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Categoria: Il Punto Pagina 117 di 153

Il Punto

Nel 2006 la trovata della campagna elettorale era stata l’abolizione dell’Ici, oggi, essendo privi di idee, ce la si prende con l’Imu. È un’imposta persino più impopolare di tante altre tasse, ma fondamentale per avere una finanza locale. Bisogna solo renderla più equa. Con la riforma del catasto. E anche prima. Veri o falsi i numeri che i politici sparano a raffica per sostenere le loro tesi? Questa volta il nostro fact checking è sulle dichiarazioni di Berlusconi, Grillo, Maroni e Salvini.
L’economia sommersa, in tempo di crisi, stimola la crescita o l’ostacola? Il Governo Berlusconi all’inizio della crisi l’aveva esplicitamente favorita riducendo i controlli sui posti di lavoro per evitare di aumentare l a disoccupazione. Ma i dati ci dicono che il “nero” frena lo sviluppo.
Aumentano le tariffe delle autostrade, del gas e aumenta il canone Rai. Sono provvedimenti approvati dalle autorità dei vari settori eccessivamente benevole nel regolare aziende tuttora pubbliche: dopotutto è lo stato che regola lo stato. Per questo meglio le privatizzazioni.
Non si concentra solo sulla capitalizzazione delle banche l’accordo di Basilea 3 ma anche sulla loro liquidità, divenuta cruciale in questa crisi. E allora, quali sono le attività liquidabili a breve senza grosse perdite? I titoli dei debiti sovrani che possono anche andare in default? Le obbligazioni private con alto rating assegnato da agenzie sospette di essere in conflitto d’interessi? Difficile trovare una soluzione credibile.

Con il rinnovo del sito, è iniziata la consueta “campagna d’inverno” di sostegno finanziario  a lavoce.info. Vi chiediamo di continuare a contribuire tangibilmente (o di farlo per la prima volta) a questa impresa che ha le donazioni dei lettori come risorsa indispensabile. E vi ringraziamo!

Il Punto

Con il rinnovo del sito, è iniziata la consueta “campagna d’inverno” di sostegno finanziario  a lavoce.info. Vi chiediamo di continuare a contribuire tangibilmente (o di farlo per la prima volta) a questa impresa che ha le donazioni dei lettori come risorsa indispensabile. E vi ringraziamo!

Con l’iter della Legge di stabilità 2013 siamo ritornati alla Prima repubblica. Bisognerebbe chiamarla ancora Legge finanziaria perché il Parlamento ha riscritto la proposta del Governo. Soprattutto sul lato delle entrate. Vediamo cosa ne è uscito.
Fact checking  di ciò che dicono i nostri politici. Alfano, Bersani, Monti e altri nelle dichiarazioni pubbliche hanno citato dati che spesso non rispondono al vero. Andiamo a scoprirli.
Bene gli incentivi fiscali e alcune semplificazioni amministrative che da pochi giorni cercano di favorire le start-up innovative. Ma non bastano: chi vuole creare nuove imprese trova ostacoli burocratici che sembrano inventati per scoraggiare. Forse la loro rimozione varrebbe più degli sconti sulle tasse. Che diventerebbe apprezzabile così come lo sono le nuove procedure con cui le persone fisiche insolventi (micro-imprenditori e consumatori) hanno modo di evitare fallimento e conseguenze penali.
Dal Parlamento europeo arriva il regolamento per le agenzie di rating. Ha affrontato i loro punti critici: poca tempestività, opacità, rischio di subalternità agli emittenti. Ma le ricette di Strasburgo rischiano di peggiorare i problemi.
Sono molto alti per la società i costi del trasporto stradale, soprattutto nelle aree urbane. Sarebbe opportuno farli gravare in modo legato all’uso che si fa delle strade (come pedaggi per certe aree e in certi orari, differenziati per tipo di veicolo) detassando però i carburanti.
Il Governo si dimentica di permettere il voto per corrispondenza ai giovani all’estero per il programma Erasmus. È un modo per farli contare ancora meno nelle scelte pubbliche. Speriamo che chi si dice dalla parte dei giovani voglia al più presto porvi rimedio.

