Si conclude la presidenza italiana con due episodi che indeboliscono le istituzioni europee: lo scontro all’Ecofin e lo stallo sul progetto di costituzione. La presidenza italiana poteva fare di più? La risposta è sì. Sul Patto di stabilità , se ci si fosse mossi con maggior tempismo, si sarebbero potute prendere in considerazione le proposte della Commissione e del gruppo Sapir che si proponevano di conciliare rigore e flessibilità . Sulla bozza di costituzione, il vertice europeo avrebbe potuto sottolineare l’ampio consenso che, con l’eccezione del sistema di voto, esisteva sul progetto della Convenzione. E adesso? Raccogliere i cocci non sarà facile, ma non c’è tempo da perdere. Il bilancio della presidenza italiana include anche l’accordo sull’Opa europea. Desta non poche perplessità .
Il caso Parmalat come emblema delle potenzialità e debolezze del capitalismo italiano.
CGIL, CISL e Confindustria rispondono al nostro invito a discutere di riforme delle pensioni alternative a quella formulate dal Governo. Presto nuove puntate.