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Categoria: Il Punto Pagina 45 di 150

Il Punto

La spesa sanitaria è un fattore determinante per rendere più sostenibile l’economia. Non a caso chi ha reagito meglio all’emergenza subirà meno gli effetti della crisi. Crisi che avrà un impatto pesante sulle fasce sociali in difficoltà, dopo un 2019 che ha visto un calo della povertà. Le politiche di contrasto ci sono, quello che manca è una valutazione di misure come il reddito di cittadinanza. Dove invece basterebbe applicare le norme già in vigore è la pubblica amministrazione, i cui adempimenti burocratici costano all’Italia circa 150 miliardi.
A comprimere le risorse disponibili per i servizi è soprattutto il costo del debito, al netto del quale la quota di spesa pubblica sul Pil non sarebbe di molto superiore alla media dell’Eurozona. Mentre sui ritardi nei lavori pubblici pesa anche l’inefficienza dei tribunali locali. A dimostrazione che una riforma organica della giustizia civile non è più prorogabile.
Sarebbe bastata un’attestazione di salute finanziaria e invece, in un momento già difficile, molte Srl dovranno nominare un revisore. Con conseguenze paradossali.

È online anche la quarta puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Catene globali del valore, con Chiara Tomasi.

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Il Punto

Il Fondo monetario internazionale rivede al ribasso le stime di crescita dell’economia mondiale. Ecco perché è più che mai necessario accelerare sulle misure di rilancio dei consumi. Un’opportunità nel breve periodo potrebbe venire dal taglio delle aliquote Iva, che non penalizzerebbe troppo le casse dello stato. A patto che sia temporaneo. La Germania ha già scelto di farlo: una misura efficace che agisce direttamente sulle aspettative dei consumatori. E che andrebbe bene anche per l’Italia. Sul fronte europeo, intanto, qualcosa si muove con le Tltro di terza generazione: la Bce finanzierà le banche a tassi negativi, per sostenere i prestiti alle imprese. Non senza rischi.
Torna attuale la discussione sulla banda ultralarga: con la rivoluzione copernicana del 5G, diventa auspicabile lo scorporo della rete Tim. Ma resta il problema della proprietà.
Alcuni spunti interessanti ma anche molte proposte che in passato non hanno funzionato: sul turismo il piano Colao non convince. Urge spingere sulle reti d’impresa.

Continuano le puntate del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Salute, con Gilberto Turati. Da lunedì Catene globali del valore, con Chiara Tomasi.

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Il Punto

Per colmare il gap di genere nelle prospettive di carriera il voucher Mba prospettato dal governo non sembra una buona soluzione. Meglio concentrarsi su carriere universitarie, tempi di lavoro e cura e politiche salariali. Nemmeno quella di emettere titoli perpetui per far fronte all’aumento del debito pubblico sembra una proposta in grado di reggere alla prova dei fatti: poca la domanda, troppo il rischio di dare segnali di debolezza.
Il decreto rilancio ha solo ventilato l’introduzione del voto plurimo nelle società quotate. Idea non priva di spunti interessanti, che alla fine è però naufragata. Rimanendo tra le aziende quotate, l’impatto della crisi non è stato uguale per tutte: uno studio dimostra che quelle con una proprietà familiare hanno retto meglio. Molti i miliardi in arrivo dallo stato per la ricapitalizzazione delle imprese: servono regole chiare e strumenti partecipativi per evitare una presenza troppo ingombrante.
Quella causata dalla pandemia di Covid-19 non è la prima crisi globale del secolo: le misure di sostegno al reddito dei lavoratori messe in campo dieci anni fa, però, furono diverse. Con effetti diversi sulla disoccupazione.

È online anche la terza puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Salute, con Gilberto Turati.

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Il Punto

Pochi ma semplici e utili gli interventi previsti dal piano Colao per la capitalizzazione delle imprese: misure attuabili in tempi brevi. Sempre che ci sia la volontà di farlo: i 220 miliardi già stanziati ma non ancora spesi per le infrastrutture, uno dei volani della ripresa, testimoniano i danni dell’iper-regolamentazione. Buone notizie per le banche dalle modifiche al “fondo salva mutui”: la sospensione dei pagamenti permetterà loro di prevenire nuovi crediti deteriorati. Nulla per i giovani nei provvedimenti d’emergenza varati dal governo. Colpa di una cultura politica che fa ricadere sulla famiglia il compito di occuparsi di loro.
È stata letta come una decisione anti-europea ma la sentenza della Corte costituzionale tedesca riafferma alcuni principi democratici che sono alla base dell’Ue.
Le imprese familiari non sono tutte uguali. La famiglia funziona nelle aziende piccole, ma in quelle più grandi rende poco preparati alla concorrenza.

