Mentre sparisce nel nulla la spending review, falliscono uno dopo l’altro i tentativi di accorpare i comuni. Il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ora ci riprova con l’obiettivo di passare da 8.100 enti a 2.500, abolendo quelli sotto i 15 mila abitanti. Per riuscirci davvero, sarebbe bene prevedere sanzioni e incentivi di carattere finanziario.
Come ridurre il carico fiscale sul lavoro e renderlo al contempo più progressivo, spostando il prelievo sulle imposte indirette. Discutiamo una proposta di riforma fiscale che costa quasi 15 miliardi da coprire con un inasprimento dell’Iva.
La Camera discute l’introduzione nel nostro ordinamento del reato di autoriciclaggio. Importante che non esca una norma annacquata: sarebbe un regalo ai grandi evasori fiscali.
Per ridurre la spesa sanitaria bene centralizzare gli acquisti, adottare i costi standard e rinegoziare i contratti. Ma ci vogliono anche azioni strutturali che investano sulle competenze dei funzionari pubblici.
Tag: enti locali
L’imposta sulla proprietà non è solo una forma di tassazione meno distorsiva di altre. Applicata a livello locale, sembra anche aumentare la disciplina fiscale generale. Meccanismi che incentivano i politici locali a essere responsabili e gli elettori a informarsi sui costi dei programmi di spesa.
Il Parlamento ha approvato definitivamente la riforma Delrio, che contiene disposizioni importanti in materia di province, città metropolitane e comuni. Una raccolta di articoli sul tema.
Auguriamoci che il nuovo governo sia in grado di imprimere la svolta nella politica economica di cui il paese ha bisogno. Non ci verranno concesse prove d’appello.
I divari retributivi nel pubblico impiego, già documentati su questo sito , sono il frutto della “privatizzazione” iniziata negli anni ’90. Avrebbe dovuto imporre anche un sistema meritocratico di incentivi che però non ha funzionato. Meglio ricostruire le carriere nella PA a partire dalla valutazione del personale e sganciarle completamente dalla politica. Vediamo come. Anche la lotta contro corruzione è indissolubilmente legata alla battaglia per aumentare il livello di efficienza e di etica nello Stato.
Del tutto inadeguato il disegno di legge Delrio sulle città metropolitane e i comuni: la nuova architettura non parte dall’accorpamento dei comuni e non individua selettivamente le aree metropolitane che davvero necessitano di questa dimensione operativa.
Con i premi dell’assicurazione Rc-auto tra i più alti d’Europa, il nostro mercato delle polizze avrebbe bisogno di una sostanziosa iniezione di concorrenza. Uno degli ultimi disegni di legge approvati dal governo uscente, invece, prevede sconti sull’assicurazione auto in cambio obblighi per assicurato. Non basta.
Un commento di Maria Luisa Delvigo a “ I guitti del giornalismo ” di Luigi Guiso
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La legge elettorale impone di riformare il titolo V della Costituzione perchè non funziona con il bicameralismo perfetto. Oltre al Senato trasformato in camera territoriale, bisogna approfittarne per abolire le province. Un nuovo Dossier con gli articoli de lavoce.info sul tema.
Nel discorso sullo stato dell’Unione Barack Obama ha omesso di spiegare perché la sua riforma della sanità americana, varata ben tre anni fa, stenta ancora a prendere il largo.
Grazie alle rimesse degli emigrati, arrivano nei paesi in via di sviluppo oltre 410 miliardi di dollari all’anno. Solo dall’Italia 7 miliardi di euro. E in piena crisi sono aumentate. Ne beneficiamo indirettamente anche noi perché sono un canale strategico per ridurre la vulnerabilità delle economie più povere a shock esterni.
Hanno diritto a un’agevolazione fiscale sugli affitti gli studenti universitari fuori sede. Ma, dati alla mano, sono pochi quelli che se ne avvantaggiano e per importi modesti. Forte il sospetto di evasione fiscale. Dei locatori.
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Revisione del Titolo V, trasformazione del Senato in Camera territoriale e abolizione delle province: forse questa volta si fa sul serio. Ecco alcuni nostri contributi sull’argomento.
I lavori pubblici hanno risentito in modo particolare della crisi. Partono solo le opere minori, da avviare rapidamente con le poche risorse disponibili. Si applicano perciò procedure più semplici, ma meno competitive. La strutturale mancanza di trasparenza. I risultati di uno studio sulla Toscana.
La legge e i decreti attuativi hanno deluso chi riponeva aspettative salvifiche nel federalismo fiscale. Anche la meritoria sostituzione della spesa storica con il meccanismo dei costi standard incide solo sul lato della spesa degli enti locali ma non su quello delle loro entrate.
I fondi europei per lo sviluppo e la coesione nel nostro paese sono spesi poco e male. Colpa dell’eccessiva frammentazione dei progetti, con una distribuzione delle risorse che risponde più a logiche antirecessive e contingenti che a un disegno strategico di quale Italia vorremmo nei prossimi dieci anni.
La riforma del Patto di stabilità interno è da anni in cima all’agenda politica. Finora, tuttavia, i correttivi introdotti hanno seguito la logica della toppa, senza risolverne le criticità strutturali. Ora la palla passa al prossimo Governo. E le promesse da campagna elettorale si sprecano.