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Tag: debito greco

Il Punto

Esplode ancora una volta la protesta dei tassisti, questa volta contro le auto Ncc. La questione è sempre quella di frenare la concorrenza, che riduce il valore delle licenze. Un aspetto che va comunque discusso.
Avvicinandosi al suo 60esimo compleanno, l’Europa è diventata una bisbetica bacchettona sull’etichettatura dei prodotti. Mantenendo però – per ragioni nazionali di bottega – una grande flessibilità nel coniugare esigenze interne di sicurezza e tutela dei diritti umani che della Ue sono principi fondanti. La mancanza di un approccio europeo condiviso è evidente anche nel braccio di ferro sulla gestione del debito greco. La Germania insiste nell’inchiodare la Grecia di oggi a pagare le colpe di politici e banche estere del passato. Mentre il Fondo monetario preme da tempo per un condono e condizioni di rimborso meno stringenti.
C’è da preoccuparsi quando Bankitalia iscrive a bilancio 350 miliardi di euro di “passività verso l’Eurosistema”? Qualcuno dice di no perché l’Eurosistema non ha personalità giuridica e quindi non può essere un vero creditore. Eppure saldi debitori sul sistema Target 2 tanto negativi segnalano una debolezza del sistema bancario nazionale.
Dal 2018 i sindaci non potranno più utilizzare gli oneri di urbanizzazione per ripianare i bilanci comunali. Istituiti 40 anni fa per coprire prevalentemente i costi delle opere pubbliche annesse alle nuove costruzioni, poco per volta hanno finito per finanziare la spesa corrente dei municipi. Ora si torna (quasi) alle origini.

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Torna in scena lo scontro sul debito greco

Fondo monetario e paesi europei litigano di nuovo sul piano di finanziamenti alla Grecia. È molto probabile che anche questa volta si arriverà a un accordo. Ma l’esperienza del salvataggio greco dovrebbe convincere l’Europa a rafforzare le proprie istituzioni per affrontare un futuro non semplice.

Bailout greco: dove sono finiti i soldi

Tsipras sostiene che le risorse del primo salvataggio sono andate alle banche di Francia e Germania. Ma i numeri raccontano una storia diversa. Tra 2010 e 2013 banche e governo greci hanno ricevuto un flusso positivo di risorse dall’estero. Un accordo con i creditori l’avrebbe fatto continuare.

Chi è (ancora) esposto al rischio greco

La Grecia è di nuovo sotto pressione sui mercati dopo i primi passi del Governo Tsipras. Ma oggi chi è esposto al rischio greco? Scontato l’aumento del peso dei creditori pubblici nella struttura del debito, la lenta ripresa degli investimenti privati è forse un segnale di ritorno alla fiducia.

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