Il Punto

È praticabile la proposta del leader del Pd Bersani di una patrimoniale sulle grandi ricchezze immobiliari per alleggerire l’Imu sui meno abbienti? Se i valori di riferimento sono quelli del catasto, nella situazione attuale è praticamente un miraggio. Potrebbe avere un senso se i valori catastali venissero ricondotti vicino a quelli di mercato o almeno si utilizzassero i prezzi delle compravendite effettive per valutare le case.
Politici o tecnici? A chi affidarsi per cercare di uscire dalla crisi economica? Meglio tenere disgiunti i due ruoli e farli interagire in forme pubbliche e trasparenti: creando un comitato dei consiglieri economici, certificando i programmi elettorali e controllando la verdicità delle cose dette in campagna elettorale. È l’attività di fact-checking, a cui noi de lavoce.info abbiamo deciso di dedicare -soprattutto in questa campagna elettorale- parte delle nostre energie (eccone un esempio: Berlusconi in tv), come redazione intensificando una tradizione inaugurata sette anni fa con la rubrica “Vero o Falso?” e in collaborazione con Link Tank, il think tank de Linkiesta, e con un gruppo di giovani ricercatori.
Altri commenti alle schede di auto-valutazione del Governo che vanno ad aggiungersi a quelli pubblicati nei giorni scorsi: sulle politiche per le imprese e sulle politiche del lavoro.
La nuova Alitalia perde soldi come ne ha persi a profusione -a carico dei cittadini italiani- prima della tormentata vendita all’attuale compagine sociale nel 2008. Era prevedibile. Basta leggere il Dossier con gli articoli pubblicati su questo sito.

Il Punto

La Lega e il Pdl trovano l’accordo promettendo solennemente di trattenere presso le Regioni del Nord il 75 per cento dei tributi erariali del territorio. È la stessa proposta fatta da Formigoni, oggi sfiduciato dalla Lega, più di un decennio fa. Per fortuna non è stata mai attuata. Perché, lo dimostrano i conti che vi proponiamo, non ci sarebbero sufficienti risorse per mantenere in piedi lo stato nazionale. Proseguiamo con la pubblicazione dei nostri commenti alle schede di auto-valutazione del Governo sui temi delle infrastrutture, delle norme sulle crisi d’impresa e delle politiche per la casa. Altre seguiranno.
Quando si compiono analisi costi-benefici di opere pubbliche, bisogna farle rigorose, trasparenti e comparative. Altrimenti diventano strum enti di lotta o di propaganda politica che aprono spazi alla discrezionalità di chi decide e al clientelismo. Un esempio di cattivo uso di questo sistema di valutazione.
Sulla figura di Luigi Spaventa -scomparso il 6 gennaio- oltre al Dossier a lui dedicato pubblichiamo il ricordo di due economisti che ne hanno conosciuto da vicino l’acume di studioso e le doti di maestro.

Il Punto

Palazzo Chigi ha prima comunicato sul proprio sito internet, poi cancellato, ripubblicato e nuovamente ritirato, nel giro di poche ore, 13 documenti tematici che volevano descrivere il consuntivo dell’azione di governo. Ne riproponiamo i contenuti commentati brevemente dai redattori e collaboratori de lavoce.info. Iniziamo con i temi delle liberalizzazioni, della diplomazia per la crescita, salute, scuola e università, lotta alla criminalità, energia e ambiente, politiche per la famiglia, immigrazione, e altri seguiranno nei prossimi giorni. Complessivamente non è certo il bilancio di un governo tecnico che non ha ansie di rielezione. Al contrario, l’autovalutazione del Governo ha il sapore di uno spot elettorale di cui non si sentiva certo bisogno.
Domenica 6 gennaio è scomparso Luigi Spaventa. La redazione, rattristata dalla scomparsa dell’amico, partecipa al dolore della famiglia. Per ricordare il suo contributo a lavoce.info abbiamo raccolto in un Dossier tutti i suoi articoli. Mandateci vostre testimonianze sulla sua vita e il suo lavoro. Le ospiteremo molto volentieri.
Chi studia nelle scuole del Sud ha una preparazione inferiore rispetto ai coetanei del Nord, ma anche gli aspiranti insegnanti sono meno preparati rispetto ai colleghi del Nord. Lo illustra un grafico che mette in relazione i promossi al concorsone per gli insegnanti liceali e il punteggio degli studenti nelle prove Invalsi.

