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Il Punto

Perché molti politici ed elettori in un caso come quello di Macerata giustificano pubblicamente un gesto criminale? Come ci spiega il Nobel Jean Tirole, le narrazioni che ci raccontiamo servono a piegare la realtà in modo da giustificare azioni immorali preservando una buona immagine di noi stessi. Intanto Silvio Berlusconi insegue Salvini cavalcando la tigre della xenofobia e chiede il rimpatrio di 600 mila stranieri irregolari. Ma sbaglia i conti perché una parte consistente di loro ha diritto d’asilo. Come dimostra il fact-checking de lavoce.info.
Quest’anno l’assegnazione dei diritti tv del calcio italiano rivolta assetti e meccanismi di un business da 1,4 miliardi per stagione. Fine delle esclusive sulle partite e un grande intermediario che alloca i diritti a vari soggetti, incluse società telefoniche e – presto – giganti del web. Concorrenza a 360 gradi.
L’idea del centro-destra di appiattire e semplificare radicalmente il regime fiscale non comincia con la flat tax. Già nel 2001 Berlusconi propose un sistema con due sole aliquote e un’ampia no tax area. E già allora tale misura – più blanda di quella di oggi – non venne applicata per timore del crollo del gettito. Mentre i leader di Forza Italia e della Lega si attribuiscono parti diverse nella nuova commedia sui condoni edilizi, i programmi elettorali dimenticano o trattano solo brevemente le politiche sociali per la casa. E si registrano 56 mila sfratti in un anno. Su altri grandi temi il confronto politico si nutre spesso di slogan non documentati. Sulla sanità: è vero che è stata privata di fondi come dice la pentastellata Lezzi? Oppure ha ragione la ministra Lorenzin che rivendica finanziamenti in crescita? Il fact-checking de lavoce.info fa i conti per capire chi ha ragione.
Nel Far West delle criptovalute non poteva mancare il colpo grosso. Mezzo miliardo di dollari in denaro virtuale sottratti da una piattaforma giapponese. Probabilmente i cripto-banditi non potranno godere del bottino e i cripto-derubati non soffriranno alcun danno. I paradossi dell’era del bitcoin.
Sembra impossibile tagliare le pensioni d’oro. Cozzerebbe contro ostacoli giuridici (i diritti acquisiti) e con il modesto risparmio che ne deriverebbe. Eppure un provvedimento del genere avrebbe il forte valore simbolico. Tutto sta nel mettersi d’accordo sul livello a cui un trattamento previdenziale diventa d’oro.

Promesse non mantenute: la “quasi” flat tax

In campagna elettorale Forza Italia lancia una riforma fiscale dai costi alti. Ma è una promessa poco credibile. Perché una proposta simile era stata fatta nel 2001 dal governo Berlusconi e mai realizzata, pur in condizioni più favorevoli delle attuali.

Con la flat tax conti pubblici a rischio?

Le proposte di flat tax di Forza Italia e Lega darebbero un gettito nettamente inferiore a quello attuale dell’Irpef, anche con un ottimistico recupero totale dell’evasione. A beneficiare del risparmio di imposta sarebbero soprattutto i redditi più alti.

Il Punto

Sui social media prevale l’antipolitica e si fa strada il desiderio di astensione. Intanto però nel 2017 1,2 milioni di contribuenti hanno colto l’occasione per conferire il 2 per mille della loro Irpef ai partiti. Tutte le forze politiche hanno avuto un aumento di fondi, specie quelle più radicate sul territorio come Pd e Lega.
I nostri calcoli indicano che dalle due proposte di flat tax (Irpef ad aliquota unica) di Lega e Forza Italia arriverebbero maggiori guadagni per i più ricchi e una perdita di gettito vicina ai 50 miliardi. Un buco difficile da coprire persino se recuperassimo tutte le imposte evase. In Usa una riforma fiscale con scarse coperture è già stata approvata. La parte relativa ai redditi societari rappresenta una dichiarazione di guerra fiscale all’Europa. Ma è anche una frustata di ammodernamento con l’intento di riguadagnare competitività.
Anche le pensioni scatenano la creatività dei leader dell’opposizione, sia per le generose promesse sia per le fonti a cui attingere le coperture. Inedite sintonie anche su altri fronti: oltre a Salvini e Di Maio, il leader di Leu Pietro Grasso abbraccia la tesi delle vaccinazioni per scelta e non per obbligo. Sostenendo che nel Veneto questa prassi ha centrato l’obiettivo della quasi totale copertura vaccinale. Un’affermazione falsa, come documenta questo fact-checking de lavoce.info.
Per ridurre il numero di contratti a tempo determinato – relativi a oltre 3 milioni di lavoratori in un anno – ci sono vari strumenti: restrizioni temporali, disincentivi economici, limiti numerici per ogni impresa. Ognuno con pro e contro. Anzitutto c’è però da capire se e quando le posizioni di lavoro sono davvero temporanee.
Tra i disegni di legge da ripresentare al prossimo Parlamento, quello con nuove regole per gli scioperi nei servizi pubblici. Area ad alta conflittualità che causa odiosi disagi ai cittadini. La proposta principale: limitare ai sindacati più rappresentativi il diritto di proclamare lo sciopero. Semplice e (forse) efficace.

