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Categoria: Lettere Pagina 15 di 26

Sommario 22 giugno 2004

Il Consiglio Europeo approva il Trattato Costituzionale istitutivo dell’Unione Europea. Avrà valore legale solo dopo la ratifica degli stati membri, dunque non prima di tre anni. Peggiora il testo elaborato dalla Convenzione, ma evita una pericolosa paralisi istituzionale dell’Unione a 25, all’indomani di un voto europeo sminuito dal forte astensionismo nei nuovi paesi membri.
Molto le lezioni da trarre dalla crisi, poi dal piano Parmalat. Speriamo che da queste si parta nel riscrivere la legge finanziaria. Mentre la squadra nazionale usciva mestamente dagli europei, molti italiani si sono consolati puntando sul pareggio per 2 a 2 fra Danimarca e Svezia. Un esempio di aspettative razionali.

Sommario 17 giugno


Il Governo si è impegnato a tagliare le tasse subito dopo le elezioni. Ma il disavanzo 2004 viaggia verso il 4 per cento del Pil, rendendo ineludibile una manovra correttiva. Le prospettive per il 2005 sono ancora peggiori perché scadranno le misure una tantum. Meglio non inventarsene di nuove per fare spazio al taglio delle imposte: gli effetti sulla credibilità della nostra finanza pubblica sarebbero dirompenti.
Riprendono le privatizzazioni con la collocazione delle azioni Terna, ma non cambiano le cattive abitudini del passato: una pubblicità troppo aggressiva con un messaggio non del tutto corretto.

sommario 15 giugno 2004

Diversi partiti e commentatori auspicano un ritorno al proporzionale. Ma la lezione di queste elezioni (e le schede-lenzuolo che abbiamo ricevuto nei seggi) è proprio che un sistema proporzionale porta ad una forte frammentazione della rappresentanza politica. Meglio non abbandonare il maggioritario. Semmai rafforzarlo anche uniformando le regole: oggi si vota con almeno cinque regole diverse tra comunali, provinciali, regionali, politiche ed europee.
Delle elezioni europee preoccupa l’elevato astensionismo (l’Italia è un’eccezione). La Ue è vista dai cittadini come un’entità troppo distante. Le associazioni dei consumatori potrebbero impegnarsi per dare più voce ai cittadini e contrastare l’influenza che i gruppi di pressione esercitano sulle politiche europee.
Torniamo sulla “questione meridionale“, è proprio vero che ciò che manca al Sud sono le infrastrutture? I dati sui risultati ottenuti dagli studenti meridionali fanno pensare che una scuola migliore è forse ancora più importante.

Sommario 9 giugno 2004

Si vota, ma nessuno si preoccupa di spiegare quali siano le scelte su cui siamo chiamati ad esprimerci.  Nè le posizioni delle forze in campo.  Ecco una sintesi delle posizioni delle forze politiche che hanno voluto rispondere al nostro questionario (alle precedenti elezioni europee avevano raccolto circa l’80 per cento dei voti).   Le restanti forze politiche non ci hanno fatto pervenire le loro risposte, nonostante ripetuti solleciti.  
Come si vede, sulle scelte vere su cui siamo chiamati ad esprimerci il 12 giugno non mancano le differenze, anche nell’ambito del centro-destra e del centro-sinistra. 

sommario 7 giugno 2004

Il modo con cui la Banca d’Italia rende conto del proprio operato è inadeguato. Per accorgersene basta guardare alle forme di accountability utilizzate per le altre banche centrali, a partire dalla Banca Centrale Europea.
A pochi giorni dal voto europeo, ricordiamo ai nostri lettori quanto costa la Politica Agricola Comune (Pac): circa 1.000 euro all’anno in media per famiglia di quattro persone. Ignorato in questa campagna anche l’ambiente, altro tema di rilievo europeo. Mentre il Ministro Marzano fa capire che l’Italia potrebbe rivedere la sua posizione sul protocollo di Kyoto, sviluppi in Europa, negli Stati Uniti e in Russia avvicinano un accordo sulla riduzione delle emissioni di gas-serra. E ciò che è peggio, il piano italiano di riduzione delle emissioni sembra solo un esercizio di retorica.
In settimana vi diremo quali forze politiche vogliono ridimensionare la Pac e quali intendono impegnarsi anche unilateralmente nella riduzione delle emissioni di gas-serra.

