Il grafico mostra il gettito derivante dall’aumento dell’imposta di bollo sui conti titoli, portata a 120 euro per i depositi sotto i 50 mila euro ed a 380 euro sopra i 50 mila.
Nel 2011 e nel 2012 sosterrà da sola quasi l’intero onere della manovra e nel 2013 vi contribuirà per oltre un sesto raccogliendo la cifra record di oltre 3,6 miliardi. Si tratta di una vera e propria tassa patrimoniale sulla ricchezza mobiliare.
Secondo l’Abi il numero di conti correnti è circa 40 milioni e il 26 per cento dei correntisti, secondo l’Eurisko, ha un conto titoli.
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Pil a prezzi costanti. Dati destagionalizzati. Variazione percentuale sul trimestre precedente. I trimestre 2008 = 100. Fonte Eurostat
LIstat ha pubblicato il dato del Pil 2010: +1,2 per cento rispetto al 2009. Nelle stime preliminari del Pil, pubblicate il 15 febbraio, lIstat registrava una crescita del 1,1 per cento rispetto al 2009, anno in cui il Pil italiano era sceso del 5,0 per cento sul 2008.
Si tratta di una revisione al rialzo di uno 0,1 per cento? Non proprio. LIstat ha semplicemente rivisto il dato dellanno precedente. Il Pil del 2009 è sceso, sul 2008 non del 5 per cento, ma del 5,2 per cento. Lo stesso livello di Pil del 2010 si applica dunque a un più basso livello del Pil 2009. Per questo la crescita risulta maggiore.
Ricordiamo che in tempi di grandi crisi è fondamentale tenere come riferimento i livelli a cui eravamo prima della recessione: il nostro Pil è ancora dello 5,2 per cento più basso rispetto al primo trimestre 2008.