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Salvare l’Europa dopo Brexit: l’elicottero non serve

Chiedere alla Bce di distribuire denaro a pioggia è un sintomo dell’inefficacia delle normali regole di politica fiscale. Il principio del bilancio in pareggio ha finito per ostacolare ogni ragionevole tentativo di gestire il disavanzo in funzione anti-ciclica. Soluzioni nuove per salvare l’Europa.

Rendere l’Eurozona più resiliente: cosa serve subito e cosa può aspettare?

Con la Brexit diventa di ancora più urgente attualità il rafforzamento istituzionale dell’eurozona.

Regno Disunito

Il voto pro Brexit ci consegna un Regno Unito molto diviso. È probabile che la Scozia torni a chiedere l’indipendenza. Anche le linee di reddito segnano una divisione: le aree ricche hanno scelto “remain”, quelle meno benestanti hanno optato per il “leave”. E si apre una questione generazionale.

Il Punto

La vittoria del sì alla Brexit porta la Gran Bretagna verso il Regno Disunito (Scotexit sarà il prossimo passo?) e il sistema finanziario entra in un tunnel. Come se non bastasse, altri rischi incombono. Ben vengano dunque gli stress test sulle grandi banche europee. La novità è che i risultati dei test non porteranno a bollini blu o rossi per le banche ma rimarranno nel back office delle autorità di vigilanza che potrebbero applicarli in modo differenziato tra paesi. Un grande problema dietro ai risultati del referendum inglese così incerto è il timore a fronte del flusso inarrestabile di profughi. L’Onu ne ha contati 65,3 milioni in tutto il mondo, di cui solo 1 milione è entrato nella Ue nel 2015. Pochi rispetto al totale. Molti per un’Unione che non ha una strategia condivisa nell’affrontare il problema. È luogo comune che con l’immigrazione aumenti la violenza. Ma nuovi dati dicono che, per il ventiquattresimo anno consecutivo, gli omicidi sono in calo fino al loro minimo storico nel nostro paese. E – ancora in barba agli stereotipi – la diminuzione è più marcata al Sud.
“Cara Enel, se fai soldi con la banda larga devi distribuirli anche ai tuoi utenti elettrici”. È questo in sostanza ciò che l’Autorità per l’energia è orientata a dire all’ex monopolista che ha deciso di fare una rete tlc in sinergia con quella elettrica. Una mossa che cambia gli assetti di mercato e anche il quadro di regole.
Che ne è dei patti per il Sud fondati sul Masterplan presentato dal governo sette mesi fa? Dovrebbero definire in ciascuna area territoriale gli interventi prioritari e trainanti per lo sviluppo. In realtà ripresentano progetti senza criteri di razionalità economica e non prevedono risorse aggiuntive. Un film già visto.
Passato l’esame di maturità di questi giorni, molti studenti cercano percorsi universitari che diano competenze subito spendibili in un lavoro, come chiedono molte imprese. Ma l’acquisizione di una preparazione generale rimane un’assicurazione contro la rapida e imprevedibile evoluzione delle tecnologie.

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Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale riservato agli amici de lavoce avrà come titolo “Le riforme fatte e quelle da fare”. Si terrà la mattina di mercoledì 14 settembre a Milano. SAVE THE DATE, dunque, vi aspettiamo!
La partecipazione alla prima parte dell’incontro, a porte chiuse, è riservata alla redazione de lavoce.info e a chi ci ha finanziato con almeno 100 euro o raggiunge cumulativamente 100 euro di donazione negli ultimi tre anni. Chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione!

Il Punto

Dopo una campagna piena di colpi bassi e anche tragica, si tiene giovedì il referendum sulla Brexit. Disinformazione e toni xenofobi da parte degli anti-Ue. Cifre catastrofiche poco documentate sull’altro fronte. Riproponiamo in un Dossier gli articoli pubblicati da Lavoce.info sul referendum fin dal gennaio 2013. E seguiamo i recenti sondaggi sulle mutevoli e incerte intenzioni di voto.
Per la prima volta Roma e Torino saranno governate da due donne grilline. Un’importante novità. Vecchie e nuove amministrazioni locali (come anche il governo centrale) dovranno misurarsi con un difficile banco di prova: l’assenza di sostegni monetari per quasi la metà delle famiglie in povertà assoluta e un terzo di quelle della fascia Isee più bassa.
A pesare sulle scelte dell’elettorato femminile – dice una ricerca su elezioni locali passate – può essere la capacità di offrire messaggi positivi, mentre agli uomini piacciono messaggi negativi, di attacco all’avversario. Tra pochi mesi ne avremo un test in America, con la contesa Trump-Clinton.
Continuiamo a raccontare come è cambiata la società italiana. Nel 1995 a praticare la religione era il 30 per cento degli uomini e quasi metà delle donne. Oggi siamo, rispettivamente, al 23,3 e al 34,3 per cento. Gradualmente, come altrove, scende la religiosità ma anche il divario di genere nel frequentare la chiesa.
Abuso di posizione dominante: su questa ipotesi ha aperto una procedura la Commissione europea contro Google-Android. Sotto accusa gli accordi vincolanti con i produttori di smartphone. Ma, a ben guardare, il caso è diverso da quello che costò a Microsoft una maxi-multa e lo spacchettamento di Windows.

