Il Presidente Berlusconi ha annunciato che le prime case per i terremotati dell’Abruzzo saranno consegnate a metà settembre e che entro la fine di novembre gran parte delle case saranno ultimate. Si tratta certamente, se verrà realizzato, di un successo del governo. Berlusconi ha intenzionalmente scelto questo come uno degli obiettivi su cui misurare la performance dellesecutivo e sa che sulla ricostruzione post-terremoto verrà valutato dagli elettori. Sarebbe importante, per una valutazione più completa, conoscere meglio i costi della ricostruzione. Ma è bene che ci sia la scelta di obiettivi chiari da parte del governo. Cè però un’altra ricostruzione che sembra non avere alcuna importanza per Berlusconi e per il suo governo. E quella dell’edilizia scolastica. Dopo il caso del liceo di Rivoli, il Ministro Gelmini aveva promesso il completamento dell’anagrafe edilizia scolastica, cioè della mappa degli interventi necessari a rendere sicure e agibili le nostre scuole. Ma da allora su questo tema è sceso il silenzio. Sarebbe interessante sapere quali sono le conclusioni che emergono dall’indagine sull’edilizia scolastica e quali sono i provvedimenti che il Governo intende adottare per rendere più sicure le scuole dei nostri figli. Oggi maestri e studenti sono al mare o in montagna, ma settembre non è così lontano. In ogni caso un’altra estate, momento ideale per gli interventi di edilizia scolastica, sarà passata invano. E al ritorno, le strutture scolastiche avranno solo un anno in più.