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Categoria: Il Punto Pagina 103 di 147

Il Punto

Il Governo nella Legge di stabilità ha riproposto gli stessi interventi arbitrari di riduzione delle pensioni bocciati dalla Consulta per raccogliere qualche decina di milioni di euro. Un provvedimento che incida solo sui redditi pensionistici sopra un certo importo e limitatamente a quella parte della prestazione non giustificabile dai contributi versati, varrebbe fino a 5 miliardi e corrisponderebbe a principi di equità distributiva e intergenerazionale. E, contrariamente a quanto sostenuto alla Camera una settimana fa, è fattibile alla luce delle informazioni disponibili.
Senza bisogno di un intervento legislativo, le parti sociali hanno sottoscritto un Testo unico della rappresentanza. Bene, perché pone finalmente le basi per la certificazione della rappresentatività sindacale e per un’effettiva esigibilità dei contratti collettivi. Vediamo i contenuti dell’accordo.
È stato riformato l’Isee, l’indicatore che, combinando reddito e patrimonio delle famiglie, viene utilizzato nell’erogazione delle prestazioni di welfare locale. Si poteva fare di più ma, rivisto e corretto com’è ora, dovrebbe avvantaggiare le famiglie numerose e quelle in cui ci sono i disabili più gravi e più poveri.
Quattro italiani su dieci si fidano di maghi, cartomanti, fattucchieri. Il cui giro d’affari è stimato in continua crescita: più 18,5 per cento nel primo semestre 2013. Un fenomeno legato anche all’incertezza della crisi economica. E non solo in Italia.
Dopo la pubblicazione delle motivazioni anti-Porcellum della Corte Costituzionale, quale strada è praticabile per una nuova legge elettorale? In un nuovo Dossier i nostri articoli sul tema degli ultimi due anni.

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Il Punto

Nel Jobs act di Matteo Renzi diverse idee innovative ma anche proposte discutibili, come i piani industriali e il taglio del costo dell’energia per le piccole imprese. Meglio concentrarsi su regole d’ingresso nel lavoro e ammortizzatori sociali, trovando coperture e passando dalle premesse alle proposte concrete. Le premesse non devono diventare le solite promesse.
Mentre il Senato approva il cosiddetto decreto Imu-Bankitalia (che tristezza vedere la riforma della nostra banca centrale abbinata al tormentone delle tasse sugli immobili!), calcoliamo il massimo esborso legato al buyback delle quote sopra il 3 per cento che potrebbe essere a carico di via Nazionale: circa 4,2 miliardi. Non poco. Anche perché non è affatto sicuro che riuscirà a rivenderle allo stesso prezzo.
Si predica bene e si razzola male. Dopo aver condannato le scatole cinesi, è il Governo a costruire catene societarie col ministero dell’Economia al vertice. Scopo: fare cassa senza perdere il controllo delle imprese.
Né risparmi significativi, né semplificazione, né riordino. Il provvedimento che avrebbe dovuto abolire le province, portato in parlamento dal ministro Delrio, è illusorio. Le svuota di alcune funzioni trasferite ai Comuni con modalità complicate e in tempi lunghi.
Il Governo vuole razionalizzare le detrazioni fiscali per aumentare il gettito di svariate centinaia di milioni di qui al 2016. Se il progetto non darà maggiori entrate previste, scatterà una clausola di salvaguardia: tagli lineari delle detrazioni stesse.
Bene che sia calato lo spread dei titoli di Stato italiani. Ma non è tanto merito nostro, quanto di una riduzione generalizzata dei rendimenti nei paesi del debito e dell’aumento del rendimento dei Bund tedeschi.
Dale T. Mortensen, premio Nobel per l’Economia 2010 per la sua teoria della disoccupazione come fenomeno d’equilibrio, ci ha lasciato dopo una malattia che ce lo ha portato via in pochi mesi. Lo vogliamo ricordare qui con la sua lezione al Festival dell’Economia 2012.