Continuano le puntate del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. “Parola chiave” della settimana: Recovery Fund, con Tommaso Monacelli. Da lunedì: Salute, con Gilberto Turati.

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Il Punto

Per far fronte alla crisi serve un insieme organico di interventi a favore delle famiglie con figli: il Family act va nella giusta direzione. Non senza qualche ambiguità. Troppi invece i criteri di accesso ed esclusione del Reddito di emergenza: nato per superare le misure categoriali di questi anni, rischia di ricalcarne tutti i difetti. Timido ottimismo dagli ultimi dati sulla condizione occupazionale dei laureati. Il rischio però è che la recessione che incombe cancelli tutti i progressi.
Non solo carbon tax: in materia di ambiente il piano Colao contiene proposte stimolanti, da finanziare con risorse europee. Sempre che il governo sia davvero interessato a farlo. Assente dal piano invece il tema dell’efficienza idrica. Eppure con alcuni incentivi mirati si potrebbero ridurre sprechi e inquinamento.
La morte di George Floyd ha riportato alla luce i problemi strutturali nel rapporto tra comunità afroamericana e forze dell’ordine negli Usa. Riforme radicali dei sindacati di polizia sono necessarie ma non bastano: ancora oggi, a più di mezzo secolo dall’abolizione, la società americana risente degli effetti della segregazione razziale.
La pandemia rischia di rappresentare il colpo di grazia al multilateralismo nel commercio internazionale. Sta all’Unione Europea trovare un’alternativa ai protezionismi.

È online anche la seconda puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Recovery Fund, con Tommaso Monacelli.

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Il Punto

Al netto di alcune lacune, nel rapporto Colao ci sono buone idee per il rilancio del paese. Tocca alla politica scegliere le priorità e implementarlo. Con buon senso, se ne ha. Intanto, altre proposte arrivano dalla task force presso il ministero delle Pari opportunità per sconfiggere i divari di genere. Vediamo le strategie suggerite per lauree Stem e lavoro. Saranno quasi 900 mila le famiglie beneficiarie del reddito di emergenza. Di importo modesto, può però aiutare le più povere escluse dal reddito di cittadinanza. Novità in arrivo anche in materia di semplificazione della Pa, che da sola però non basta: c’è un problema di capacità amministrativa, come dimostra la gestione dei fondi europei.
Le stime sulla ripresa potrebbero rivelarsi troppo ottimistiche: la recessione rischia di protrarsi ben oltre il 2020. Almeno guardando alla volatilità sui mercati finanziari.
Nonostante il sovraffollamento, le decisioni della magistratura di sorveglianza hanno contribuito a contenere la diffusione del coronavirus nelle carceri. Tutt’altro discorso riguarda le residenze per anziani. Anche se è prematuro fare confronti con gli altri paesi: troppo frammentari i dati e troppe le disparità di misurazione.

È online il podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Prima puntata delle “Parole chiave dell’economia”: Ripartenza, con Francesco Daveri. Da lunedì: Recovery Fund, con Tommaso Monacelli.

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Il Punto

Del Vecchio scala Mediobanca ma punta all’egemonia nelle Generali. E c’è da scommettere che metterà mano alla strategia della compagnia, oggi poco redditizia per i suoi azionisti.
Politici populisti e autoritari, ovunque nel mondo, hanno minimizzato il Covid-19. Ma i cittadini, in maggioranza, hanno apprezzato gli interventi dei governi che si sono invece mossi con rigore e tempestività. Nell’Eurozona, l’Italia ha stanziato più risorse per contrastare la recessione figlia della pandemia. Su tempistiche e burocrazia, però, siamo maglia nera. La ripresa passa anche dalla mobilità. E, a giudicare dai chilometraggi rilevati con scatole nere e telepass, la voglia di lasciarsi alle spalle i mesi di lockdown sembra forte.
Quote e doppia preferenza di genere non bastano: nonostante la rappresentanza femminile in politica sia in aumento, le donne continuano ad avere difficoltà a ottenere ruoli apicali. Più incoraggiante il mondo delle imprese individuali: qui la percentuale di donne è in crescita e aumentano di pari passo anche le imprenditrici immigrate. Un sistema industriale, quello italiano, che si basa ancora molto sulla proprietà familiare e che stenta a farsi trovare pronto di fronte alle sfide dell’economia globale.

È online il podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Prima puntata delle “Parole chiave dell’economia”: Ripartenza, con Francesco Daveri.

