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Categoria: Il Punto Pagina 133 di 153

Sommario 20 febbraio 2006

A un anno dall’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto e con crescenti problemi di approvvigionamento energetico per il nostro paese, utile interrogarsi su fonti alternative al petrolio. Il nucleare sta vivendo una nuova stagione in tutte le parti del globo. Soprattutto in Italia il contenimento delle emissioni non può che passare attraverso il risparmio energetico da effettuarsi anche con modalità innovative, come i certificati bianchi.

Si moltiplicano i sondaggi elettorali, ma nessuno sa come vengano fatti. Alcuni spunti utili per il lettore e una richiesta pressante: rivelate le metodologie di indagine e campionamento e mettete i dati anonimi a disposizione di chi può controllare la qualità dei dati.
Il 22 febbraio torna a riunirsi il Cicr dopo lÂ’approvazione della nuova legge sul risparmio. Non sarebbe meglio abolirlo?

Andrea Boitani, Marco Ponti e Giuseppe Coco, replicano all’intervento di Gian Maria Gros sulla rete autostradale.

Sommario 14 febbraio 2006

Giovedì 16 febbario il Parlamento Europeo vota sulla nuova versione della direttiva Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi. Il compromesso raggiunto ha annacquato l’impianto originario della direttiva, sottraendo al suo raggio di applicazione un numero crescente di professioni. Questo è il vero oggetto del contendere piuttosto che il principio del paese d’origine, introdotto molto debole già nella direttiva originaria. Al punto che le prestazioni di servizi nei paesi dell’Unione venivano assoggettate agli standard minimi previsti dalla legislazione e contrattazione del Paese di destinazione. Una scheda che compara le diverse versioni della direttiva e precisazioni tecnico-giuridiche su di un provvedimento complesso, su cui tuttora prevale la disinformazione.

Aggiornamenti: La direttiva Frankenstein di Alessandro De Nicola; Il liceo, un’ottima scelta di Enrico Santarelli.
Andrea Boitani, Marco Ponti e Giuseppe Coco, replicano all’intervento di Gian Maria Gros Pietro sulla rete autostradale.

Sommario 9 febbraio 2006

Il Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca (CIVR) ha da poco concluso il primo ciclo di valutazione della ricerca delle Università e degli Enti di Ricerca. Pochi ne hanno parlato, nonostante sia la prima volta che un esercizio di questo tipo viene svolto in Italia e che sia stato molto trasparente. Apriamo il confronto sul metodo di valutazione, i suoi esiti, la sua utilità per la ripartizione delle risorse future e la riforma dell’università. Proponiamo anche un confronto tra l’esperienza del nostro sistema di valutazione e quello delle università inglesi e un intervento sull’opportunità di istituire un’Agenzia Italiana per la Ricerca Scientifica.

Prodi intende ridurre le aliquote contributive di cinque punti. Con quali risorse? A quale platea si applica la decontribuzione? E come si rapporta al sistema contributivo introdotto dalla riforma Dini? Poniamo alcune domande utili a valutare la proposta.

Aggiornamento: Gas, una crisi annunciata di Alberto Cavaliere.

Sommario 6 Febbraio 2006

E’ vero che i governi di centro-sinistra sono più dalla parte dei poveri dei governi di centro-destra? Sembrerebbe di sì, a giudicare dal profilo distributivo delle riforme fiscali e dei trasferimenti sociali nelle ultime due legislature. Essendo oggi più disuguali del resto d’Europa, quanto potremo spendere per politiche sociali nella prossima legislatura, alla luce dei vincoli di finanza pubblica? Molto dipende dal recupero dell’evasione, oggi percepita dai cittadini come una crescente fonte di iniquità. Il punto sulle proposte di riforma degli studi di settore: per valutarle è essenziale che sia garantito l’accesso ai dati sul loro andamento negli anni passati. Le nuove agevolazioni fiscali sui distretti industriali rischiano di rivelarsi controproducenti invece di sostenere il rafforzamento delle imprese che vi operano. Mentre le modifiche degli ultimi anni nella tassazione delle riserve indivisibili e dei ristorni destinati ad aumento di capitale non saranno prive di effetti sulla composizione del capitale e sulla governance delle cooperative.

Sommario 30 gennaio 2006

Un’informazione uniforme sulle posizioni e sulle proposte dei contendenti è essenziale per lo svolgimento di elezioni davvero democratiche. La legge sulla par condicio, che opera solo durante le campagne elettorali e che in diverse forme esiste in tutti paesi avanzati, serve solo a tamponare le evidenti asimmetrie nella copertura degli spazi televisivi fra i due schieramenti. Sono questi gli spazi che contano nell’informare gli elettori indecisi, dal momento che il pubblico della carta stampata è in larga parte già schierato. Oltre alla par condicio in campagna elettorale, resta il problema del pluralismo lungo l’intera legislatura. Per questo occorre affrontare il nodo della concentrazione del mercato televisivo oggi di fatto tutelata dalla Legge Gasparri.

A proposito di informazione, pubblichiamo la sintesi dell’intervento di Nouriel Roubini che a Davos ha suscitato le reazioni scomposte del nostro Ministro dell’Economia. Si può essere d’accordo o meno, ma insultando i propri interlocutori si finisce per insultare il nostro paese.

Aggiornamento: La partita della diseguaglianza di Ludovico Poggi e Battista Severgnini; L’Antitrust in campo di Nicola Giocoli; La deriva americana del calcio italiano di Mauro Marè.

