La valutazione delle politiche si ferma davanti alla scarsa disponibilità di dati amministrativi. Ma ha ancora senso invocare la privacy al tempo dei social network? Per esempio, dai contenuti su Twitter si può predire il reddito di chi li pubblica.
Categoria: Società e cultura Pagina 8 di 32
Gli stadi italiani continuano a essere teatro di episodi di razzismo. La discriminazione razziale influenza la valutazione che l’arbitro dà del comportamento dei calciatori di colore? E quale ruolo svolgono i tifosi? Uno studio risponde alle due domande.
Nel Regno Unito la diffusione della banda larga ha prodotto una diminuzione della partecipazione civica e politica. Non sembra aver invece intaccato i legami forti con i parenti e gli amici. Il fenomeno potrebbe spiegare anche l’ascesa del populismo.
Un ricordo di Marco Vicinanza, che ha conosciuto Francesco Daveri fin dalle scuole medie e che ha percorso insieme a lui buona parte del percorso di studi.
Il 29 dicembre è mancato Francesco Daveri, professore universitario, redattore de lavoce.info – di cui è stato coordinatore dal 2014 al 2020 – e grande divulgatore. Il ricordo di un collega e amico.
Capire i limiti del Pil non significa abbracciare la prospettiva della decrescita. Ma servono nuovi indicatori per dar conto di società generative, capaci di fornire opportunità di realizzazione, in senso ampio, al più alto numero possibile di persone.
L’Italia ha la necessità di sfruttare nel modo migliore le ingenti risorse messe a disposizione dal programma Next Generation Eu. Il Pnrr ha colto la sfida, ma la preoccupazione è che le divisioni della politica blocchino il processo di riforma.
Il Nobel per l’economia 2021 premia un approccio all’analisi empirica basato sull’utilizzo di una metodologia che permette il trattamento di dati osservazionali come sperimentali o quasi-sperimentali. Apre nuove prospettive di ricerca, ma ha anche limiti.
È scomparso l’economista ungherese János Kornai. Si deve a lui l’analisi più profonda di ciò che fu il socialismo reale, di come funzionò concretamente da un punto di vista economico. Ma è stato anche un testimone delle tragedie del Novecento.
Cinquant’anni fa i sindacati svedesi avviarono un’ampia riflessione su politiche salariali e partecipazione dei dipendenti ai risultati d’impresa. Il risultato fu un piano che, seppur disatteso, costituisce tuttora un prezioso punto di partenza.