Lavoce.info

Tag: Fed Pagina 5 di 7

La sbornia che mina le banche centrali

Molto probabilmente, la Fed interromperà il suo pur prudente rialzo dei tassi. È un segnale di resa alle esigenze dei mercati azionari e obbligazionari. E al problema irrisolto dell’eccesso di debito. Ma così si erode l’indipendenza delle banche centrali.

Il Punto

Salvini e Di Maio vorrebbero dal Parlamento un Documento di economia e finanza che incorpori già le loro proposte su tasse e spese. Cioè più deficit e più debito. Meglio sarebbe mandare a Bruxelles un Def minimale che capitalizzi i buoni risultati ottenuti nel 2017. Poi il nuovo governo disporrà. Tra le patate bollenti del nuovo esecutivo ci sarà anche quella delle politiche attive per il lavoro, in particolare per ricollocare chi ha perso l’occupazione. Introdotte dal Jobs act, si sono arricchite di dettagli la cui efficacia è tutta da valutare.
C’è fermento nel mondo high-tech. Margrethe Vestager, commissario Ue alla concorrenza, marca stretto Google. E si ipotizza uno spezzatino imposto al gigante del web per aver messo insieme motore di ricerca e attività commerciali. Se smembrare o meno un campione troppo potente rimane un tema controverso. Circondata da blogger entusiasti che ne hanno convalidato l’immagine innovativa, ecologica e di eccellenza di prestazione, Tesla rischia il testa-coda. L’auto elettrica è incappata in gravi incidenti tecnici e fallisce sistematicamente i promessi obiettivi di produzione. Così il titolo ha perso un quarto del suo valore di borsa.
Tra guerre sui dazi e tagli al bilancio federale, l’economia americana e la borsa rischiano di avvitarsi nell’incertezza. E non arriva chiarezza dal neo-governatore della Fed Jay Powell che – avviandosi su un sentiero di rialzo dei tassi – allude a un futuro roseo in contrasto con il previsto rallentamento della crescita.
Con la Brexit mancheranno nel bilancio Ue fino a 12 miliardi di euro annui. Stanti le resistenze ad aumentare i contributi al bilancio dei 27 paesi rimanenti, si parla di usare gli utili delle banche centrali dell’eurosistema versati alla Bce. Idea malsana e poco praticabile, con complicati dettagli di attuazione.
Il rebus che il presidente Mattarella cerca di risolvere è stato generato da una legge elettorale piena di rigidità, studiata con l’illusione di raggiungere un risultato preordinato (l’esclusione del M5s). Che invece ha prodotto un tripartitismo gestibile solo con spericolate capriole politiche. E addio governabilità.

Pietro Ichino rientra nella redazione de lavoce.info, della quale è stato uno dei fondatori nel 2002. Eletto senatore nel 2008, Pietro si è autosospeso dalla redazione pur continuando a pubblicare sul sito alcuni interventi. Vi ritorna, dopo due legislature consecutive, non essendosi ripresentato candidato. Saranno più frequenti su lavoce.info i suoi contributi sul diritto del lavoro e le relazioni industriali. Bentornato Pietro!

Perché la Fed rimane cauta

La Fed aumenta i tassi, ma con cautela. E avverte che stime e previsioni sono oggi caratterizzate da incertezza. È la stessa prudenza usata dalla Bce. Perché ciò che accade alle monete non dipende soltanto dalle banche centrali, ma anche dai governi.

Il Punto

Tutte le leggi di bilancio, esposte alle intemperie della politica, diventano elettoralistiche. Anche quella del governo Gentiloni – partita con un basso profilo – si è gonfiata in modo opaco di bonus, detrazioni e deduzioni nei 14 giorni tra il Consiglio dei ministri che l’ha approvata e il suo arrivo in Parlamento. Tra i tentativi in atto, quello di fermare l’aumento dell’età di pensionamento a 67 anni. Bloccare, come vuole il sindacato, l’aggancio all’aspettativa di vita sposterebbe il problema sulle spalle dei contribuenti. Meglio ampliare le forme di flessibilità in uscita. Di disuguaglianza, povertà e vocazione economica ha parlato la segretaria della Fiom Francesca Re David. Con affermazioni non sempre convincenti che il fact-checking de la voce.info è andato a verificare.
Su entrambi i fronti, indipendentisti catalani e governo di Madrid, si è giocato a drammatizzare lo scontro. Così gli spazi di mediazione sono sempre più stretti e l’economia della regione – da cui già 1.800 imprese hanno spostato la sede legale – comincia a sentire gli effetti negativi. Ma anche quella di tutto il paese. Con la nomina di Powell alla testa della Fed, Trump rompe alcune tradizioni ma non rovescia il tavolo secondo il suo stile. La scelta, infatti, garantisce la continuità con la politica monetaria di Janet Yellen. Più in là, però, il rinnovo di tre membri del direttorio potrà alterare l’equilibrio dell’organo di vertice. Intanto nel terzo trimestre l’economia Usa accelera la corsa sospinta ancora una volta dai giganti del web (Google, Amazon, Microsoft, Twitter) che hanno messo a segno ottimi risultati, oltre le aspettative di mercato. Ma se il loro strapotere distorcerà la concorrenza potrebbe arrivare uno spezzatino imposto dall’Antitrust americano.

