Lavoce.info

Categoria: Il Punto Pagina 145 di 153

sommario 14 aprile 2004


L’economia ristagna, ma gli italiani pensano addirittura che il paese abbia innestato la retromarcia, si sia impoverito. Forse perche’ e’ aumentata la variabilita’ nel tempo dei redditi e della ricchezza delle famiglie. In un paese piu’ vecchio, dunque piu’ avverso al rischio, questo provoca una diminuzione del benessere. E negli ultimi due anni e’ diminuito il reddito degli operai e degli impiegati. Nuovi dati ci documentano tutto questo. Chi vuol piacere agli italiani tanto dal governo che dall’opposizione dovra’ tenerne conto.

Sommario 8 aprile 2004

Torna il dibattito sul fiscal drag. Tremonti non lo restituisce, e dà la colpa al centro sinistra. Ma, ammesso e non concesso che abbia ragione, non si vede perchè non possa tornare su decisioni vecchie e non definitive…. La riduzione degli oneri sul debito pubblico è stato per noi il vero dividendo dell’euro. Fuori dall’Unione monetaria saremmo più poveri: più tasse e meno servizi. Meglio stare attenti a non dissipare quel dividendo reagendo in modo sprezzante ai richiami di Bruxelles: il dividendo non è garantito comunque.

Tempo di vacanze, tempo di viaggi. Attenzione a Trenitalia; i passeggeri si possono davvero fidare? Qualche episodio solleva un legittimo sospetto.
Discutiamo anche i provvedimenti di limitazione del traffico, che forse non sono così inutili; ma far pagare per l’accesso alle città può essere una soluzione anche più efficace.

Buona Pasqua a tutti. Ci rivediamo mercoledì 14 aprile

Sommario 6 aprile 2004

Alla miliardaria kermesse di Confindustria, il Presidente del Consiglio chiede il 51 per cento di voti per se stesso. Immediate le critiche degli alleati, preoccupati di essere dominati dal superpremier. Peccato che abbiano appena votato in Senato una riforma costituzionale che attribuisce al Premier un controllo assoluto sulla propria maggioranza parlamentare. Sara’ una riforma virtuale, ma cambia tante cose e nessuno ne parla. Noi continueremo a informare i nostri lettori.
Torniamo anche sui tagli alle tasse. Per documentare – lo sottolineava anche il DPEF meno di due anni fa – come le riduzioni delle imposte sostengono la crescita quando non aumentano il disavanzo. E’ l’unica strada percorribile in Italia: l’early warning e’ in arrivo da Bruxelles.

I tagli alle imposte vanno giudicati anche per gli effetti distributivi. Nella nuova imposta sul reddito la progressivita’ si ridurrebbe molto. E’ un cambiamento che avvicina il nostro sistema tributario a quello dei principali partner europei?

La redazione e’ molto vicina a Lorenzo, che ha perso in questi giorni suo padre, Mario Fazio. Le sue battaglie per la tutela dell’ambiente rimarranno un esempio anche per lavoce.info.

Sommario 2 aprile 2004

Imporre per legge un aumento delle ore lavorate rischia solo di distruggere occupazione. Bene, invece, destinare ai redditi da lavoro i proposti tagli all’imposizione fiscale e contributiva. Formuliamo due proposte: la prima agisce sui cosiddetti margini estensivi (spinge a far entrare nel mercato chi sta fuori), la seconda sui margini intensivi (spinge a lavorare di più chi un lavoro ce l’ha già).
La Banca Centrale Europea ha nuovamente rinviato il taglio dei tassi. Ma potrebbe intervenire sul mercato dei cambi acquistando le principali divise asiatiche. Sarebbe un modo per favorire la ripresa.
Si aggrava la crisi Alitalia. Privatizzare la compagnia di bandiera sembra l’unica strada per cercare nuove alleanze e per sfruttare le enormi potenzialità del trasporto aereo in Italia.