Il Punto

Dopo i brindisi d’inizio anno in casa Fiat per l’operazione Chrysler, comincia la sfida più difficile. Marchionne deve gestire lo sviluppo di nuovi modelli, la ristrutturazione degli stabilimenti, la valutazione della performance dei vari impianti. E completare in tre anni il pagamento del prezzo di acquisto.
Ma cos’è il sistema elettorale spagnolo che Renzi ha incluso tra le sue proposte di riforma? Un proporzionale ma con esiti quasi sempre maggioritari. Se non corretto con alte quote di sbarramento, rischia però di dare più peso ai partiti locali, cosa di cui non si sente certo bisogno.
Il nuovo segretario del Pd ha anche messo all’ordine del giorno la modifica della legge Bossi-Fini sull’immigrazione. Bene, perché ci vuole una svolta radicale: dalla cittadinanza al permesso di soggiorno, dal diritto all’unità familiare al contrasto all’immigrazione illegale. Mentre i vari tipi di Centri dell’immigrazione, tra cui i tristemente famosi Cie sono del tutto inadeguati.
Come mai le rette degli asili nido variano moltissimo da comune a comune? Questione di area geografica e di sindaci uomo o sindaci donna. Nessuna differenza tra i partiti.
Tra Natale e l’Epifania abbiamo aggiornato il sito con nuovi articoli su: sistema elettorale, voli low-cost e inquinamento, decreto svuota-carceri, Monte dei Paschi, opere pubbliche, contrasto alla povertà, stretta creditizia, finanziamento del non profit.

Dale T. Mortensen, premio Nobel per l’Economia 2010 per la sua teoria della disoccupazione come fenomeno d’equilibrio, ci ha lasciato dopo una malattia che ce lo ha portato via in pochi mesi. Lo vogliamo ricordare qui con la sua lezione al Festival dell’Economia 2012 .

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Il Punto

D’oro, in alcuni casi incastonati di diamanti, gli stipendi degli alti dirigenti ministeriali italiani. Per accorgersene basta confrontarli con quelli dei loro omologhi britannici. Per esempio, i nostri degli Esteri guadagnano fino all’80 per cento in più di quelli del Foreign office. In questa nuova puntata dell’inchiesta “Spendere meno si può” documentiamo il comportamento predatorio di molti alti funzionari dello Stato.
Il compromesso raggiunto a Bruxelles sulla risoluzione delle crisi bancarie espone i risparmiatori a rischi maggiori e tutta l’economia a conseguenze pericolose. La Fed degli Stati Uniti è stata più coraggiosa. E si vede: l’America cresce e l’Europa è al palo. Costringere le banche a considerare attività a rischio i titoli di Stato, come suggerisce un membro del board della Bce, potrebbe mettere in pericolo il futuro dell’euro. Per fortuna cade l’idea di privatizzazione fantasiosa della Banca d’Italia.
La Google tax e la possibilità di detrazione di spese per i libri -inserite nella legge di stabilità- rappresentano i classici casi in cui si risponde con provvedimenti sbagliati a esigenze giuste. Rischiano di essere risposte estemporanee e mal progettate, di cui non si capisce la corretta relazione tra costi e benefici.
Da una parte le pubbliche amministrazioni hanno cominciato a pagare ai fornitori i debiti più vecchi, dall’altra riprendono ad accumulare ritardi con quelli più recenti, vanificando con una mano ciò che fanno con l’altra. E le dilazioni ricadono a catena: i fornitori della Pa diventano cattivi pagatori dei loro fornitori.
Con il passaggio dall’Imu alla Tasi, cresce l’incertezza sul gettito delle tasse sulla casa. Perché i comuni avranno ampio spazio di manovra. Vediamo cosa potrà succedere usando come laboratorio la Toscana.

Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini commenta l’articolo “Ignavia di Stato” di Tito Boeri e Luigi Guiso. La replica degli autori. 

