L’accordo in seno all’Eurogruppo per 540 miliardi di euro non pare sufficiente a salvare l’Europa dalla grande crisi economica. È importante che la Bce intervenga ancora. Puntando su una monetizzazione del debito dei paesi europei, attraverso acquisti permanenti di titoli pubblici.
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La Ue dovrebbe affrontare la crisi da coronavirus con un approccio sistemico, volto alla ricostituzione della quantità di capitale economico, umano e sociale preesistente. Sarebbe un impegno nello spirito del Trattato di Lisbona. Ecco come quantificarlo.
L’emissione di coronabonds è la strada giusta per recuperare risorse sufficienti ad affrontare la crisi economica generata in tutta Europa dalla pandemia. Qui la proposta per un intervento adeguato e capace di superare le obiezioni dei paesi del Nord
Al di là della legittimità o meno del secondo mandato di Nicolás Maduro, il Venezuela dovrebbe andare a nuove elezioni presidenziali. Perché il paese è al collasso economico e sociale e senza un cambiamento politico la crisi continuerà ad aggravarsi.
L’aumento dei matrimoni è un segnale incoraggiante, soprattutto in confronto a quanto accaduto negli anni scorsi. Ma perché possa dare un vero impulso di vitalità al paese, si devono potenziare gli strumenti a favore dell’autonomia delle nuove generazioni e di solido accesso al mondo del lavoro.
Se in molti paesi il numero dei furti e delle rapine è diminuito costantemente dal 1992 è perché questi reati sono diventati meno remunerativi e più difficili da compiere. Di recente però, almeno in Italia, si registra un aumento di furti in appartamento e borseggi. La spiegazione è nella crisi economica.
Dal Rapporto Inps 2016 emerge non solo la perdita di milioni di posti di lavoro, ma anche come la crisi abbia ridotto il numero delle imprese e indotto una loro maggiore concentrazione. Così la ripresa dell’occupazione è lenta e spesso part-time. Modello insostenibile per la non autosufficienza.
Dopo la netta vittoria elettorale nel collegio di Oldham West (hinterland di Manchester), la sinistra moderata inglese cerca di valutare il peso elettorale del nuovo leader laburista, il radicale Jeremy Corbyn. Scetticismo sulla leadership Corbyn rimane. Per molti è comunque un candidato sconfitto in partenza che condanna il paese a un lungo periodo di egemonia Tory. Le sue proposte economiche sembrano ispirate da posizioni ideologiche superate. Infine, il Labour sembra tornare indietro di 40 anni. C’è del vero in tutte e tre le critiche. Ma è sufficiente per bocciare Corbyn?
Pur senza avere miniere aurifere, l’Italia è diventata un paese esportatore d’oro. Succede grazie al boom dei negozi che acquistano oro dai privati cittadini. E non è una buona notizia. Perché fotografa come la crisi abbia ormai colpito molte famiglie, che guardano al futuro con preoccupazione.
L’Europa sembra un’orchestra stonata e senza direttore. Non c’è da stupirsi se i mercati finanziari danno segni di nervosismo. Questa settimana abbiamo avuto un assaggio della tempesta che ci aspetta se l’Europa continua a latitare. L’unica via d’uscita è una maggiore cooperazione.