300 parole: “Se c’è l’incendio non ti assumo” di Andrea Boitani e Salvatore Modica.

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Meno Europa, siamo inglesi

Dal Regno Unito un dibattito desolante dall’esito incerto

La campagna elettorale del referendum sulla permanenza o l’uscita del Regno Unito dalla Ue si è presto trasformata in una rissa. Neanche la Bbc ha aiutato i cittadini a comprendere quanto fossero fondate le affermazioni a supporto dell’una o l’altra tesi. Il confronto tra due idee di società.

Il Punto

Alla vigilia della seconda votazione che eleggerà 120 sindaci (altri 22 sono passati al primo turno) nei comuni sopra 15 mila abitanti  rimane in parte aperta la questione su come stanno funzionando le coalizioni “a geometria variabile”, modello Milano e modello Roma.
Nelle settimane precedenti il terribile assassinio della deputata laburista Jo Cox, ha continuato a crescere nei sondaggi il supporto per la Brexit, l’uscita del Regno Unito dalla Ue. Che, in ogni caso, sarebbe tutt’altro che immediata. Tre i possibili scenari, tutti accidentati: adesione britannica a trattati esistenti, accordo ad hoc con l’Europa, riforma complessiva dell’Unione. Nel frattempo, anche a causa del referendum inglese, si consuma il fallimento di Janet Yellen, presidente della Fed, nel rialzare l’inflazione Usa verso il 2 per cento, e con esso anche il suo impegno di far salire i tassi d’interesse nel 2016.
Sempre modesta l’entità del risparmio degli italiani investito in previdenza complementare che rappresenta solo il 3,4 per cento delle attività finanziarie delle famiglie ed è raccolta da una pletora di fondi la metà dei quali ha meno di mille iscritti. Lo dice la Covip, l’autorità che vigila sul settore. La Consob, invece, da ente vigilante è sempre più vigilata. Non solo per gli errori del suo presidente Vegas ma anche perché da luglio dovrà vedersela con le nuove norme di Bruxelles che vietano il doppio binario tra authority e giustizia penale nella punizione degli abusi di mercato.
Lascia il tempo che trova la soddisfazione per la crescita dell’occupazione in Italia. Svanisce, infatti, appena si guarda a uno studio Ocse che confronta i dati pre-crisi (2007) con gli attuali e attesi nei diversi paesi. In breve: noi recuperiamo più lentamente degli altri.
È arrivato il tempo dell’auto tutta elettrica di massa? Dal crogiolo supertecnologico di Palo Alto, Tesla ci scommette. Con il suo nuovo modello di berlina premium a prezzo molto concorrenziale punta ai grandi numeri. Una sfida ad alto rischio ai costruttori tradizionali e di vetture ibride.

Alberto Donzelli e altri studiosi commentano (12) l’articolo “Epatite C: se il farmaco costa troppo per essere usato” di Cinzia Di Novi e Vincenzo Carrieri. Con la risposta degli autori.

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Brexit: tre scenari per il day after

Quali sono gli scenari politico-diplomatici che si aprono in caso di Brexit? Il primo vede un’adesione del Regno Unito a trattati già esistenti. Il secondo un accordo ad hoc con l’Unione europea. Il terzo una riforma complessiva della Ue. Il termine di due anni di trattativa previsto dai Trattati.

Come sarà l’Europa nel 2026 se vince Brexit

Cosa sarà dell’Europa se vince la Brexit? Le differenze culturali, politiche ed economiche tra i diversi paesi membri potrebbero accentuarsi ancora di più, fino ad arrivare al dissolvimento dell’Unione e alla formazione di due blocchi in contrasto fra loro. Uno scenario immaginario, ma non troppo.

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