Jerome Powell, un avvocato alla Fed

Jerome Powell, un avvocato, è il nuovo presidente della Fed. Nell’immediato è una scelta di continuità. Ma nel medio periodo, l’incertezza sulle sue posizioni potrebbe diventare un fattore rilevante. Soprattutto se ci fosse da affrontare una crisi. 

Il Punto

Scompaiono i voucher, utili per compensare attività occasionali senza pesi burocratici. Al picco del loro uso, rappresentavano circa lo 0,3 per cento delle ore di lavoro totali. Ma poi la Cgil ne ha fatto una battaglia di bandiera e nessun politico li ha difesi. Ora, almeno, si torni a rafforzare il lavoro a chiamata.
Con il rialzo dei tassi, la Federal reserve trasmette un messaggio di normalizzazione. Del resto i dati dell’economia Usa sono tutti positivi. E l’aumento del greggio e i salari in crescita hanno fatto tornare l’inflazione a quel 2 per cento che per la Fed è una scelta, per la Bce un assurdo vincolo statutario.
Il vero punto critico della riforma della Buona scuola si chiama “valutazione”. Studenti giudicati in modo non omogeneo e ostacoli allo svolgimento delle prove Invalsi. Insegnanti valutati da comitati con metodi discrezionali. Presidi a giudizio dai loro pari a loro volta soggetti a valutazione. Si può fare molto meglio.
Se la Corte costituzionale dice no a misure di taglio delle pensioni più alte, perché non usare lo strumento fiscale? Una “pension tax” divisa in due: solite aliquote Irpef  sulla parte di trattamento accumulato con la capitalizzazione dei contributi e, invece, aliquote più salate e progressive sulla parte “regalata”. Dove è alto il rischio di obiezioni della Consulta è sul progetto di modulare le aliquote Irpef in funzione dell’età anagrafica. Certo, l’Italia non è un paese per giovani. Ma se il reddito di un giovane è pari a quello di un contribuente maturo, perché dovrebbe pagare meno?
I dati dicono che molte Pmi sono ripartite. I casi di successo riguardano tutti i settori, tranne l’energia ma incluse le costruzioni (già in crisi profonda). Crescita dei ricavi e del valore aggiunto, con margini più elevati. Tutto bene? No. Malgrado il calo del costo del lavoro la produttività è sempre troppo bassa.

Il Punto

Il rialzo dei tassi deciso dalla Fed a dicembre continuerà nel 2017. Guardando la geografia del dollaro si vede che a pagare il conto saranno soprattutto i paesi emergenti. Indebitati in dollari a tassi variabili, vedono svanire in un attimo i benefici sull’export della perdita di valore delle loro valute. Una lezione da ricordare per chi crede nel recupero di sovranità con l’uscita dall’euro.
L’Europa assediata dal rischio terrorismo non può che stringersi intorno ai suoi valori fondanti. Tra questi c’è la parità di genere o – meglio – la minor disparità al mondo: “solo” il 25 per cento. Peccato che l’Italia sia in fondo alla classifica europea, seguita da Austria, Cipro, Grecia e Malta. Da noi le differenze tra uomini e donne nascono nel mercato del lavoro dove, per ridurre i disagi professionali della maternità, servono politiche di conciliazione famiglia-lavoro. Ma il congedo di paternità obbligatorio è stato ora introdotto in via definitiva per appena due giorni.
Quello del 4 dicembre è stato un referendum sulla riforma costituzionale. Ma, come sappiamo, molti hanno espresso con il voto il loro scontento economico e sociale. Lo si vede nelle alte percentuali di “no” nelle aree dove è maggiore il rischio di povertà e minore l’occupazione. Per uscire dal groviglio delle leggi elettorali ora vigenti, ci sarà da trovare un compromesso su una di queste alternative semplificate: il sistema uninominale – che favorisce il bipolarismo – oppure un proporzionale con piccoli collegi che rispecchia meglio l’attuale scenario tripolare.
Milioni di italiani prendono l’autostrada in questi giorni. E molti si chiedono chi fissa le tariffe e come lo fa. È all’Anas che spetta approvare quanto richiesto dai concessionari. Considerando inflazione, qualità del servizio, investimenti fatti. Parametri di giudizio certi, valutati con tanta discrezionalità e poca trasparenza.