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Il Punto

Da prendere con le pinze il calo del tasso di disoccupazione. Perché diminuiscono anche gli occupati, mentre aumentano gli inattivi e le richieste di cassa integrazione. Non solo braccianti: la sanatoria degli immigrati irregolari ha riguardato anche i lavoratori domestici. Un beneficio per 220 mila persone ma anche per le casse dello stato, in attesa di una riforma che cambi in profondità i meccanismi.
Gli interventi edilizi saranno vantaggiosi grazie ai nuovi eco e sisma-bonus. Ma a quale costo? L’aliquota al 110 per cento rischia di incentivare comportamenti scorretti.
Via Tv, il confronto scientifico sul Covid-19 è entrato in tutte le case. Generando confusione perché esperti e pubblico non tengono sempre conto che le certezze assolute sono poche. Esempio di un tema controverso: spendiamo poco per il Servizio sanitario? A ben guardare, il finanziamento è adeguato alla capacità di generare ricchezza dell’Italia, che in 10 anni è cresciuta di pochi decimali.
Nel lockdown gli insegnanti si sono trovati impreparati: solo un quinto aveva una formazione digitale. Serve una pedagogia che integri anche gli strumenti informatici.

Al Festivaleconomia sul web arriva il podcast realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Prima puntata delle “Parole chiave dell’economia”: Ripartenza, con Francesco Daveri, online da lunedì 8 giugno.

Il Punto

Dopo la ripartenza non si escludono nuovi picchi di contagio. In tal caso, anziché richiudere regioni intere, si possono circoscrivere gruppi di comuni definiti in base alla mobilità dei lavoratori. Nasce un fondo presso la Cassa depositi e prestiti per aiutare le imprese da 50 milioni di fatturato in sù. Vediamo quali conseguenze potrà avere nel lungo periodo questo intervento dello stato.
Già all’inizio dell’emergenza coronavirus, un quarto degli italiani ha fatto una donazione a un ente non profit. Molte organizzazioni ne hanno beneficiato, a scapito però di altre.
C’è un indice che misura l’incertezza economica e politica. Si chiama Eurq e dallo scoppio della pandemia è schizzato alle stelle. E l’incertezza sul futuro, causata non dal Covid-19 ma dal calo di garanzie previsto nel Jobs act ha scoraggiato le giovani coppie dall’avere figli. Abbiamo 320 mila imprese con oltre 700 mila addetti che fanno capo a stranieri. Di dimensioni micro e piccole, ma con una forte vocazione all’export.
È l’ora della carbon tax? Secondo i suoi sostenitori, le condizioni sono perfette. A partire dal fatto che graverebbe su combustibili fossili con prezzi così bassi come non si era mai visto.

Il Punto

Con la proposta sul Recovery Fund, la Commissione Ue potrà diventare uno dei grandi emittenti di bond e il bilancio dell’Unione sarà alimentato da risorse proprie, frutto di tasse europee. Una svolta storica. Fondamentale spendere bene i soldi che arriveranno all’Italia e non fare i soliti pasticci. Come succede col “decreto Rilancio”: interventi per favorire la ricapitalizzazione delle Pmi ma tempi troppo stretti per i vincoli Ue sugli aiuti di stato.
È molto bassa la capacità delle famiglie giovani di far fronte con risorse proprie al calo di reddito che stanno subendo per la crisi. Perché negli ultimi anni in Italia i giovani si sono impoveriti. Utile l’aiuto di alcune regioni a famiglie e imprese con contributi una tantum o voucher. Vediamo chi ha dato e chi no.
Mano a mano che passano i giorni dalla fine del lockdown, gli italiani – dice un sondaggio – hanno voglia di riprendere le vecchie abitudini ma sono scettici sulla capacità del paese nell’affrontare il virus.
Cerchiamo di sbrogliare l’intricata matassa del caso Autostrade. Tra responsabilità dell’impresa per la tragedia di Genova, proclami di revoca delle concessioni, clausole contrattuali, ritorsioni. A tutto ciò si è aggiunta la pandemia quasi annientando la mobilità per oltre due mesi. Le aziende di trasporto ne soffrono, così come subiscono i distanziamenti tra passeggeri. Tanto che molte usciranno dal mercato. La crisi sanitaria ha cambiato risultati e prospettive delle grandi piattaforme digitali, da Amazon a Airbnb, da Netflix a Uber. Ecco chi ha guadagnato valore e potere e chi ne esce con le ossa rotte.

Inizia online il Festivaleconomia di Trento. Lavoce.info ci sarà sia nella versione a distanza di queste settimane, sia in quella tradizionale a Trento. Appuntamento lunedì 8 giugno con la prima puntata del podcast “Le parole chiave dell’economia”.

Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “La crisi climatica non si è fermata per il Covid“, con Marzio Galeotti e Alessandro Lanza.

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