Sommario 23 gennaio 2006

Cronaca di un’altra riforma inattuata, quella della scuola. La risorsa principale di ogni sistema formativo sono gli insegnanti, ma non si è deciso come remunerarli e non c’e’ alcuna programmazione nelle loro assunzioni. Il mezzogiorno è sempre più sfavorito a dispetto dei principi di uguaglianza delle opportunità. Ci vogliono vere riforme per la secondaria e l’università che non possono prescindere dal coinvolgimento economico delle famiglie.

Savino Pezzotta e Tiziano Treu intervengono sulle proposte di Boeri e Garibaldi contenute nell’articolo “Standard minimi e nuove tipologie contrattuali”.

Aggiornamenti: Che fine faranno confische e sequestri di Marco Arnone ed Elio Collovà. La lunga marcia dell’istruzione di Daniel Gros. Marco Leonardi commenta l’articolo La laurea, un ottimo investimento di Andrea Moro e Alberto Bisin; la controreplica degli autori. Riproponiamo l’intervista al presidente del CIVR di cui alleghiamo la prima relazione di Valutazione Triennale della Ricerca.

Sommario 17 gennaio 2006

L’ultima indagine della Banca d’Italia sui redditi delle famiglie italiane conferma che nel nostro paese disuguaglianza e incidenza della povertà sono maggiori rispetto al resto d’Europa. Scontiamo l’assenza nel nostro sistema di protezione sociale di prestazioni di ultima istanza che raggiungano i poveri in quanto tali. Nè possiamo sperare che il problema si risolva con la crescita economica. Negli Stati Uniti, dei formidabili incrementi di produttività realizzati nell’ultimo decennio si è avvantaggiato solo il 10% più ricco dei lavoratori americani.
La discussione sulla direttiva europea sull’orario di lavoro fa tornare di attualità il tema della differenza delle ore lavorate negli Stati Uniti e in Europa e dei suoi effetti sulla crescita.
Un fattore certamente importante per la crescita è la qualità del capitale umano. Le indagini internazionali mostrano che le capacità degli studenti italiani sono molto diverse fra regioni. La stessa variabilità si ritrova nella distribuzione della spesa per l’istruzione. Un argomento contro il decentramento?

Emanuele Ranci Ortigosa, Presidente dell’ IRS, e Cristina Dell’Aquila (CLES) con Alessio Liquori (Università di Cassino), commentano gli interventi di Tito Boeri e Claudio De Vincenti sul Reddito Minimo Garantito.

Sommario 12 gennaio 2006

Quella approvata prima di Natale non è una legge finanziaria elettorale. Tuttavia, lascia irrisolti i nodi strutturali della finanza pubblica e trasmette un’eredità pesante alla prossima legislatura. Per rendere più attraente il concordato fiscale, già proposto due volte senza successo, lo si accompagna con un condono per i redditi 2003 e 2004. L’ennesimo capitolo, a dispetto degli annunci, di una storia con effetti deleteri sulla credibilità del sistema fiscale. Di un condono si sarebbe avvalso anche il Presidente del Consiglio, apparentemente solo in modo marginale. Ma le cose stanno davvero così?
L’evasione fiscale non riguarda solo le imprese e i lavoratori autonomi ma anche i lavoratori dipendenti costretti a lavorare in nero. Quali strumenti di politica tributaria sono più adatti a favorire l’emersione delle imprese irregolari? La legislatura volge al termine senza che si sia messo ordine nelle relazioni finanziarie tra governo centrale e governi locali. A dispetto dei proclami sulla devolution.

Sommario 9 gennaio 2005

La Legge Biagi c’è ma non si vede. A più di due anni dalla sua introduzione, è pressoché impossibile avere informazioni precise sugli effetti della legge Biagi, sia per le nuove fattispecie contrattuali introdotte, sia per la Borsa del lavoro, uno strumento comunque ancora in fase embrionale. EÂ’ però evidente che il mercato del lavoro ereditato dalla stagione di riforme “marginali” è complesso, iniquo e duale. E la “luna di miele” (creazioni di posti di lavoro pur con bassa crescita degli ultimi anni) è finita. EÂ’ possibile correggere queste distorsioni con poche riforme a costo zero.
Dati comparabili sugli orari di lavoro tra diversi paesi mostrano che gli italiani occupati non lavorano meno dei colleghi europei. Se si lavora poco in Italia è perchè ci sono troppo pochi occupati.

In modo quasi clandestino, il Governo si appresta a recepire la direttiva europea sulle Offerte Pubbliche di Acquisto (Opa). Da quanto è dato sapere sulle proposte in discussione, il rischio è quello di ridurre ulteriormente la contendibilità dei nostri assetti societari.

Sommario 4 gennaio 2006


Più ricerca e più brevetti per far tornare lÂ’Italia a innovare e a crescere: ecco uno dei luoghi comuni del dibattito pubblico di questi anni. Ma, per incoraggiare ricerca e innovazione privata, lo Stato non deve buttare soldi in nuovi incentivi a pioggia mai sottoposti a valutazione. Meglio dare la possibilità a chi ha buone idee e pochi soldi di sperimentarle. Tenendo presente che ci vogliono lavoratori e imprese con caratteristiche diverse da quelle di oggi. Di sicuro, questi problemi strutturali non sono stati nemmeno scalfiti dalle politiche di incentivazione (come i sussidi allÂ’acquisto dei PC) degli ultimi anni. Finanziare la ricerca accademica per produrre “campioni”, non per compiacere criteri burocratici, politici o geografici: questa è la semplice regola da seguire per il neonato Consiglio Europeo della Ricerca.

Mario Draghi è stato nominato dal Governo alla guida di Banca d’Italia. Ha un compito molto difficile davanti nel far recuperare credibilità e affidabilità al nostro sistema bancario. A lui vanno gli auguri della redazione de lavoce.info.

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