Il Punto

La Commissione di indagine sulle banche avrebbe potuto mettere le basi per ripensare la vigilanza su credito, mercato e prodotti finanziari. Di questo c’è bisogno, anziché di regolare conti politici pre-elettorali. Come si è capito dalle audizioni, le autorità (Banca d’Italia e Consob) non si parlano e la protezione del risparmio rimane solo formale.
Intanto il mondo là fuori corre. La Disney, una delle grandi società produttrici di contenuti minacciate da Netflix, acquista la 21th Century Fox per 52,4 miliardi di dollari e scrive un nuovo capitolo della rapida trasformazione di tutto ciò che è Tv, cinema, internet, Tlc. E in Oriente la Cina si avvicina all’Europa con un grande progetto di cambiamento delle modalità di trasporto. Oggi l’80 per cento delle merci viaggia (lentamente) via mare. In futuro sempre più spazio alla ferrovia. Con fine dell’isolamento commerciale dei paesi dell’Asia Centrale.
I piloti di Ryanair hanno scioperato e – strano ma vero! – ottenuto di costituire un sindacato. C’è un perché. Le loro competenze professionali sono più richieste che in passato. Gli aumenti che reclamano possono essere soddisfatti senza grandi problemi di bilancio per la compagnia. Vedere i conti per credere.
Si torna a discutere di flat tax. Che il ministro Martina ha inesorabilmente bocciato come “non progressiva”. Nel fact-checking de lavoce.info ricordiamo che questo tipo di imposta può contenere elementi di progressività. Dipende dall’entità delle deduzioni previste.
Creato per aiutare le famiglie svantaggiate, fragili o vulnerabili, il Reddito d’inclusione (Rei) si basa su parametri che sotto-rappresentano molto il numero di chi dovrebbe esserne beneficiario: per il ministero, 780 mila nuclei, 3 per cento delle famiglie. Qual è la formula per identificarli nel modo più corretto e completo?
Che cosa sono gli “strumenti di analisi comparata” e perché permetterebbero di minimizzare i costi di abbattimento delle emissioni? Se venissero utilizzati, si eviterebbe una politica ambientale che colpisce pesantemente alcuni settori, mentre addirittura ne sussidia altri.

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Ma la flat tax può essere progressiva?

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle dichiarazioni di Maurizio Martina sulla progressività della flat tax.

