Per i dati italiani bisognerà aspettare maggio, ma alcuni numeri da America e Nord Europa possono dare una prima idea dell’impatto devastante che il coronavirus avrà sul mercato del lavoro di tutte le economie colpite.
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Durante il commissariamento dell’ultimo anno Alitalia è uscita dal profondo rosso del conto economico, anche beneficiando di un “prestito” pubblico di 900 milioni. Ora ci sono tre pretendenti all’acquisto ma sono stranieri. Il che fa a pugni con il principio di italianità di cui purtroppo la politica è tornata a parlare.
Sempre l’italianità è al centro delle dispute sul Ceta, patto commerciale Ue-Canada che il governo vuole respingere. I fatti sono che prima c’erano zero garanzie anti-contraffazione per i prodotti Made in Italy, mentre – con il trattato – dei 143 prodotti con indicazione geografica protetta 41 sono italIani. Tra l’altro, è proprio con questo tipo di accordi bilaterali che – oltre a ridurre o eliminare i dazi – si regolano standard, procedure, concorrenza, barriere non tariffarie. Dettagli cruciali per evitare che le nostre Pmi rimangano schiacciate nella guerra commerciale di Usa, Cina e Russia. Vale comunque la pena di verificare se dall’entrata in funzione provvisoria del Ceta nel settembre 2017, i prodotti italiani – vini in testa – hanno esportato di più o di meno nel paese nord-americano. La risposta è: generalmente sì.
Esordio col botto di Paolo Savona nei panni di ministro per gli Affari europei. In un recente intervento sulla stampa il professore fa confusione tra strumenti di politica monetaria, il Qe e il mai usato Omt. E propone per la Bce un ruolo di sostegno ai governi nazionali che spetterebbe ad una politica fiscale comune. Confusione anche sul fronte delle politiche del lavoro: il fact-checking de lavoce.info spiega perché in un confronto tv tra il numero uno di Confindustria Boccia e il ministro Di Maio le cifre prodotte da entrambe le parti sui lavoratori precari siano imprecise.
Paolo Miccoli, presidente dell’Anvur (Agenzia valutazione dell’università e della ricerca) commenta l’articolo di Andrea Gavosto “Dopo la crisi, si torna all’università”.
Convegno annuale de lavoce.info il 17 settembre a Milano. Save the date!
“I primi 100 giorni di populismo“ è il titolo del convegno annuale de lavoce,info. Si svolgerà la mattina di lunedì 17 settembre a Milano. È un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! Presto comunicheremo luogo e programma. La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni. Chi vuole è ancora in tempo per fare la donazione.
La Ue ha negoziato con il Canada l’apertura reciproca di gran parte degli scambi nel rispetto di standard elevati. Il Ceta è un’opportunità per l’Europa e dovrebbe essere un modello per altri trattati commerciali, a partire dal Ttip. Perché è stato osteggiato. Il potere di ricatto dei paesi.
La legge di Stabilità per il prossimo anno contiene tagli alle tasse che non sono compensati da riduzioni di spesa. Il nostro paese dovrebbe invece approfittare del quantitative easing per far calare il debito in modo significativo. L’illusione dello scampato pericolo e l’esempio del Canada.