Sommario 3 giugno 2004

Cambia il clima nelle relazioni industriali. Si parla di un patto tra i produttori che dovrebbe richiamare lo spirito dell’accordo del luglio 93. Molte cose sono cambiate da allora, a partire dal fatto che oggi non sono più possibili “svalutazioni competitive”. E c’è maggiore disponibilità nel sindacato a discutere di decentramento della contrattazione, di rappresentanza e di nuove modalità per gestire i conflitti nei servizi pubblici

Sommario 31 Maggio 2004


Quante altre Considerazioni finali dovremo ascoltare prima che vengano approvate le nuove norme di tutela del risparmio? A queste è stata aggiunta la riforma delle authorities, in un clima di resa dei conti nei confronti del governatore. Se è questa la ragione del ritardo nella riforma del risparmio, bene tornare a separare le due materie e affidare la discussione dei due testi alle due camere.
Le imprese stanno pagando un costo molto elevato alla mancata riforma. Può l’iniziativa di Unicredit — finanziamenti a lungo termine senza garanzia per le imprese che aumentano il loro capitale — favorire la ricapitalizzazione delle nostre imprese? Molto dipenderà dai criteri di selezione adottati e dai mezzi finanziari che verranno messi in campo.
Speriamo non sia solo propaganda

Sommario 27 maggio 2004

Montezemolo, nel suo discorso di investitura, sostiene che la piccola impresa italiana deve crescere. Ma quali sono le cause del nanismo delle nostre imprese? Documentiamo la carenza di innovazione nell’industria, lamentata nell’intervento del nuovo Presidente di Confindustria. Non è solo un problema di specializzazione produttiva: anche nei settori high-tech si investe poco in Ricerca e Sviluppo. 

C’è nervosismo sul funzionamento della Borsa elettrica. Fatti un po’ di conti la situazione non è poi così malvagia, ma questo non significa che qualcuno non se ne stia approfittando.
Crisi Alitalia. Non se ne parla più, ma il problema resta.  Qualunque sia il piano per rilanciare la compagnia aerea, Malpensa faticherà a rientrarvi. E se la proponessimo a qualche compagnia estera? Se non nasce qualcosa di serio in Italia…
Abbiamo superato i 16.000 iscritti alla newsletter. Ringraziamo i nostri lettori per l’interesse con cui ci seguono e ricordiamo che è ancora aperta la campagna di sottoscrizione. Viviamo grazie al vostro sostegno.

Sommario 25 maggio 2004

Si e’ concluso il tormentato iter della legge Gasparri. Probabilmente non ridurra’ la concentrazione nel mercato televisivo ne’ aumentera’ il pluralismo.
Rimane sostanzialmente invariata la struttura del

settore, caratterizzato da un duopolio dove i due operatori controllano circa il 90 per cento del mercato di

riferimento.
Il digitale terrestre fara’ aumentare il numero teorico dei canali senza modificare le quote di mercato.

Si accentua la dipendenza della Rai dalla politica. Eppure negli altri paesi europei non mancano esempi di come sia possibile garantire

l’autonomia delle emittenti pubbliche dal Governo ed evitare un’accentuata deriva commerciale.

Continua la discussione sul Codice deontologico per il trattamento dei dati personali

utilizzati per scopi statistici e scientifici.
Ultima puntata della pubblicazione delle schede in

vista delle elezioni europee. E’ il turno di quelle su universita’ e ricerca e politiche dell’ambiente. Presto

tabelle riassuntive per i nostri lettori

Sommario 18 maggio 2004

Lavoce.info si è solo saltuariamente occupata della vicenda irachena dati i suoi risvolti principalmente geopolitici e militari. Ma alla vigilia dell’incontro di Berlusconi con Bush, tappa chiave nel coinvolgimento del nostro paese nella guerra in Iraq, abbiamo voluto interpellare alcuni testimoni privilegiati e cercare di stabilire, a partire dalle loro risposte, quale sia il potere contrattuale del nostro premier al cospetto del presidente degli Stati Uniti.

Entrambe le riforme dell’Irpef  oggi in discussione nella maggioranza favoriscono soprattutto coloro che hanno redditi superiori ai 50mila euro. E le perdite di gettito sembrano superiori alle previsioni.
Continuiamo a pubblicare le risposte alle schede in vista delle elezioni europee. E´  la volta delle Politiche sull’immigrazione e dei Mercati Finanziari.
Giuseppe Pennisi risponde ad Andrea Prat sulla Torino-Lione. La controreplica dell’autore.

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