Il Punto

La redazione de lavoce.info, rattristata dalla scomparsa di Luigi Spaventa -fin dall’inizio collaboratore di questo sito– si stringe attorno alla famiglia dell’amico e collega.

Questa è lavoce.info ridisegnata e aggiornata tecnicamente con funzionalità nuove e più user friendly. Il sito ha compiuto dieci anni il 4 luglio scorso e in quell’occasione avevamo promesso il rinnovamento che vedete. Speriamo che vi piaccia. Segnalateci eventuali problemi (graditi anche suggerimenti su ritocchi) a info@lavoce.info Abbiamo atteso questo momento per chiedervi, come di consueto sul finire dell’anno e all’inizio dell’anno nuovo, di contribuire a finanziare un’impresa che ha le donazioni dei lettori come risorsa indispensabile.

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Poiché il sito è migrato -con problemi complessi- su una nuova piattaforma tecnologica, in queste pagine non troverete, per qualche tempo, tutto quanto abbiamo pubblicato ma soltanto gli articoli dal 5 luglio 2012 a oggi. Potete comunque accedere all’archivio dei dieci anni dal tasto lavoce 1.0 in alto sulla pagina. Questo imponente materiale nei prossimi mesi verrà gradualmente messo a disposizione dei lettori attraverso una nuova modalità.
Ciò che non cambia è l’impegno della redazione e dei collaboratori nell’intervenire nel dibattito pubblico sui grandi temi economici e sociali con analisi indipendenti e documentate di fatti, dati e notizie. Denunciando il massacro della Legge finanziaria operato dal Parlamento con un Governo gravemente compiacente.
Torneremo a votare con il “porcellum”, in barba alla necessità di migliorare la qualità dei politici con liste non decise dai vertici di partito. Cecano di porvi rimedio le primarie e le parlamentarie. I due sistemi del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle hanno pregi, difetti e limiti. Eppure sono un tentativo di selezione dei candidati. Nulla di ciò, purtroppo (per tutto il paese), nel centrodestra dove il capo fa, disfa e rifà.
Con la crisi economica aumentano i crimini. Non gli atti di violenza ma le attività che hanno come obiettivo il denaro, a partire dai furti. Paradosso: nelle regioni con forte presenza di criminalità organizzata il fenomeno è meno evidente. Le cosche difendono il loro monopolio dell’illegalità.
Una differenza tra la Depressione del ’29 e la Grande crisi di questi anni? Come mostra il grafico che pubblichiamo, i  super-ricchi negli Stati Uniti (0,1 per cento più ricco della popolazione) nel primo caso videro i loro redditi intaccati in modo permanente, ai giorni nostri invece risalgono la china in brevissimo tempo. E i divari sono aumentati perché le tasse sui ricchi sono calate. Niente d’inevitabile dunque.
Qualche giorno fa abbiamo espresso fondate preoccupazioni sull’architettura dell’operazione di cessione del 4,5 per cento di Assicurazioni Generali da Banca d’Italia al Fondo strategico italiano, controllato dalla Cassa depositi e prestiti. Ora il Governatore Visco ha chiarito che il pacchetto andrà gradualmente sul mercato. Bene. Salvo qualche dubbio che rimane sulle vere intenzioni del Tesoro e di Cdp.
Un augurio di buone feste e felice 2013 a tutti i lettori. Chi passerà sicuramente delle ottime vacanze saranno i calciatori della serie A, chiusa per ferie proprio mentre gli italiani avrebbero più tempo libero per seguirli. Meglio la serie B, che scende in campo regolarmente.

