Le differenze di maturità fanno sì che i bambini più giovani nella propria fascia d’età partano svantaggiati, a scuola e nello sport. Se poi sono percepite come differenze di abilità, lo svantaggio si protrae. Lo confermano i dati sui calciatori di serie A. Riflettori sulle categorie giovanili.
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Perché qualcuno dovrebbe investire in una squadra di calcio? Ormai sorpassato il modello italiano che confidava nella visibilità mediatica, resta una sola risposta: “per fare soldi”. Ma ciò implica che le società siano gestite in modo economicamente sostenibile. Club che danno il buon esempio.
L’Ocse certifica quanto avevamo già segnalato. Se nei prossimi due trimestri la crescita fosse pari a zero, il Pil nel 2014 calerebbe dello 0,3 per cento. E la crisi in Ucraina fa pensare che anche il terzo trimestre sia col segno negativo.
Riusciranno i mini-bond a spingere le piccole e medie imprese a investire e indebitarsi? Non è ovvio. Meglio se fosse il governo europeo a farlo, sostenendo l’economia. Un nuovo intervento nel confronto sulla proposta di ridurre le tasse per evitare la stagnazione europea pubblicata su questo sito. Questa settimana la Bce effettua la prima operazione di prestito alle banche Tltro (Targeted Longer-Term Refinancing Operations). Per capirne in senso, bene rileggersi quanto abbiamo pubblicato oltre due mesi fa.
Si chiamano Mooc (massive online open courses) e sono piattaforme gratuite di corsi universitari e materiale didattico per la scuola secondaria. Hanno pregi e molti difetti, ma 9 milioni di studenti in tutto il mondo vi sono iscritti. Peccato che il progetto del Governo Renzi sulla scuola li ignori del tutto.
Quali sono i migliori e i peggiori allenatori delle squadre di calcio italiane? Abbiamo fatto una classifica applicando lo stesso metodo usato per valutare i manager dei fondi d’investimento. In testa c’è proprio Conte. E non mancano le sorprese.
Con poche eccezioni, i tecnici della Serie A non vanno oltre i risultati che la loro squadra otterrebbe con un “allenatore automatico”. Ben diverso quello che accade in Premier League. Ma è da ripensare la struttura manageriale e dei ricavi e l’approccio tattico del calcio italiano.
È un maquillage contabile il taglio di spesa annunciato dalla Camera dei deputati. Spieghiamo i meccanismi di ragioneria creativa adottati che danno al contribuente l’illusione -solo l’illusione!- di un risparmio dei suoi soldi. Con un articolo e un e-book che scende nei dettagli.
Non è ammissibile che l’Istat ritardi ancora nel ridefinire la contabilità nazionale in base alle nuove regole Eurostat: avremo una nota di aggiornamento del Def destinata a essere aggiornata in pochi giorni!
La classe dirigente della Pubblica amministrazione è chiaramente inadeguata. Ma la riforma del ministro Madia ripete gli stessi errori del passato. Vediamo perché.
Tra gli interventi di sostegno alle famiglie più povere che, da Nord a Sud, alcune Regioni hanno varato, quello del Veneto è un esempio di lavori socialmente inutili. Ogni euro erogato costa circa 1,34 euro di burocrazia. Per raggiungere solo l’1 per cento delle famiglie in condizioni di povertà.
Il grande business dei campionati del mondo, ogni quattro anni, allarga il lato oscuro del gioco del calcio, già vasto a livello nazionale. Non c’è praticamente edizione che ne sia indenne. Vediamo quali sono le ombre che già gravano su Russia 2018 e, soprattutto, Qatar 2022.
Convegno de lavoce.info
“Criminalità, corruzione e crescita” è il titolo del convegno 2014 de lavoce.info che si terrà la mattina di mercoledì 17 settembre. La partecipazione all’incontro, a porte chiuse, è riservata alla redazione de lavoce.info e a chi ci ha finanziato con almeno 100 euro o raggiunge cumulativamente 100 euro di donazione negli ultimi tre anni. Chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione! Questo sito vive prevalentemente grazie al contributo dei lettori. Che, ancora una volta ringraziamo di cuore.
Il calcio è un gioco affascinante che accende passioni in tutto il mondo. Dietro la facciata, però, si celano spesso storie poco edificanti. Basta pensare alle accuse e ai sospetti che circondano la Fifa, la federazione che governa questo sport. Per i mondiali del Qatar, poi, l’accusa è di schiavitù.
Una nuova puntata della nostra esplorazione nel labirinto delle regole finanziarie europee. Vediamo come funziona il limite all’espansione della spesa (expenditure benchmark) nell’ambito del Patto di stabilità e crescita.
Ormai si assume solo con il parasubordinato o con contratti a tempo determinato. Mentre diminuiscono le conversioni di questi lavori in rapporti a tempo indeterminato e aumentano le uscite da questi verso la disoccupazione e l’inattività. Il ministro Poletti vuole ulteriormente aumentare i lavori precari e solo successivamente pensare alla stabilizzazione. È la scelta giusta alla luce di questi dati? E ci sarà mai il secondo stadio della sua strategia?
In un decennio circa -dopo la riforma del finanziamento del sistema sanitario– la spesa è esplosa, con un aumento delle uscite correnti del 63 per cento. Perché la transizione dal sistema dei costi storici a quello dei costi standard va a passo di lumaca. Ecco le Regioni che ne pagano il conto.
A che punto è il divario territoriale nel nostro paese, in termini di benessere complessivo e di Pil pro capite? Ci sono sempre almeno due Italie -settentrionale e meridionale- ma dal 2008 la differenza si è ridotta, forse perché al Nord si sta peggio di prima.
Conti in tasca all’Inter, la società di calcio ceduta da Moratti a Thohir. Il risanamento è ancora tutto da fare. E nel 2015 è a rischio sanzioni.
Da oggi il sito lavoce.info nella versione 2.0, varato un anno e mezzo fa, incorpora anche tutti i testi pubblicati dalla fondazione (4 luglio 2002). Non troverete più, dunque, il tasto “archivio” sulla barra di navigazione ma potrete accede agli articoli attraverso il motore di ricerca interno e attraverso i menù a tendina presenti nelle sezioni Argomenti, Dossier, Rubriche.
Convegno de lavoce.info
“Criminalità, corruzione e crescita” è il titolo del convegno 2014 de lavoce.info che si terrà la mattina di mercoledì 17 settembre a Milano (Università Statale – Scienze Politiche). La partecipazione all’incontro, a porte chiuse, è riservata alla redazione de lavoce.info e a chi ci ha finanziato con almeno 100 euro o raggiunge cumulativamente 100 euro di donazione negli ultimi tre anni. Chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione! Questo sito vive prevalentemente grazie al contributo dei lettori. Che, ancora una volta ringraziamo di cuore.
Andiamo a vedere i numeri della Rai a confronto con la Bbc. Il gruppo italiano fattura la metà di quello britannico ma ha 573 dirigenti contro i 444 inglesi. Rai come “Retribuzioni altamente ingiustificate” e poco trasparenti. Va riformata da cima a fondo, come spiegano un articolo e un nuovo e-book de lavoce.info.
L’ingresso del magnate indonesiano rappresenta un punto di svolta per il nostro campionato ancora legato a vecchie logiche di proprietà. Perché, come nell’ economia, non è semplice coniugare competitività e contenimento dei costi. L’esempio inglese è di aiuto, ma non è semplice da seguire.
E’ ormai un fatto acquisito che l’equilibrio competitivo dei campionati europei in generale, e del nostro in particolare, sia diminuito. Il motivo è la pay-tv, una tecnologia che ha immensamente allargato il mercato di riferimento, soprattutto delle grandi squadre. Il vecchio modello organizzativo del sistema calcio italiano non è più adatto al cambiamento radicale di questo mercato. Il problema è dunque di governance: sono necessarie nuove istituzioni e nuove regole. E per far sì che si giochi fra pari, l’unica soluzione è una superlega europea.