l’Italia dovrebbe introdurre l’università professionalizzante.

La classe sociale non fa il bullo*

Vero che gli episodi di bullismo sono meno frequenti nei licei rispetto agli altri indirizzi di studi. È quanto si ricava dalla lettura dell’indagine Invalsi. Ma non sembra dipendere dalla classe sociale di provenienza degli studenti.

Contro le disuguaglianze prescrivere il liceo

In terza media gli studenti ricevono dai professori un orientamento per la scelta della scuola superiore. Che di rado è il liceo per chi proviene da famiglie poco istruite. Si perpetuano così le disuguaglianze sociali. Eppure, basta poco per cambiare.

Perché è un problema se nei licei ci sono pochi stranieri

Sono pochi i ragazzi di origine straniera che frequentano i licei. Più che suscitare polemiche sulle singole scuole, il dato dovrebbe far riflettere sulla scarsa qualificazione di una futura forza lavoro che dovrebbe compensare il calo demografico.

Lezioni inglesi sull’autonomia scolastica

Dal 2010 le scuole del Regno Unito possono diventare autonome dal governo. La loro esperienza mostra che per migliorare la qualità dell’istruzione più dell’indipendenza conta il modello di governance adottato. La Buona scuola dovrebbe tenerne conto.

Se le classifiche degli atenei rafforzano le disuguaglianze*

Gli esercizi di valutazione della ricerca, e i ranking che ne derivano, possono influenzare le scelte di iscrizione degli studenti. E così determinare un aumento delle disuguaglianze. Specialmente se non si danno agli atenei gli strumenti per migliorare.

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