Il Punto

Nell’incertezza sulle scelte del presidente del Consiglio, la legge di stabilità cambia ogni giorno. Speriamo di poter presto commentare il quadro definitivo.
Stretta tra il rispetto dei risultati del referendum sull’acqua e la necessità delle imprese del settore di coprire il costo dei finanziamenti, l’Autorità per l’energia deve stabilire la tariffa idrica per il 2012-2013. Bene che abbia a disposizione i dati aziendali necessari per definirla in modo appropriato. Altrimenti si rischia di bloccare gli investimenti nel sistema.
La riforma Fornero affronta in astratto la riforma dei servizi pubblici per l’impiego che servono per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Non chiarisce infatti come verranno coperti i costi. Esponendo questi strumenti al fallimento.
“Puntuale come un treno svizzero”, si dice. Ed è vero. Per altri aspetti, però, le ferrovie elvetiche -modello riconosciuto in Europa- non si sottraggono alla tendenza generale, sempre più trasporto su gomma. Conviene, allora, investire tanto nello sviluppo delle rotaie?

Il Punto

Per un anno il Paese ha avuto un governo. Raccontiamo cosa ha fatto il Governo Monti mentre rischia di aprirsi una nuova fase di instabilità politica. Per fortuna la campagna elettorale sarà più breve. Bene che ci si confronti sull’eredità di riforme da portare a termine lasciata da questo esecutivo. Mostrare che non ci si fermerà è il modo migliore per rassicurare gli investitori stranieri, preoccupati, come testimonia l’allargamento dello spread, sul dopo-Monti.
Tra i primati negativi dell’Italia accumulati negli anni scorsi, quello delle inadempienze rispetto all’Europa. Vediamo com’è la graduatoria dei membri dell’UE nella poco edificante classifica delle infrazioni della legislazione comunitaria e delle conseguenti condanne. Indietro anche nell’utilizzare i fondi strutturali europei. I ritardi sono legati a filo doppio alle capacità amministrative dei governi locali.
Bene la spending review per contenere la spesa sanitaria, ma non basta. Cittadini e medici devono diventare consapevoli che spesso alcune prestazioni (soprattutto esami) sono uno spreco. In vari paesi sono state varate iniziative educative in questo senso. Parola d’ordine: scegliere con saggezza.
Un articolo di Acocella, Leoni, Pini a e Tronti a commento di “Accordo sulla produttività: istruzioni per l’uso“. Fabio Severino interviene sul tema dei diritti d’autore.

Il Punto

La credibilità è un bene effimero. C’è voluto tempo, il sacrificio degli italiani e l’impegno personale di Mario Monti per ridare credibilità al nostro Paese. Rischiamo ora di perderla con una crisi di governo a poche mesi dalle elezioni. Non possiamo permettercela.
Basta con gli interventi ad hoc sull’indicizzazione delle pensioni per fare cassa per questo o quel problema. Abbiamo da 18 anni un sistema pensionistico contributivo, ma snaturato inserendovi l’indicizzazione ai prezzi. Allora meglio indicizzare al monte salari.
Poco da aspettarci dall’accordo sulla produttività firmato da parti sociali (Cgil esclusa) e Governo. Gli obiettivi sono troppo vasti e generici. Vediamo cosa potrà funzionare e cosa no.
Molti gli esempi di buchi e cattivi servizi delle aziende di trasporto pubblico controllate dagli enti locali. Che però vedono rinnovate le concessioni con consensi trasversali. Perché l’obbligo di gara non c’è più dopo il referendum dell’anno scorso e la sentenza della Consulta.
Con un decreto, il ministro Passera vuole ridurre l’uso di combustibili per la generazione di calore incentivando la coibentazione di edifici, le pompe di calore, i collettori solari termici. Bene, se non fosse che il provvedimento è finanziato da ricarichi sulle bollette del gas. Insomma, una nuova tassa.
Può tornare la crescita in Italia? Risponde sì, e indica come, un libro della serie nata dalla collaborazione tra lavoce.info e il Mulino.

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