Le bambine ottengono punteggi più bassi dei maschi nei test di matematica, con risultati che peggiorano nel percorso dalla seconda elementare alla seconda superiore. Il divario si può ridurre cambiando metodi di insegnamento e attitudini di docenti e genitori. I riflessi sulla vita lavorativa.
Categoria: Scuola, università e ricerca Pagina 30 di 71
In matematica i ragazzi dell’Asia Orientale ottengono risultati nettamente migliori rispetto ai coetanei di varie parti del mondo. È un successo esportabile in altri paesi? Introdurre in un contesto diverso metodi validi altrove è sempre difficile. Ma ciò non vuol dire che non si debba provare.
Nell’anno accademico 2014-15 oltre 55mila universitari hanno scelto un ateneo localizzato in una regione diversa da quella di residenza. E si tratta in larghissima parte di studenti del Sud. Per la qualità delle università del centro-Nord, certo, ma anche per molti altri motivi legati al contesto.
Sulla “Buona scuola” sono ancora tante le questioni da risolvere. Troppo presto per fare un bilancio, ma c’è il rischio che le scuole si trovino intrappolate in un processo molto complesso. E che le procedure sottraggano risorse all’obiettivo di innalzare la qualità dell’apprendimento degli studenti.
Le immatricolazioni negli atenei italiani sono in calo. Non è una buona notizia per un paese che ha già un basso numero di laureati. Il fenomeno ha varie cause e non è uniforme in tutte le zone del paese. Ma ha riflessi rilevanti sul bacino di domanda delle università. E sul loro finanziamento.
Per poter verificare meriti e demeriti dei vari sistemi di organizzazione didattica, classi di livello comprese, gli studenti dovrebbero essere assegnati in modo casuale all’uno o all’altro. Ma ciò significherebbe ignorare legittime preferenze individuali. Progetti pilota per superare le difficoltà.
Da tempo si preannunciano nuove regole per l’abilitazione scientifica nazionale dei docenti universitari. Ma prima di costringere l’università a un nuovo periodo di incertezza, sarebbe stato utile valutare se l’Asn avesse raggiunto i suoi obiettivi. E uno dei principali era ridurre i favoritismi.
La legge di stabilità ha stanziato 290 milioni per un bonus da spendere in attività culturali destinato a chi compie 18 anni nel 2016. Peccato che ne siano esclusi i giovani extracomunitari, compresi quelli che sono nati in Italia e frequentano le nostre scuole. Integrazione e ruolo della cultura.
L’abilitazione scientifica nazionale si basa, almeno in parte, su misure “bibliometriche” di produttività e qualità accademica. Senza rinunciare a valutazioni qualitative dei singoli lavori di ricerca, possono rappresentare un filtro minimo. Anche in settori restii ad accettarle, come il diritto.
Le pluriclasse sono composte da alunni di età diverse iscritti ad anni di scuola diversi. In Italia si trovano nei comuni delle cosiddette aree interne. Sono un bene o un male per i bambini? Difficile dirlo perché non ci sono dati per studiarle. E allora come decidere se mantenerle o chiuderle?