Trasmettiamo ai lettori le presentazioni di Luigi Guiso, Marco Pagano e Eugene White, utilizzate in occasione dell’incontro al Senato sul ddl sul risparmio di mercoledì 31 marzo. 

Abbiamo superato la quota dei 15.000 iscritti alla newsletter. Ringraziamo tutti nostri lettori per la fiducia accordataci.

Sommario 30 Marzo 2004

Segnali contrastanti dal mercato del lavoro. Rallenta la crescita dell’occupazione. Ma poteva andare peggio dato l’andamento dell’economia. Preoccupa il profilo piatto dell’occupazione nel Mezzogiorno: è lì che andrebbero creati i nuovi lavori. Importante rivedere gli assetti contrattuali affrontando al contempo anche il nodo della rappresentanza del sindacato. Il part-time aumenta, grazie anche agli interventi legislativi di questi anni. Il suo sviluppo abbasserà il numero di ore lavorate per occupato, una statistica molto discussa di questi tempi. Troppo presto per trarre un bilancio degli effetti della Legge Biagi. Si può invece valutare sulla base di metodi scientifici il contributo del lavoro interinale alla crescita occupazionale.

Calcio. Il lodo Petrucci è paradossalmente punitivo. Meglio l’amministrazione controllata.

Ricordiamo ai nostri lettori l‘incontro del 31 marzo in Senato sul Ddl sul risparmio.

Sommario 25 Marzo 2004

I capi di Governo dell’Unione europea si riuniscono a Bruxelles per discutere come rilanciare l’economia europea. Si odono già le voci a favore di politiche monetarie e fiscali espansive. Ma non è questo il modo di fare uscire i grandi paesi dell’area euro dalla stagnazione. Ci vogliono quelle riforme strutturali che ci avvicinerebbero agli obiettivi di Lisbona. Bene preoccuparsi di rendere queste riforme politicamente fattibili e tutelare i cittadini più vulnerabili al cambiamento. Bene anche imparare dall’esperienza dei paesi più virtuosi in questi anni. Meglio la Finlandia che la Spagna. Si riaprirà il capitolo Costituzione europea? Sarebbe un bene, dato l’allargamento in corso, ma non sarà il vertice tedesco-polacco di questi giorni a sbloccare la trattativa: la partita è più complessa.

La Comunità ha nel frattempo rivisto il regolamento per le fusioni tra imprese. Aumentano i poteri della Commissione, ma non mancano le incertezze.

Abbiamo superato i 50.000 euro di sottoscrizione. Senza il vostro contributo non potremmo esistere.  Grazie.  Continuate a sostenerci!

Sommario 23 Marzo 2004

Due lezioni dalla Spagna. La prima: la rateizzazione dei debiti delle società di calcio serve solo a peggiorare la crisi del pallone. Speriamo nel veto di Bruxelles agli aiuti di Stato.
La seconda: le bugie hanno i voti corti. Ce lo rivela un’analisi del profilo regionale del voto spagnolo e la lettura datane da diversi osservatori indipendenti.
Bene allora che la nostra campagna elettorale permanente sia almeno ben informata ed effettivamente paritaria. Per avvicinarsi a questo obiettivo si potrebbe ricorrere, come nello sport, all’handicapping e imporre per legge l’obbligo di quel dibattito televisivo fra i leader delle principali coalizioni che avviene di norma in tutti i sistemi maggioritari, tranne che da noi.

Ricordiamo ai nostri lettori l’incontro del 31 marzo in Senato sul Ddl sul risparmio. Per partecipare bisogna riempire la scheda allegata.

Come avrete notato, da qualche giorno abbiamo aggiunto la funzione “news feed rss” al sito. L’acronimo sta per Rich Site Summary: permette a chi ci vuole seguire, assieme ad altri siti di informazione, di avere un elenco dei titoli e un abstract dei pezzi senza dover usare un browser o visitare, uno per uno, i vari siti.

