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Crediti deteriorati, un banco di prova anche per la vigilanza

La richiesta della Bce ad alcune banche di svalutare i crediti deteriorati ha inciso sui corsi azionari. Ma si possono conciliare riservatezza e trasparenza delle decisioni di vigilanza? E la comunicazione al mercato avrebbe potuto essere più lineare?

Di Maio confuso sui soldi alle banche

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle affermazioni del vice-presidente del Consiglio Luigi Di Maio sul decreto “salva Carige”.

Carige, verso il primo “bail-out del popolo”

Il commissariamento di Carige mette una pezza alla situazione di grave crisi della banca. Il governo si è rassegnato a utilizzare denaro pubblico, in aperta contraddizione con la retorica anti-finanza. Resta il problema del ristoro dei risparmiatori eventualmente coinvolti nel burden sharing.

Come incassare le inadempienze probabili

Se le inadempienze probabili sono la nuova sfida per le banche, la soluzione è trasformarle in crediti che il debitore possa pagare. Per ottenere il risultato gli istituti devono però dotarsi di personale specializzato. O affidarsi a consulenti esterni.

Per le banche gli esami non finiscono mai

Dopo gli stress test Eba, la vigilanza europea ha reso note le priorità della sua azione per il 2019, basate su una mappa aggiornata dei rischi. Per le banche italiane si tratta di punti dolenti vecchi e nuovi: dagli Npl al rischio sovrano e di liquidità.

Inadempienze probabili, il nuovo fronte delle banche

Prima di una eventuale nuova recessione le banche italiane dovrebbero mettere in sicurezza gli attivi. Oltre agli Npl, c’è un altro fronte: le inadempienze probabili. La loro gestione richiede competenze specialistiche, che non sempre gli istituti hanno.

Salvataggi bancari: il Fondo non basta

L’ennesimo salvataggio di una banca italiana (Carige) è avvenuto senza clamore, sotto la regia della Banca d’Italia. Dalla vicenda si ricavano alcune considerazioni su assicurazione dei depositi, meccanismi europei di risoluzione e ruolo dello stato.

Quella schizofrenia del governo sulle banche

Le banche italiane sono appena uscite da una grave crisi e rimangono fragili. Però la legge di bilancio le penalizza rispetto a qualsiasi standard internazionale. D’altra parte, la promessa di un intervento del governo in caso di crisi non è credibile.

Il Punto

Nel bilancio 2019 il governo conferma il miliardo in più per il Sistema sanitario preventivato dal precedente esecutivo. Zero novità anche sulla missione del Ssn: in futuro vogliamo mantenere il primato del pubblico (finora: buoni risultati e contenuto aumento di costi) oppure dare più spazio ai privati? Ah, saperlo.
Prosegue il purgatorio delle banche italiane. Le loro basse quotazioni di borsa riflettono il nuovo scenario politico che a parole vuole salvarle – come si è sempre fatto – per tutelare il risparmio ma poi le identifica come polli da spennare per finanziare redditi e pensioni di cittadinanza. Intanto stavolta gli istituti di credito italiani passano indenni gli stress test sulla cui utilità nel prevenire future insolvenze si discute, come al solito. Proprio per capire quanto siamo al riparo da una possibile crisi sistemica, ci siamo chiesti cosa è stato fatto e cosa no nei dieci anni dopo il fallimento di Lehman brothers. Il quadro che vien fuori da un libro fresco di stampa non è rassicurante.
Il 3 novembre (come nel 2017) è stato l’Equal pay day – il giorno a partire dal quale è come se le donne europee lavorassero gratis fino alla fine dell’anno. Il riflesso di una differenza salariale del 16,2 per cento. La distanza è più contenuta per le donne italiane che però partecipano molto meno delle loro colleghe al mercato del lavoro.
Mentre il governo annacqua la legge Fornero, un rapporto Inps fornisce tanti dati che spiegano a chi vanno i 286 miliardi all‘anno della previdenza: pensioni d’oro e pensioni da fame, pluripensionati con due o tre trattamenti, differenze di genere e differenze geografiche. Tutti diseguali di fronte (e grazie) alla legge.
Solo sulla Milano-Roma Trenitalia+Alitalia coprono almeno il 70 per cento del traffico. Probabile dunque che Il piano governativo di ingresso di Fs nel capitale della compagnia aerea sollevi problemi di antitrust. Da affrontare con la dismissione di rami delle due aziende e il rischio di un’operazione in perdita.

La rete bucata

Dieci anni fa esplodeva la crisi finanziaria. In “La rete bucata. Le regole e i controlli sulla finanza”, Angelo Baglioni spiega cosa è stato fatto perché non si ripeta. Il quadro non è consolante. Pubblichiamo qui un estratto dell’introduzione al libro.

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