Il Punto

Un oscuro – e perciò insidioso – emendamento alla legge di bilancio toglie all’Antitrust la competenza sui codici deontologici degli ordini professionali. Se la norma sarà approvata, l’ordine potrà sanzionare un notaio che si azzardasse ad abbassare i prezzi, senza temere l’accusa di collusione. Gli utenti ringraziano. Intanto i risparmiatori – in principio tutelati dalla Costituzione – assistono alle audizioni di controllati e controllori che spiegano le storture del sistema bancario alla Commissione parlamentare d’inchiesta.
L’incidente al gasdotto in Austria ha creato timori per il rischio di scarsità del combustibile più importante per riscaldare e generare elettricità in Italia. Per ridurre il rischio di inverni al freddo e se – come vuole la Strategia energetica nazionale – davvero si va verso la decarbonizzazione, la parola “rigassificatori” dovrà tornare nel vocabolario politico.
Viene prima la rivoluzione russa o la marcia su Roma? Marco Polo o Martin Lutero? Uno studio recente mostra che gli universitari italiani spesso non sanno mettere nel giusto ordine temporale i maggiori eventi e personaggi storici. Tredici anni di studio della storia e non sentirli: sarà forse il metodo d’insegnamento?
Per la gioia dei dietrologi arriva un libro che svela il complotto della Francia contro l’Italia. I transalpini “arraffano” le nostre imprese e Trichet, quando era alla testa della Bce, ha avvantaggiato le “sue” banche e penalizzato le nostre. Teorie che non stanno in piedi alla luce della ragione, ma nemmeno della contabilità.
Due importanti accordi, uno economico e l’altro strategico, tra Ue e Giappone. Quello sul commercio di beni e servizi tra l’altro farà sì che entro dieci anni spariscano i dazi dal 90 per cento dell’export alimentare della Ue. Mentre, alla faccia di Trump, le parti si impegnano a rispettare i trattati su lavoro, ambiente e clima.
Il passante di Genova sarà un regalo ad Autostrade per l’Italia che lo realizzerà investendo (forse) 7,8 miliardi tra il 2020 e il 2028. In cambio dell’investimento e di tariffe tenute basse, la società si vedrà riconoscere un lauto indennizzo di subentro e una proroga della concessione per quattro anni.

Rischio evasione con l’aliquota Iva “flat”

La proposta di flat tax riguarda anche l’Iva, perché prevede un aumento dell’aliquota ordinaria al 25 per cento. Il rischio è che cresca di conseguenza l’evasione dell’imposta. Sarebbe difficile compensarla con l’emersione di gettito Irpef.

Il Punto

Dal Comitato esecutivo della Bce nessuna notizia su cosa sarà del Quantitative easing (Qe), la politica monetaria non convenzionale che ha salvato l’euro e fatto ritornare la crescita in Europa. Il programma continua. Fino a quando? Se ne discuterà in autunno. Ma quando inizia l’autunno a Francoforte?
Iva al 25 per cento: è questa l’aliquota ipotizzata sulla maggior parte delle compravendite nella proposta di flat tax di cui continuiamo a discutere. C’è il rischio che un’aliquota così alta faccia salire ancora la già elevata evasione dell’imposta. Entrate difficili da compensare con l’eventuale emersione di gettito Irpef. Intanto, uno degli autori della proposta flat tax la raffronta con altre idee di riforma del fisco emerse nel dibattito pubblico con una tabella che ne mette in evidenza impatto e risultati.
L’homo oeconomicus perfettamente razionale, si sa, esiste solo nei libri di testo. Errare è umano anche con i nostri risparmi. Per ridurre gli sbagli e le loro conseguenze va bene l’istruzione finanziaria, ma molto farebbero anche semplici “aiutini” da tener presenti quando facciamo le scelte di investimento.
Da Bolzano a Lampedusa, i contratti nazionali di lavoro fissano minimi salariali uguali per tutti. In realtà circa il 10 per cento dei lavoratori riceve un salario del 20 per cento inferiore rispetto a quello stabilito a livello generale. Che cosa si può fare per raggiungere un’effettiva omogeneità di trattamento?
Nei paesi anglosassoni le corti possono condannare il responsabile di un illecito civile – se c’è intenzione o grave negligenza – ai danni punitivi, cioè a pagare al danneggiato più del danno patito. Un istituto che potrebbe entrare nell’ordinamento italiano con una legge, dopo una recente sentenza della Cassazione.

Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale, con una parte riservata agli affezionati amici/donatori de lavoce, si terrà la mattina di lunedì 18 settembre a Milano presso l’Università Cattolica. Parleremo di Brexit e banche italiane. A breve, su questo sito, il programma dell’incontro. Intanto SAVE THE DATE, vi aspettiamo!

Che cos’è il minimo vitale abbinato alla flat tax

Nella proposta dell’Istituto Bruno Leoni non c’è solo la flat tax, c’è anche la sostituzione di tutti i trasferimenti assistenziali con un unico “minimo vitale”. Può facilmente diventare una trappola della povertà, senza rendere più equo il sistema.

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