Il Punto

A quasi otto mesi dal suo insediamento, il Governo Letta continua a vagolare nel buio. Ha 15 mesi a disposizione per cambiare passo e permettere al paese di agganiciare la ripresa. Ecco i provvedimenti da attuare subito, nel giro di tre mesi e di sei mesi in una serie di schede scritte dai redattori de lavoce.info e raccolte in un Dossier. Altri interventi nei prossimi giorni.
Il finanziamento pubblico dei partiti non è stato abolito. Costerà ai contribuenti poco meno di prima. E molti punti devono essere affrontati se non si vuole correre il rischio di vedere politici catturati dai loro finanziatori.
Adesso il risparmio che si affida alla banca corre maggiori rischi. Perché l’Unione bancaria dell’Eurozona avrà, tra i meccanismi previsti per le crisi, una ristrutturazione del debito che graverà sui piccoli investitori come sui grandi. Eppure le nostre banche continuano a piazzare al pubblico obbligazioni strutturate complesse, opache, ad alto rischio. E la Consob non richiede loro almeno un po’ più di trasparenza e chiarezza.
L’Invalsi decapitato del suo vertice preoccupa chi è attento al mondo della scuola. È grazie alle sue rilevazioni, infatti, che si è cominciato a esprimere opinioni informate sul sistema educativo.
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Il Punto

Il ministro Maria Chiara Carrozza espone la sua visione e i suoi piani su valutazione della ricerca, università, governance degli atenei, scuola e lavoro, fuga e rientro dei cervelli.
L’accordo Indesit allontana i licenziamenti e prevede investimenti in innovazione e mantenimento in Italia delle fasi del lavoro a più alto valore aggiunto. Ma in assenza di un cambiamento negli stili di management e nei contratti di lavoro non ha le gambe per camminare. Anche perchè l’innovazione tecnologica nelle imprese italiane richiede pratiche meritocratiche in ogni rapporto di lavoro, dal più basso al più alto, e maggiore mobilità del lavoro.
Governo e Parlamento continuano ad alimentare voci su interventi sul nostro sistema pensionistico. In un Dossier i più recenti interventi pubblicati su lavoce.info.
L’economia sommersa è la causa principale dell’abnorme pressione fiscale italiana. E la pressione fiscale alta spinge nel sommerso molte attività. Un circolo vizioso che si può spezzare abbassando le tasse.
Quanto è utile per conquistare il voto degli elettori andare a incontrarli per strada? Come usare radio e tv in modo proficuo? Quali fattori determinano le scelte elettorali dei cittadini? L’esperienza dell’ultima consultazione per il sindaco di Roma.
Una lettera del presidente del Consiglio regionale piemontese e la replica di Roberto Perotti, autore di “Piemonte e Veneto, così si esagera”.
Il commento di Chiara Lisciandra, ricercatrice, su “Un modello catalano per la ricerca” di Boeri e Jappelli

Il Punto

Ma non era stato posto un tetto alla remunerazione dei consiglieri regionali? Sì, proprio un anno fa. In Piemonte e nel Veneto, però, hanno ridefinito le varie voci di compensi e rimborsi arrivando a un risultato degno del mago Silvan: ora i consiglieri intascano di più! Vediamo con quali trucchi nella nuova puntata dell’inchiesta “Spendere meno si può”.
Contrordine! Il ministro Giovannini ha cambiato idea e l’Inps non manderà ai lavoratori italiani la “busta arancione” con il rendiconto di quanto versato e la previsione della pensione che possono attendersi in futuro. Un silenzio colpevole dei governi passati e di quello in carica che alimenta inutili timori fra i contribuenti.
Continuano a essere inviate per posta in campagna elettorale le cartoline con il “santino” del candidato. Un test alle ultime elezioni per il sindaco di Arezzo dimostra che sono di scarsa utilità. Mentre funzionano i messaggi sulle competenze dei candidati. Un nuovo intervento nella serie sul marketing della politica.
Rende quasi quanto il narcotraffico la gestione del flusso di migranti clandestini e profughi che ne fa la criminalità organizzata. Soprattutto la ‘ndrangheta calabrese.
Siamo al punto più basso della crisi del turismo italiano. A causa della domanda interna, mentre cresce l’afflusso da paesi lontani. Per resistere, il settore sta cambiando strutturalmente. Non sempre in meglio.