Sostieni lavoce.info
Lavoce.info vive ed è indipendente grazie al sostegno delle migliaia di suoi lettori. Vi chiediamo una piccola-grande donazione secondo le vostre possibilità. Agli amici che ci manderanno almeno 100 euro offriremo nel 2017 la partecipazione al nostro convegno annuale a porte chiuse.

Perché salgono i tassi in Europa e in Italia

Mese dopo mese, la divergenza tra la politica monetaria americana e quella europea continua ad ampliarsi. Se da un lato la Bce prosegue nella sua azione di stimolo, senza annunciare nuove misure ma nemmeno ipotizzando un’inversione di marcia, dall’altro la Fed, con le parole della Yellen che hanno seguito a stretto giro l’elezione di Trump e con le ultime decisioni adottate, conferma che il progressivo rialzo dei tassi non è più un orizzonte così lontano. Non sorprende, quindi, che anche i mercati reagiscano a questa prospettiva.

Nel grafico sono rappresentati i rendimenti dei titoli del debito sovrano di Germania, Francia e Italia (scadenza a 10 anni).
È facile osservare come, approssimativamente da metà ottobre, tutti i rendimenti qui considerati siano aumentati, invertendo così un trend che, da stabile, si era addirittura fatto leggermente discendente durante l’estate.
Per quanto riguarda gli spread rispetto ai titoli tedeschi, e cioè la distanza tra le diverse serie e quella tedesca, si può notare come il differenziale dei titoli francesi si mantenga costantemente intorno ai 50 punti base. Lo spread italiano, invece, è aumentato nei mesi scorsi, forse anche per via dell’incertezza che avvolge il clima politico del paese. Tuttavia, il differenziale italiano si è leggermente riassorbito a partire dalla fine di novembre e non ha registrato nuovi picchi in seguito al risultato del referendum costituzionale.
Certo un rialzo dei rendimenti dei nostri titoli di stato potrebbe comportare qualche problema: se la già elevata spesa per il servizio del debito dovesse aumentare, infatti, si chiuderebbero ulteriormente i margini di manovra del governo e il consolidamento di bilancio si farebbe più doloroso.

bond

 

 

(A cura di Matteo Laffi)

Politica monetaria: ritorno agli anni Settanta

Si ripropone oggi il dilemma degli anni Settanta. Se la Fed misura correttamente il tasso naturale, la politica dei tassi a zero è appropriata. Se invece lo sta sottostimando, i tassi oggi sono eccessivamente bassi e andrebbero normalizzati. Il dibattito è destinato a continuare ancora per molto.

Il Punto

Sarebbero state un buon affare in termini economici le Olimpiadi a Roma nel 2024? Uno studio dei grandi eventi degli ultimi 55 anni mostra benefici molto inferiori alle attese. E i costi hanno mediamente superato le previsioni del 156 per cento.
La Federal reserve aveva preannunciato ripetuti aumenti dei tassi di riferimento nel 2016 ma ancora non si è mossa. La sua titubanza dipende dal fatto che un rialzo affrettato rischierebbe di ostacolare una ripresa che va già troppo al rallentatore.
Rinviato l’incontro governo-sindacati per definire gli interventi sulle pensioni, ne riassumiamo l’impianto generale: Ape (Anticipo pensionistico), aumento della “quattordicesima” e allargamento della platea di beneficiari, no-tax area a 10 mila euro, ricongiunzioni gratuite. Con dettagli cruciali da mettere a punto.
In Italia gli omicidi sono al minimo storico. E, considerando anche altri crimini, la sicurezza è più alta rispetto a un quarto di secolo fa. Eppure la percezione dei cittadini è opposta. Perché di recente sono cresciuti furti e rapine, reati ad alta frequenza. In particolare, le rapine in casa sono più che raddoppiate in 12 anni.
Sempre più nelle imprese si organizza il lavoro in team. Se – in più – tra i componenti del gruppo ci sono rapporti di amicizia, i risultati sono migliori e limitano i comportamenti opportunistici di chi lascia che gli altri si impegnino. Lo suggerisce un esperimento fatto sul campo.

Pagina 5 di 7

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén