Chi lavora in agricoltura è molto spesso sottoposto a condizioni di sfruttamento, specie quando si tratta di immigrati. La tragica vicenda di Latina ne è un esempio emblematico. Ma anche in questo settore si possono garantire legalità e diritti dei lavoratori.
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La situazione dei lavoratori stagionali in agricoltura è stata resa ancora più difficile dalla pandemia, mentre la regolarizzazione non ha dato risultati significativi. Servono soluzioni strutturali per dare dignità e sicurezza al lavoro degli “invisibili”.
La regolarizzazione doveva servire principalmente a colpire il caporalato in agricoltura ma è nel lavoro domestico che si è registrato il maggior numero di domande. Il problema è che si continua a gestire l’immigrazione con strumenti emergenziali.
La sanatoria per gli irregolari avrebbe dovuto colpire soprattutto il caporalato ma ne hanno usufruito principalmente colf e badanti. Il problema è che si continua a gestire il fenomeno con misure emergenziali. Anche per la digitalizzazione serve un piano organico: le infrastrutture ad altissima velocità di connessione non bastano. In Italia urge un’accelerazione per non perdere il treno dell’innovazione.
Dove si è registrato il maggior aumento della mortalità dall’inizio della pandemia? Nelle zone periferiche e nei contesti socio-economici più svantaggiati. Uno studio può aiutare a individuare le aree a rischio.
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