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Categoria: Vero o Falso? Pagina 6 di 7

LE CLASSIFICHE DEL TURISMO DELLA SIGNORA BRAMBILLA

“Il lavoro che è stato fatto e la grande immagine che il nostro paese ha in tutto il mondo e che mantiene e conserva, fanno sì che l’Italia continui ad essere la prima destinazione ricercata dai turisti di tutto il mondo. Un viaggio in Italia è il sogno di ogni persona.” – Michela Vittoria Brambilla, Ministro del Turismo – intervistata al Tg4, edizione serale, 18/12/2009

Falso. Secondo l’Organizzazione mondiale del Turismo, l’Italia è già da alcuni anni in quinta posizione nella classifica dei paesi con più turisti internazionali e risulta essere al quarto posto per ricavi dal turismo internazionale. Davanti al nostro paese ci sono nell’ordine, Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina. Inoltre, secondo il recente rapporto del World Economic Forum, l’Italia si trova al ventottesimo posto per competitività dell’industria turistica, addirittura ultimi nell’Europa a 15.

Versione video.

ANCHE GLI INGEGNERI SBAGLIANO

 
"…Quantomeno siamo in una gravissima crisi dove il Pil americano è sceso del 13%, dove il Pil inglese è sceso del 12% noi stiamo resistendo…" – Roberto Castelli, viceministro delle Infrastrutture e trasporti – Rai2, Annozero 15 ottobre 2009.

FALSO  

Al di là del fatto che paragonare i dati di Stati Uniti e Regno Uniti con quelli del nostro paese ha poco senso, i dati riportati dal vice-ministro sull’entità della perdita di Pil di Usa e Regno Unito non sono corretti. Rispetto all’ultimo trimestre precedente all’inizio della crisi (quarto trimestre 2007 per gli Usa, primo trimestre 2008 per Italia e Regno Unito), il Pil è sceso cumulativamente del 5.5% nel Regno Unito, del 3.6%negli Stati Uniti e del 6.7% in Italia, per cui non è vera neppure l’affermazione che l’Italia stia facendo meglio degli altri due stati menzionati.
L’errore del vice-ministro deriva probabilmente da una lettura affrettata di una tavola dell’ultimo
Bollettino Economico (il 58) della Banca d’Italia nella quale per gli Usa e il Regno Unito sono riportati i tassi di crescita del Pil sul periodo precedente "in ragione d’anno" (cioè con le variazioni trimestrali più o meno moltiplicate per quattro), mentre quelli per l’Italia in una tabella successiva nella stessa pubblicazione sono riportati in variazione trimestrale non convertita in ragione d’anno.
Non solo gli economisti, a volte persino gli ingegneri sbagliano!
 

   
USA
Regno Unito
  (dati destagionalizzati; variazioni percentuali sul periodo precedente e contributi alla crescita, espressi in ragione d’anno)  
   
PIL
PIL
I trim 2008
-0,7
2,4
II trim 2008
1,5
-0,3
III tim 2008
-2,7
-2,9
IV trim 2008
-5,4
-6,9
I trim 2009
-6,4
-9,6
II trim 2009
-0,7
-2,3
       
   
Italia
   
(variazioni percentuali sul periodo precedente)
   
PIL
   
I trim 2008
0,5
   
II trim 2008
-0,6
   
III tim 2008
-0,8
   
IV trim 2008
-2,1
   
I trim 2009
-2,7
   
II trim 2009
-0,5
   

Fonte: Banca d’Italia, Appendice statistica Bollettino Economico N. 58.

* A cura di Davide Baldi e Ludovico Poggi

ASSENTEISMO: I DATI BRUNETTA

L’Espresso sottolinea come la riduzione delle assenza per malattia, dal picco di settembre 2008 (-44,6 per cento), sia inesorabilmente scesa a -41 per cento a novembre, – 33 per cento ad aprile, – 27 per cento a giugno per finire con il -17 per cento di luglio 2009. È ovvio che la riduzione delle assenze non poteva
continuare all’infinito con tassi così elevati. Anzi, ha ragione il ministero a ritenere, al contrario, eccezionale che le assenze continuino ancora a diminuire in misura così forte un anno dopo l¹emanazione del decreto legge 112 del giugno 2008. In realtà, lo stesso articolo dell’Espresso  ammette il punto quando dice che le assenze non possono continuare a calare all’infinito. E allora? Misteri del giornalismo.

Il testo completo "Assenteismo, dati e polemiche" di Giuseppe Pisauro

L’articolo dell’Espresso

IL MONOLOGO DI “PORTA A PORTA” *

Martedì 15 settembre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato ospite di Bruno Vespa a “Porta a porta” in una edizione speciale della trasmissione dedicata alla consegna delle prime case nelle zone terremotate abruzzesi. Nel suo discorso, praticamente un soliloquio, Berlusconi ha citato numerosi dati sulla politica del governo. Quali veri e quali falsi?

L’ITALIA E’ UNA LOCOMOTIVA?

Dalla prima pagina de Il Giornale (sabato 11 settembre 2009)

Dalla prima pagina de Il Giorno (sabato 11 settembre 2009)

 

Come spiegato dall’articolo di Tito Boeri e Francesco Daveri la lettura delle prime pagine offerta dai giornali è fuorviante. Il superindice Ocse, infatti, riassume variabili mensili relative alle aspettative sulla fiducia delle famiglie e delle imprese.La stessa Ocse, nelle Note Metodologiche, ammonisce “they should not be interpreted as providing exact forecasts”. Inoltre, il superindice utilizzato dell’Ocse che si chiama Cli, Composite Leading Indicator , serve a cogliere i punti di svolta, non a misurare l’intensità della ripresa nei vari paesi. A questo va aggiunto che il Cli comprende varie voci, diverse per ciascun paese. Il valore numerico (2,7 nel caso dell’Italia) non è confrontabile tra i vari stati. Titolare "l’Italia traina la ripresa" significa veicolare un messaggio misleading.

VERO O FALSO? LE RILEVAZIONI ISTAT SECONDO TREMONTI

«Voi avete idea di come si fanno le statistiche dal lato dell’Istat sul metodo Eurostat? Con un campione con mille telefonate. Ti chiamano a casa e ti dicono: ” Sei disoccupato?” …” Vai a quel paese!” … Risposta (registrata dall’Istat, n.d.r.): “MOLTO DISOCCUPATO”».
Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti all’Assemblea annuale della Confcommercio – 24 giugno 2009.

BERLUSCONI: “CASSA INTEGRAZIONE PER TUTTI!”

Oggi non c’è nessuno che perdendo il lavoro non venga aiutato dallo Stato. C’è la cassa integrazione per i precari, così come per i lavoratori a progetto“. Silvio Berlusconi a Porta a Porta (04/06/09).
Si stima che 1,6 milioni di lavoratori dipendenti e parasubordinati non abbiano diritto ad alcun sostegno in caso di licenziamento“. Mario Draghi all’Assemblea della Banca d’Italia, Considerazioni finali (29/05/09).
Questa è un’informazione di Draghi che non corrisponde alle cose che emergono dalla nostra conoscenza della realtà italiana”. Silvio Berlusconi, Radio anch’io (05/06/09).

CASTELLUCCI DI CARTA

Lasciamo ai lettori decidere quale di queste due dichiarazioni, rilasciate nel giro di 50 minuti, corrisponda al vero o al falso.

CASTELLUCCI 1

"Dopo l’investimento in Alitalia (100 milioni, ndr) il Governo ci ha favorito. E’ stata una scelta di business che si può discutere ma é stata presa anche in funzione del ruolo di Atlantia nel Paese. Con il blocco per 4 mesi degli aumenti tariffari abbiamo perso 20 milioni ma con il Milleproroghe ci abbiamo guadagnato molto, molto di più. E dobbiamo ancora negoziare altre concessioni…". (Giovanni Castellucci, Amministratore delegato di Atlantia e di Autostrade per l’Italia, Il Sole 24 Ore Radiocor, 20 marzo 2009, ore 18.05).

