Il Pnrr non è un maxi-ristoro per i paesi colpiti dal Covid. È lo strumento operativo per realizzare il Next Generation EU. Modifiche sono possibili, ma all’interno di una cornice che rafforzi l’Europa. Solo così si possono affrontare le grandi sfide.
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È difficile valutare se l’accordo sul tetto al prezzo del gas sarà efficace. Lo schema si applica solo a una parte delle transazioni sui mercati spot, escludendo i contratti bilaterali. Basta dunque uno spostamento degli scambi per vanificare gli sforzi.
Gli interventi di adattamento ai cambiamenti climatici e alla prevenzione dei rischi naturali si possono finanziare con i fondi Fesr. Nel complesso i programmi regionali per il 2021-2027 prevedono un aumento degli investimenti, ma con i limiti di sempre.
Di fronte alla crisi energetica il Consiglio europeo ha trovato un accordo sull’approfondimento di alcune misure. Dagli acquisti congiunti volontari al nuovo parametro di riferimento per il gas, al corridoio dinamico di prezzo, ecco un’analisi dettagliata.
L’inflazione rimane alta negli Stati Uniti e continua a crescere in Europa e in tanti altri paesi. Forse nei prossimi mesi cominceranno a rallentare i prezzi delle materie prime energetiche e alimentari, ma le banche centrali non cambieranno politica.
La posizione di Fratelli d’Italia sull’Unione europea è definita dal concetto di “Europa delle nazioni”. Ma introdurre il principio della dominanza della legislazione nazionale su quella europea sarebbe molto pericoloso per i nostri interessi nazionali.
Raggiunto l’accordo sulla direttiva Ue per “un equo salario minimo”. Non significa l’introduzione di una stessa misura in tutti i paesi Ue. Permetterà però di discutere di riduzione di povertà e disuguaglianze salariali.
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Massimo D’Alema: qual è il peso demografico ed economico dell’Europa nel mondo?
La guerra in Ucraina mette in secondo piano le esigenze legate alla transizione verde. Ma i rischi legati al cambiamento climatico richiedono politiche pubbliche ambiziose. Gli ostacoli non mancano lungo un percorso da condividere a livello globale.
Sempre più spesso le sanzioni sostituiscono le azioni militari, l’ultimo esempio sono i provvedimenti presi dai paesi occidentali contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Nei prossimi anni il tentativo di sottrarsi a ricatti economici reciproci porterà a una riconfigurazione dell’economia mondiale per gruppi integrati di paesi. Dopo la pandemia anche in Italia sono aumentate le dimissioni dal posto di lavoro. È un fenomeno complesso e a spiegarlo non bastano né l’ipotesi di “dimissioni rimandate”, né la paura di ammalarsi di Covid sul posto di lavoro, né il malessere dovuto allo smart-working. Tra le politiche attive del lavoro debutta il Programma Gol: la sua capacità di successo dipende però da una rivoluzione digitale che deve coinvolgere in primo luogo il personale dei centri per l’impiego. Sono 3,8 milioni gli anziani non autosufficienti nel nostro paese e a prendersene cura sono soprattutto le donne. E in futuro? Una indagine esplorativa mostra che le persone più giovani sono consapevoli dei rischi associati alla non autosufficienza. Istituzioni e organizzazioni dovranno essere pronte a rispondere alla nuova domanda di servizi. Il Sistema per lo scambio di quote emissione è un pilastro della politica europea sul clima, ma va ripensato perché così com’è rischia di deprimere l’economia. Nella Giornata mondiale dell’acqua proponiamo alcuni grafici su consumi (e sprechi) in Italia e riprendiamo l’analisi sulle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per il sistema idrico.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Questa settimana abbiamo realizzato una serie di grafici sullo stato e il consumo delle risorse idriche in Italia.
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