Il Punto

A cinque anni dalla legge per il rientro dei cervelli in Italia, il risultato è sconfortante. Dovremmo imparare dalla Catalogna, dove un’apposita agenzia ha lo scopo di assumere a tempo indeterminato scienziati di alto livello, rafforzare la base scientifica esistente e aprire le università a nuove linee di ricerca. Dal 2001 ha assunto 293 ricercatori. Ecco come se ne può seguire l’esempio. Se ne discute lunedì 9.
Dopo le decisioni della Consulta, torna a soffiare il vento di elezioni e si riaffaccia il tema di come ogni forza politica può conquistare nuovi consensi. Per questo non basta ragionare sui dati generali (big data) ma servono smart data per disegnare il marketing elettorale più efficace secondo il contesto competitivo. Pubblichiamo oggi e nei prossimi giorni una serie di interventi che raccontano -attraverso sondaggi mirati- alcune campagne elettorali significative. Il primo esperimento: campagna per il Comune di Milano nel 2011. Vediamo perché Giuliano Pisapia ha conquistato il voto delle donne.
Più i tribunali sono lenti, maggiore è la probabilità che i lavori pubblici vadano a rilento. Non solo: l’inefficienza giudiziaria favorisce gli appalti alle grandi imprese rispetto alle piccole-medie. Ancora presto per vedere l’effetto della riforma Severino che dovrebbe accorciare i tempi dei processi civili.
Una lettera sulla spending review del procuratore della Corte dei conti per la Basilicata.

Il Punto

A cinque anni dalla legge per il rientro dei cervelli in Italia, il risultato è sconfortante. Dovremmo imparare dalla Catalogna, dove un’apposita agenzia ha lo scopo di assumere a tempo indeterminato scienziati di alto livello, rafforzare la base scientifica esistente e aprire le università a nuove linee di ricerca. Dal 2001 ha assunto 293 ricercatori. Ecco come se ne può seguire l’esempio.
Dopo le decisioni della Consulta, torna a soffiare il vento di elezioni e si riaffaccia il tema di come ogni forza politica può conquistare nuovi consensi. Per questo non basta ragionare sui dati generali (big data) ma servono smart data per disegnare il marketing elettorale più efficace secondo il contesto competitivo. Pubblichiamo oggi e nei prossimi giorni una serie di interventi che raccontano -attraverso sondaggi mirati- alcune campagne elettorali significative. Il primo esperimento: campagna per il Comune di Milano nel 2011. Vediamo perché Giuliano Pisapia ha conquistato il voto delle donne.
Più i tribunali sono lenti, maggiore è la probabilità che i lavori pubblici vadano a rilento. Non solo: l’inefficienza giudiziaria favorisce gli appalti alle grandi imprese rispetto alle piccole-medie. Ancora presto per vedere l’effetto della riforma Severino che dovrebbe accorciare i tempi dei processi civili.
Una lettera sulla spending review del procuratore della Corte dei conti per la Basilicata.

Il Punto

Si possono ridurre i 2,5 miliardi di costi diretti della politica. Ragionevolmente di 1 miliardo. Vediamo dove e come in una nuova puntata della nostra inchiesta “Spendere meno si può”.
I dati del novembre 2013 dicono che l’inflazione tendenziale è in rapida discesa negli Stati Uniti, in Giappone e nell’eurozona. È vicina allo zero nei paesi indebitati europei, tra cui l’Italia. Una china pericolosa che rischia di portarci alla deflazione. Malgrado le armi messe in campo da governi e banche centrali, questo spettro continua ad aggirarsi per il mondo. Perché dobbiamo temerlo? E come si può contrastare? Cresce la disoccupazione giovanile a livelli mai visti: siamo oltre il 41 per cento. Doveva essere la priorità nell’azione questo governo. In verità tutte le sue attenzioni sono andate alla tassazione sugli immobili. Una cronistoria e una scheda sulla tassa impazzita tra Ici, Imu Tarsu, Tares, Tari, Tasi, Iuc (ma anche Taser, Trise, Tuc).
Il Senato taglia indiscriminatamente pensioni che superano un certo importo. Meglio farebbe a chiedere un contributo a chi ha ottenuto pensioni nettamente al di sopra di quanto versato. Una prima stima di questo premio per chi ha fruito di pensioni di anzianità.
A che punto è la notte delle donne nella vita economica italiana? Qualche passo avanti nelle posizioni di responsabilità e nelle professioni. Ma ancora molto indietro sul mercato del lavoro.
Se le banche si ostinano a stringere i rubinetti del credito, le imprese devono cercare canali alternativi di finanziamento. Ce ne sono 35 mila con le carte in regola per accedere al mercato dei capitali e il piano del Governo “Destinazione Italia” cerca di aiutarle.

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