Sommario 18 Marzo 2004

È ormai acuto il conflitto sul finanziamento della sanità, il banco di prova del federalismo italiano. Le risorse stanziate si rivelano sempre insufficienti e Stato e Regioni si rimpallano la responsabilità dei disavanzi. Eppure l’andamento della spesa sanitaria è in linea con gli standard internazionali. Cosa non funziona nelle relazioni tra Stato e Regioni?
Non mancano i problemi strutturali: dalla formazione economico-aziendale dei manager degli ospedali al troppo ampio margine di manovra lasciato ai privati, all’eccessiva diversificazione dei sistemi regionali. Anche errori nelle rilevazioni della popolazione residente possono svolgere un ruolo importante nei problemi finanziari della sanità.
Torniamo sulla questione dellÂ’ effetto-euro sui prezzi. Contrariamente a quanto sostenuto da molti politici, il Comitato euro non aveva il mandato di controllare i prezzi. E non ha controllato i prezzi. In unÂ’economia di mercato, del resto, il controllo dellÂ’inflazione spetta alla politica monetaria e alle politiche che accentuino la concorrenza.

Possiamo infine darvi una buona notizia? EÂ’ nata la quinta figlia di Marzio Galeotti, Annalisa. A lui vanno le felicitazioni della redazione e i ringraziamenti dei futuri pensionati. Ovviamente tutto merito del bonus figli.

Sommario 16 marzo 2004

LÂ’economia del Mezzogiorno non decolla. Negli ultimi cinque anni è cresciuta di più del centro-nord, ma di poco. Di questo passo ci vorranno altri 60 anni per colmare metà del divario esistente. Perché il Mezzogiorno cresce molto meno dei paesi e delle altre regioni beneficiarie dei fondi di coesione sociale dellÂ’Unione Europea? Perché va peggio degli altri paesi dellÂ’Europa meridionale? EÂ’ colpa di un volume insufficiente di investimenti, a sua volta riflesso dellÂ’incapacità di spesa delle amministrazione regionali? Vanno privilegiati gli interventi di “contesto” (rafforzamento delle istituzioni, infrastrutture, capitale umano) o politiche automatiche di incentivo? Apriamo il confronto sulle politiche per il Mezzogiorno. Molti gli spunti. Anche qualche omissione: le politiche del mercato del lavoro, il decentramento delle contrattazione salariale e la liberalizzazione del mercato dei prodotti non vengono toccate.

Per tutelare il risparmio non serve configurare nuovi e improbabili reati. E’ necessario intervenire sui meccanismi di governance delle imprese, facendo sì che i sindaci siano nominati anche dalle minoranze, eliminando il conflitto d’interesse dei revisori – consulenti e definendo sanzioni che effettivamente estromettano coloro che non rispettano le regole. Ne parleremo il 31 marzo in un incontro a Roma: per partecipare bisogna compilare l’allegata scheda di partecipazione.

Sommario 12 marzo 2004

Cari lettori, usciamo con un giorno di ritardo perchè di fronte a eventi così tragici, come l’attentato a Madrid, le nostre piccole grandi questioni non possono che passare in secondo piano.

Cambia chi regge il timone a Confindustria. Luca di Montezemolo ha un compito molto difficile. Eredita un’organizzazione che attraversa una profonda crisi di identità e un clima di relazioni industriali deteriorato. Dovrà gestire interessi fra di loro molto diversi, talvolta divergenti, perchè l’organizzazione si è estesa a molti settori protetti e imprese pubbliche. Dovrà completare l’infinita riforma organizzativa, migliorando al contempo la democrazia interna. Confindustria deve anche ritrovare un ruolo politico autonomo. Non mancheranno le occasioni, a partire dal confronto sulla normativa di tutela del risparmio. Ricordiamo a tale proposito l‘incontro del 31 marzo alle 17 a Roma.

Pagina 145 di 153

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén