Il nuovo Piano Mattei raccoglie in un quadro generale una serie di progetti di sviluppo socio-economico e industriale avviati con i paesi africani. Permette così di rendere esplicita la portata complessiva della cooperazione italiana in Africa.
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Sulla democrazia e sull’attività economica di Taiwan pende il nodo dei rapporti con la Cina, a maggior ragione dopo le ultime elezioni generali. Per il momento però non dovrebbero esserci conseguenze di rilievo, almeno per quanto riguarda l’economia.
La Cina è un pilastro dell’economia mondiale. Un suo rallentamento prolungato danneggerà sicuramente gli altri paesi. Ma comporterà anche una ricomposizione qualitativa e geografica di domanda e produzione globali. Cosa succederà nelle nazioni povere.
L’Italia gestisce l’uscita dalla Bri con equilibrio, mostrandosi aperta ad altre forme di collaborazione con Pechino. Ne potrebbe derivare quel miglioramento delle relazioni commerciali tra i due paesi che l’adesione al Memorandum nel 2019 non ha portato.
Dopo trent’anni di crescita costante, l’India ha una vivace attività manifatturiera ed è diventata uno snodo importante di commercio internazionale. Potrebbe diventare un alleato cruciale per il raggiungimento di alcune delle priorità strategiche dell’Ue.
Quattro anni dopo la firma del Memorandum of Understanding tra Italia e Cina, le informazioni precise sui contenuti degli accordi tra i due paesi sono scarse, per una richiesta di riservatezza da parte di Pechino ben poco accettabile in un paese democratico.
In Cina cala la natalità e la vita si allunga: il paese dovrà presto fare i conti con l’invecchiamento rapido della popolazione. Aumenterà ancora il risparmio, già enorme, che compensa la mancanza di welfare. Quali saranno le conseguenze sulla crescita.
Per bloccare la possibile delocalizzazione in Usa di imprese europee innovative, l’Unione europea mette in conto una possibile revisione delle norme sugli aiuti di stato. Le proposte sono varie: da un nuovo fondo condiviso a nuovi criteri di assegnazione.
Nella relazione del presidente Xi al Congresso del Pcc non si ritrova solo una continuazione delle attuali politiche economiche della Cina. Si rafforza infatti una direzione di marcia che ha due obiettivi: autosufficienza e sicurezza nazionale.
Le sanzioni contro la Russia sono efficaci o a pagarne il prezzo sono i cittadini europei? Per ora hanno dato risultati le misure finanziarie e personali. Nel lungo periodo Mosca dovrà fare i conti con calo del Pil, minori investimenti e fuga di cervelli.