CASTELLUCCI 2

"Non c’è alcuna correlazione tra il nostro investimento in Alitalia e il decreto Milleproroghe. Quando un progetto così importante per il Paese viene proposto ad un’impresa importante non si può che guardare con grande attenzione al progetto. Noi l’abbiamo fatto come lo hanno fatto Colaninno, Intesa Sanpaolo e altri soggetti importanti. Ugualmente siamo fortemente impegnati sugli investimenti in Italia e per questo collaboriamo con il Governo affinché le procedure autorizzative siano velocizzate. Cosa che il Governo ha fatto eliminando la norma introdotta dal precedente Governo nel 2006. Con l’eliminazione del divieto ci siamo riallineati agli standard europei". (Giovanni Castellucci, Amministratore Delegato di Atlantia e di Autostrade per l’Italia, Il Sole 24 Ore Radiocor, Roma, 20 marzo 2009, ore 18.58).

TREMONTI COME ROOSVELT? MAH…

“…Abbiamo seguito la stessa strada intrapresa da Roosevelt durante la crisi americana, e per questo pensiamo che l’investimento più importante sia continuare a mantenere il proprio stile di vita. Sommando le cifre, quelle messe a disposizione dal governo italiano sono maggiori rispetto a quelle degli altri Paesi europei…” ( Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, Corriere della Sera 6 marzo 2009).
"Noi siamo il Paese che per l’economia reale ha fatto più degli altri. Quello che hanno fatto gli altri Paesi e’ stato soprattutto per salvare le banche” (Giulio Tremonti, Asca 6 marzo 2009).

Riportiamo qui due tabelle pubblicate nell’ultima nota (marzo 2009) del Fondo Monetario Internazionale. Impossibile trovare riscontro nei dati alle affermazioni di Tremonti che pertanto sono false. Da notare come un altro paese, il Giappone, con un debito pubblico maggiore del nostro ha stanziato risorse più ingenti di quelle varate dal nostro governo.
La prima riguarda le misure adottate per il settore finanziario. Nello specifico:

Colonna a: iniezione di capitale
Colonna b: acquisto di asset e prestito dei governi
Colonna c: aiuto della Banca centrale nazionale coordinato con il governo
Colonna d: iniezione di liquidità e altre forme d’aiuto della banca centrale
Colonna e: garanzie statali

La seconda riguarda le misure fiscali adottate in tutti paesi appartenenti al G20 in relazione al Pil.

LA RISPOSTA DI RENATO BRUNETTA

Con la rilevazione pilota di luglio 2008 il Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione ha voluto fornire un primo monitoraggio degli effetti della nuova normativa, introdotta con il decreto legge n. 112 (Legge 6 agosto 2008, n. 133), sulle assenze per malattia dei dipendenti pubblici, a poche settimane dalla sua approvazione.
Certo: vi era la consapevolezza che l’assenza di un vero campione statistico poteva comportare il rischio (improbabile, a dire il vero) di distorsioni. Ma in quel momento l’obiettivo prioritario era capire – fin da subito – se la strada imboccata era quella giusta, e non solo quantificare con precisione gli effetti dell’intervento. In questi mesi, però, il nostro lavoro non si è fermato. Ad agosto, grazie al contributo fornito dall’Istat, il piano di indagine utilizzato per il monitoraggio delle assenze per malattia è stato ridisegnato sotto il profilo metodologico e operativo.
A partire dal mese di settembre, l’Istat ha provveduto a definire i disegni di campionamento per le amministrazioni pubbliche più numerose, con specifiche procedure per il trattamento delle mancate risposte, finalizzate a eliminare gli eventuali fenomeni di autoselezione. I risultati delle nuove rilevazioni sono disponibili alla pagina:

http://www.funzionepubblica.it/ministro/pdf_home/Monitoraggio_AgoSet08.pdf

Ringraziamo il ministro Brunetta per la risposta. Approfondiremo, nei prossimi giorni, i dettagli dell’indagine e la metodologia con cui è stata realizzata.

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